“Il Presepe. Admirabile signum”. Sacra, preziosa e umanissima mostra al Museo Pontificio Santa Casa di Loreto
Al Museo Pontificio Santa Casa, fino al 2 febbraio 2025, la mostra dal titolo “Admirabile signum” che si riallaccia all’omonima lettera apostolica di Papa Francesco (1dicembre 2019) sul significato e il valore del Presepe.
Loreto (Ancona) – La Delegazione Pontificia annuncia che dal 30 novembre 2024 al 2 febbraio 2025 è possibile ammirare al Museo Pontificio Santa Casa presepi di antica manifattura – marchigiani, abruzzesi, napoletani, siciliani e liguri- appartenenti alle raccolte del Museo.
La mostra dal titolo “Admirabile signum. Il Presepe, umile Casa di santità, bellezza e pace” raccoglie manufatti, eccezionalmente esposti durante il periodo delle festività natalizie, che rappresentano testimonianze di fede popolare donate al Santuario e databili dal XVIII al XIX secolo. L’esposizione è visitabile tutti i giorni nei seguenti orari: 10.00 – 13.00 / 15.00 – 18.00. L’ingresso è incluso nel costo del biglietto del Museo.
“Il presepe fa parte del dolce ed esigente processo di trasmissione della fede. A partire dall’infanzia e poi in ogni età della vita, ci educa a contemplare Gesù, a sentire l’amore di Dio per noi, a sentire e credere che Dio è con noi e noi siamo con Lui, tutti figli e fratelli grazie a quel Bambino Figlio di Dio e della Vergine Maria. E a sentire che in questo sta la felicità.” (Admirabile signum, Papa Francesco)
Nel Museo sono esposte statuine ed ambienti di presepi artistici, di diversa fattura e provenienza regionale, databili dal XVII al XX secolo, fra i quali spiccano per valore ed interesse culturale:
- Gesù Bambino (XVII secolo) in legno policromo.
- Gesù Bambino ( XVIII secolo) in cera e stoffa.
- Presepe ( XVIII secolo) di bottega napoletana
- Statuine di presepio (XVIII secolo) in terracotta e stoffa di bottega abruzzese
- Statuine di presepio (XVIII secolo) in terracotta e stoffa di bottega marchigiana
Per cogliere pienamente il senso delle raccolte in mostra al Museo Pontificio Santa Casa bisogna considerare il legame che unisce il Museo, il Palazzo Apostolico che lo ospita ed il Santuario. Il Museo non è che lo specchio della devozione di numerosi Pontefici e di tanti pellegrini che per secoli hanno visitato la Santa Casa di Maria.
Museo Pontificio. Le raccolte del Museo iniziano a formarsi alla fine del secolo XIX, in coincidenza con i lavori di ristrutturazione della Basilica ad opera di Giuseppe Sacconi, negli anni 1884-1905, quando vengono raccolti nelle Sale del lato occidentale del Palazzo apostolico, dipinti, oggetti, arredi, provenienti dal Santuario, in particolare le maioliche dell’antica Spezieria, e alcuni affreschi. Ad essi si aggiungono gli ex voto, di un certo valore artistico, custoditi ed esposti nella Sala del Tesoro o Sala Pomarancio del Santuario scampati alla depredazione napoleonica del 1797 e al furto del 1974.
Carlo Franza