San Siro “vietato” ai disabili
Seguire la mia squadra di calcio allo stadio non è un divertimento come un altro: è il mio modo di ritrovare, settimana dopo settimana, la forza di scendere in campo e giocare la mia personale partita, fino in fondo, comunque vada.
E’ inutile cercare di convincermi del contrario: centinaia di miliardi di pixel non potranno mai sostituire l’energia sprigionata da migliaia di tifosi al mio fianco o l’emozione del goal di Milito contro il Bayern Monaco segnato davanti ai miei occhi.
Per questo vorrei che a nessuno fosse negata la possibilità di un posto allo stadio.
E per questo vorrei porre una domanda al Comune di Milano e alle società Inter e Milan.
Poiché tutti sappiamo che:
1. Dai posti per disabili la visibilità del campo da gioco è scarsa
2. I posti per i disabili sono insufficienti e nella maggior parte dei casi non tutte le richieste vengono accettate
3. Quando, finalmente, il tifoso disabile riesce ad aggiudicarsi il posto, deve comunque trovarsi davanti allo stadio due ore prima: a differenza dei posti normali: i posti per i disabili, infatti, non sono assegnati; quindi i portatori di disabilità devono trovarsi davanti allo stadio prima possibile per accaparrarsi posti migliori.
Perché allora non aggiungere un certo numero di posti per disabili, in abbonamento a pagamento e posto assegnato, così che tutti, nessuno escluso, possano essere soddisfatti?
Sarebbe un guadagno in più per la società e una possibilità in più per i tifosi.
E soprattutto…ci sarebbe più trasparenza.