“Big game”, un thriller all’americana made in Finlandia

Non è fantascienza soltanto ciò che ha a che fare con astronavi e galassie improbabili di mondi dimenticati sempre avveniristici. Può essere fantascienza anche un ipotizzato attentato all’Air force one, quello del presidente degli Stati Uniti, attacco fortunatamente senza precedenti, a dispetto delle molte azioni belliche contro il cuore degli Stati Uniti. E molto più ancora colpisce se il commando terrorista di turno è lontano miglia da jihad e punte dell’Islam. Benché il finanziatore dell’azione sia un arabo, figlio di uno sceicco multi miliardario, dietro l’audace intervento sta soltanto il passatempo della caccia grossa. E quale ineguagliabile preda se non […]

  

“Youth”, giovinezza felliniana

Il viale delle rimembranze mostra più insidie di quante ne nasconda. Il ricordo ha un sapore amaro che non si tinge di sola malinconia. O nostalgia. E’ l’ora di una verità scomoda. Non clandestina. Tanto meno imbarazzante. Piuttosto, riservata. Perché affonda le radici nel tempo e non solo. Negli animi. Nelle viscere. Nei cuori. In fondo, forse, lo spessore della clessidra non sta in quei granelli di sabbia che scendono con serafica regolarità, ma in quelli che sono già scesi. E formano un’invisibile coltre spessa che non copre soltanto fatti ed eventi, ma soprattutto sensazioni. In una precisa istantanea, cristallizzata […]

  

“Diamante nero”, rivolta nella banlieu

Faccio quello che voglio Adolescenza nella banlieu. E neri anni verdi. Fatti di scuole abortite. Violenze. E identità esteriori, costruite davanti a uno specchio. Marième ha 16 anni e tanta voglia di apparire. Un grande desiderio di riscatto sociale. Voglia di affermazione. Mangiare il mondo a morsi. Divorarlo fino alle viscere. Storia di straordinaria emarginazione in una periferia che può essere ovunque. In qualsiasi città. Così come, in fondo, Marième a sua volta può essere qualsiasi sedicenne. Così uguale a tanti coetanei. Così diversa, a suo modo, per quel colore della pelle che – al di là di tutto – […]

  

“Io, Arlecchino”, bastonate alla tv

E’ il gioco delle parti. Vogliono che tu sia un’imbecille sottomessa, il tuo scopo è far credere loro che sia così. E pilotarli a loro insaputa. Maschere di vita. E di finzione. Sul piccolo schermo che plasma sogni a buon mercato e sul palcoscenico di un teatro. Dove la risata è possibile e la genuinità umana, fatta di bastoni buffi e costumi variopinti, ha il sapore ruspante di un sogno che non costa nulla. Un miraggio impossibile nelle mille possibilità di un mondo travolto dal fatuo e dal vuoto. Io Arlecchino di Matteo Bini e Giorgio Pasotti è una commedia […]

  

“Wolf creek”, macelleria del disgusto

La prima regola dell’outback è non fermarsi mai.   Australia profonda. Dove nessuna voce raggiunge la salvezza. Nessun grido può riscattare un’anima nel labirinto. Nessun anelito alla libertà può essere soddisfatto. E negli spazi infiniti si può essere prigionieri come dietro le sbarre di una cella. Wolf Creek è un cratere. Sperduto in quel nulla infinito che è l’outback australiano. Dove tutto e niente possono accadere con la medesima facilità. Ed è anche un film di Greg McLean. Un sequel, come si dice, con lo stesso titolo e l’aggiunta esemplificativa de La preda sei tu, per differenziarlo dall’edizione del 2005. […]

  

“Jurassic world” tra ogm e divosauri

“Per un canarino, un gatto è un mostro. Ma noi siamo abituati a essere il gatto”.         Rincorrere su un tacco dodici a spillo l’uscita di un parco infestato da mostri preistorici è impresa al confine. O al crocevia. Tra follia e fantasia. Irrealtà e ridicolo. L’impossibile e l’allucinazione. Il tacco supersexy di Claire, madrina e tutrice del mondo ai tempi di un Giurassico ricreato nel terzo millennio, è l’emblema dell’effimero che travolge un mondo in cui l’uomo si è incoronato come il padrone assoluto. Quel tacco è dominazione che ha il sapore del grottesco. E, a […]

  

“E’ arrivata mia figlia!”: lotta di classe fra chi serve e chi è servito

Non mi considero né migliore né peggiore di chiunque altro   Non è questione di marxismo. Di presunte attualità comuniste. Di piramidi sociali da ribaltare, rivoluzionando gli assetti. Vetero preconcetti tradizionalisti, piuttosto. E ognuno al suo posto. Per una società occidentale ed europea che da tempo attenua progressivamente attriti e modifica pregiudizi e differenze, il terzo mondo emergente, il cosiddetto Bric economico – Brasile, Russia, India, Cina – al quale molti altri nomi potrebbero aggiungersi a cominciare dall’Argentina, ebbene il terzo mondo emergente resta ancora preda del virus che separa ricchi e poveri. Bianchi e neri, ma sarebbe meglio dire […]

  

“Le regole del caos” in controluce: molte le spine nel giardino di corte

“Siete nessuno in un posto dove tutti sono qualcuno. E questo fa di voi molto più che qualcuno”.   Talvolta dirlo con un fiore non è affatto facile come può sembrare. Talvolta il disordine è in realtà ordinatissimo, come l’ordine è invece un guazzabuglio senza coerenza. E talvolta, infine, un ossimoro – figura retorica che accoppia due termini dai significati opposti – spiega meglio di fantasiose impennate le realtà storiche vere o finte. Gli intrighi di corte. La quotidianità. E le difficoltà coniugali irreversibili. Perché, in fondo, Le regole del caos, titolo del film di Alan Rickman, perfino più centrato […]

  

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