Rocco Casalino, portavoce del Presidente del consiglio (Il “cavaliere inesistente” Conte), dà dei “pezzi di m….” ai dirigenti del Ministero dell’Economia e della Finanza, parlando senza mezzi termini di una loro eventuale epurazione. Un comportamento gravissimo che in qualsiasi paese che ha il senso della dignità delle proprie istituzioni avrebbe comportato le dimissioni dell’autore di quelle affermazioni. Invece nel “paese dei cachi” il Presidente del consiglio invoca il rispetto della privacy. E ministri e sottosegretari o nicchiano o difendono apertamente quella persona. Il governo giallo-verde si è fin qui distinto soprattutto per inettitudine.  Dal decreto dignità (e misera) del lavoro di […]