Arabia, Ali crocifisso e l’ipocrisia dell’Occidente

L’esecuzione potrebbe essere questione di ore. O forse è già avvenuta. Prima la decapitazione. Poi la crocifissione. Infine l’esibizione del corpo martoriato per le strade, in modo che la condanna a morte sia d’esempio per tutti. Accade in Arabia saudita, il Paese che in queste ore piange quasi un migliaio di fedeli rimasti uccisi nella calca del pellegrinaggio alla Mecca. Accade mentre il Papa, dall’America, dice no alla pena capitale. Invece pena di morte sarà, così ha deciso il regime di Riad, per Ali Mohammed Al-Nimr, 21 anni, minorenne al momento dell’arresto nel 2012. La sua decapitazione, da giovedì, può […]