Grazie a Riad per le “lezioni” ma ora salvi Ali Al-Nimr

Irritati a dir poco. La campagna italiana per salvare Ali Mohammed Al-Nimr dalla decapitazione e dalla crocifissione (Amnesty, Nessuno Tocchi Caino, AdnKronos International, l’Unità e questo blog) ha fatto spazientire Riad. L’ambasciatore dell’Arabia saudita a Roma, Rayed Khalid A. Krimly, ha rivolto un appello all’Italia perché non interferisca negli “affari interni” del proprio Paese e a non dia lezioni sui diritti umani (di mezzo, ed ecco la goccia che ha fatto traboccare il vaso, c’è anche la decisione del Salone del Libro di Torino di rifiutare all’Arabia saudita il ruolo di ospite d’onore). L’ambasciatore saudita ci chiama “amici italiani”, ricorda “gli […]

  

Arabia, Ali crocifisso e l’ipocrisia dell’Occidente

L’esecuzione potrebbe essere questione di ore. O forse è già avvenuta. Prima la decapitazione. Poi la crocifissione. Infine l’esibizione del corpo martoriato per le strade, in modo che la condanna a morte sia d’esempio per tutti. Accade in Arabia saudita, il Paese che in queste ore piange quasi un migliaio di fedeli rimasti uccisi nella calca del pellegrinaggio alla Mecca. Accade mentre il Papa, dall’America, dice no alla pena capitale. Invece pena di morte sarà, così ha deciso il regime di Riad, per Ali Mohammed Al-Nimr, 21 anni, minorenne al momento dell’arresto nel 2012. La sua decapitazione, da giovedì, può […]

  

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