Nei guai per obiezione di coscienza: accade in ospedale…

C’è un’eroina della libertà di coscienza e vorrei presentarvela: si chiama Margherita Ulisse, ha trentadue anni, è un’infermiera. All’ospedale di Voghera più volte, davanti a ragazze che chiedevano la pillola del giorno dopo, le ha invitate a riflettere sulla loro decisione, dalla quale poteva «derivare l’interruzione di una vita umana». Poi, nel caso avessero deciso comunque di procedere, ha chiesto loro di tornare dopo la fine del suo turno, perché lei non se la sentiva in nessun caso di collaborare con un possibile aborto. Il tema si pone perché in alcuni casi (dopo un certo numero di ore dall’assunzione) la […]