Un Fondo antiterrorismo?
C’è quel che vedi, come la valigetta abbandonata in metropolitana che a Milano come a Roma basta a far scattare l’allarme bomba. Panico, anzi psicosi collettiva. E poi
c’è quel che non vedi e aiuta a sentirsi sicuri, come un po’ di cielo a portata di mano: poliziotti in borghese con metal detector discreti, alla Scala, in Duomo, in giro per gli obiettivi sensibili noti e meno noti. Basterà per proteggersi? per proteggerci? La gente, quasi sottovoce, discute solo di questo. La paura che niente sarà come prima si è attaccata sulla pelle, aggredisce pensiero e parola. «Cambiare modelli di vita», «difendiamoci e disarmiamoli», «non cedere al terrore» sono modi diversi di dire che siamo in «guerra», dentro «un pezzetto» di questa terza mondiale.
E poi c’è il Fondo famiglia lavoro della Chiesa ambrosiana, per chi ha perso ogni sicurezza, anche quella del lavoro. Monsignor Luca Bressan, vicario dell’arcivescovo Angelo Scola, presenta i risultati straordinari del Fondo della Diocesi milanese, tutti i posti di lavoro trovati a uomini in crisi nera, senza chiedere religione né credo. E dice che per l’antiterrorismo bisogna armarsì sì, ma di amore: «Il terrorismo è un bisturi per tagliare e mettere gli uni contro gli altri. Solo un eccesso d’amore può contenere l’eccesso di odio. In questo senso anche il Fondo famiglia lavoro, che per il 60 per cento aiuta stranieri, molti di religione islamica, senza lavoro, è un modo per creare legami, far uscire dall’isolamento». Una difesa potente come un Scud, una testata anti missile: aiutare a vivere, a trovare lavoro per non creare ghetti di risentimento e di odio dove è più facile che metta radici la rabbia che diventa terrore. Siete allarmati? Bressan non fa il supereroe: «Rispondere è difficile per l’emotività. Ma in altre regioni del mondo i cristiani stanno soffrendo più di noi. Noi siamo privilegiati, stiamo godendo dei frutti seminati dai nostri padri. Mi torna alla mente Paolo VI che credeva nell’Europa come qualcosa che potesse evitare un’ecatombe come era stata la seconda guerra mondiale. Più che essere allarmati, dobbiamo tornare a lavorare. Ci siamo impigriti in uno stile borghese. Dobbiamo tornare più poveri e seminare valori».
C’era una volta il piano Marshall. Oggi forse tocca questo fondo antiterrorismo tocca non solo alla Chiesa, ma all’Europa dei nostri padri, al nostro euro. Per aprire sprazzi di cielo.