megxit-1-1Da quando ha messo piede nella Casa reale, appena due anni fa, è stata un ciclone. Nella prima uscita pubblica col principe, da fidanzata, agli Invictus Game in Canada, si è presentata in jeans strappati, tenuta molto poco regale. Allora Meghan Markle aveva 36 anni, oggi ne ha 38. Era già divorziata, tre anni più di Harry e subito fece discutere: un’americana, figlia di un’afroamericana, si avvicinava alla più ambita Casa reale del mondo (ma negli Usa la scambiavano spesso per un’italiana, ha raccontato).

Alle nozze in pompa magna con Harry, nel maggio 2018, ha deciso di rompere con la tradizione e di non pronunciare la formula di “obbedienza” al marito, a differenza di Kate con William e della regina Elisabetta II con Filippo. Poi la nascita di Archie: nessuno è stato avvisato che il piccolo stesse per arrivare la notte del parto e la mamma è andata in ospedale in gran segreto, in un’auto guidata dal marito Harry. Paparazzi e giornalisti fregati. Nessuna apparizione pubblica neanche a 24 ore dalla nascita, con il pupo in braccio (come ha sempre fatto Kate), ma una fugace presentazione tre giorni dopo. Obiettivo: preservare il piccolo dagli occhi invadenti di giornalisti e fotografi e parlare direttamente alla gente, con l’account Instagram “Sussex Royal”. Fino alla decisione di una cerimonia privata per il battesimo e alla scelta di dirigere, quando Archie aveva ancora tre mesi, l’edizione di British Vogue settembre 2019, dove in copertina ha messo solo donne, tra cui Jane Fonda, per il suo coraggio di parlare di stupro, la prima ministra neozelandese Jacinda Ardern, che ha governato incinta della sua prima bimba, e paladine per i diritti omosessuali e contro il razzismo. Tutto sotto il titolo: “Forze per il cambiamento”.

“Capricci di una donna attaccata solo alla fama”, dice chi la denigra, tabloid inglesi in testa. In realtà sono i segnali di una rivoluzione che Meghan Markle e lo sposo Harry hanno portato da subito nella Casa reale inglese, sempre attenta a non entrare nel vivo di questioni divisive e a non esprimere mai opinioni. Piccoli-grandi passi che hanno svecchiato la monarchia inglese scaraventandola nel nostro tempo molto più di quanto abbiano fatto Kate e William. E che le hanno restituito umanità, con ammissioni pubbliche che solo Diana si era permessa di fare. Harry ha confessato al mondo di aver sofferto di problemi mentali dopo la morte della madre (“Mi hanno salvato lo psicologo e la boxe”, ha ammesso) e lei ha detto chiaramente in un’intervista sulla nuova vita a corte: “È dura, io e Harry esistiamo, non viviamo”.

meghan piccolaNata a Los Angeles 38 anni fa, da una famiglia comune (la madre è un’insegnante di yoga, il padre divorziato è un pensionato che ha lavorato in tv come direttore luci, nella foto a destra con lei), Meghan è diventata attrice di successo con la serie Suits e blogger dai grandi numeri con il suo The Tig (costretto a chiudere dopo il fidanzamento con Harry).

Una donna che ha sempre saputo cosa voleva e come prenderselo. A 11 anni scrisse alla multinazionale Procter and Gamble lamentandosi per una pubblicità sessista. E dopo la sua richiesta lo spot venne modificato. In un discorso pronunciato all’Onu nel 2015 disse: “Sono fiera di essere donna e femminista”. Un concetto che ha ribadito nel 2018, sempre alle Nazioni Unite: “Femminismo significa equità”.

Ed eccoci a questi giorni. Con la decisione-shock di “fare un passo indietro come membri senior della Famiglia reale”, di lasciar perdere gli impegni ufficiali di Corte, di vivere parte del tempo in Canada e Stati Uniti, ma soprattutto di trovare “l’indipendenza economica”, Meghan conferma la coerenza della sua biografia e Harry la sua intenzione di uscire dal castello dorato per trovare la sua strada. La duchessa non ha voglia di fare da soprammobile o da manichino a Londra. Vuol far sentire la sua voce ovunque, vivendo in un ambiente che le somiglia di più, quello americano e canadese, e che le è di certo meno ostile. In fondo vuole fare “politica”, nel senso di voler incidere nel sociale potendo esprimere liberamente le sue idee e decidere su quali battaglie impegnarsi. Con Harry vuole combattere le iene dei tabloid che uccisero Diana per strappare una foto e da due anni a questa parte inseguono e massacrano lei. Intende fronteggiare il razzismo di cui è stata vittima (sui social e sui giornali scandalistici) e che Harry ha già denunciato. Punta a difendere la sua privacy, decidendo – come una star e non come un membro della Casa reale – cosa esibire e cosa no. Di fatto vuole tornare alla sua normalità (vedi la copertina del New York Post in bigodini e sigaretta), per quanto normale possa essere la vita di un’ex attrice amica dei grandi vip, da Serena Williams a George Clooney e moglie di un principe (sesto erede al trono ma probabilmente mai Re). Insomma, la Famiglia reale perde un pezzo, anzi due, il mondo guadagna due star e due voci. Magari insignificanti, chissà, ma il pubblico deciderà se ascoltarle. Senza passare prima dalla censura del Palazzo.

 

 

 

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