Ambasciatore gay in Vaticano? Un caso poco diplomatico
Non so voi, ma io sono rimasta colpita dalla vicenda dell’ambasciatore gay che la Francia ha proposto al Vaticano. Subito ho pensato a una specie di provocazione laicista da parte di un presidente, Francois Hollande, che non è proprio un idolo dei fedeli cattolici. Approfondendo meglio la vicenda, grazie soprattutto a un articolo su Vatican Insider del vaticanista Andrea Tornielli (al quale chiedo scusa per il saccheggio), i miei dubbi sono aumentati e la mia impressione iniziale ne è rimasta un po’ sconvolta.
Leggo infatti nel testo che Laurent Stefanini, ovvero l’ambasciatore proposto dalla Francia alla Santa Sede, è ’un credente, nel suo cammino di fede è stato seguito dal cardinale arcivescovo di Parigi André Vingt-Trois, che lo ha in qualche modo raccomandato, garantendo per lui in vista della nomina all’ambasciata presso il Vaticano’.
Nato a Neuilly-sur-Seine nell’agosto 1960, battezzato, Stefanini ha ricevuto la cresima nel 1998 da Vingt-Trois. Non solo. Sempre l’autorevole fonte aggiunge che nel marzo 2005, alla sua partenza dalla sede diplomatica presso la Santa Sede, Stefanini è stato insignito da Giovanni Paolo II dell’ordine di San Gregorio. E ancora: ’Ha sempre vissuto da celibe, non si è mai sposato né religiosamente né civilmente. Non ha mai negato il suo orientamento sessuale, che, spiega agli amici, ’mi ha impedito di formarmi una famiglia e di avere dei figli’. È un cattolico praticante. Non è mai stato un attivista gay, non ha mai fatto lobbing, si è sempre distinto per la sua personale riservatezza’.
Che aggiungere? Io davvero non saprei. Sull’uomo e sulla sua vicenda personale, che sembra un po’ il simbolo di uno degli interrogativi che vive oggi la Chiesa del Sinodo, certamente nulla. Solo, forse, timidamente, un’altra domanda: proprio per rispetto della personale riservatezza di Stefanini, i suoi estimatori non avrebbero fatto meglio a evitare di costruire un caso da far esplodere in questo modo detonante? Non sembrano i presupposti migliori per un incarico diplomatico…