“L’amatore” racconta Portaluppi: chi è l’architetto che costruì Milano

«Quello che resta di un uomo, a distanza di anni, sono gli aneddoti». Le storie che nessuno racconta. E rimangono lì. Sepolte. In una vecchia soffitta o in una cassapanca, blindata dalla polvere. Piero Portaluppi incontrò una cinepresa nel ’29, l’anno della grande crisi. E forse fu l’unico amore al quale restò fedele. I filmini, in 16 mm, montati con cura e con cura titolati, erano conservati nel ventre di quel mobile in legno. Cassaforte dei ricordi. Erano riposti con ordine e l’ambizione silenziosa di essere proiettati. Ma nessuno li guardò mai. Il regista amatoriale era stato dimenticato. Un po’ come […]

  

“L’era glaciale 5”: piovono asteroidi Tutto merito di Scrat… in orbita

Non sapevo che la sfiga fosse una strategia Uno scoiattolo in orbita nella galassia e il cosmo finisce in tilt. Asteroidi piovono sulla terra dove la solita simpatica tribù si appresta a celebrare matrimoni. Pesca, figlia del mammuth Manny, che l’ha avuta in seconde “nozze” da Ellie, presenta lo spasimante al burbero papà dal cuore d’oro. Anche Sid, il bradipo ha trovato una fidanzata, ma contrariamente ai ritmi lenti della sua specie, l’unione va in frantumi a tempo di record (14 minuti) e il simpatico animaletto cerca una nuova compagna sotto lo sguardo vigile di Diego, la tigre austera ma saggia. […]

  

Quei miracoli firmati Jodorowsky

Pirandello conteso. «Ho sempre cercato di essere quello che sono, non quello che gli altri hanno voluto che fossi». Poi recuperato. E reinterpretato. «Ognuno viene visto in tanti modi diversi. Nessuno può dare una definizione assoluta di un’altra persona, ma dire solo quale lato ha visto. Individualmente». Alejandro Jodorowsky è molti volti allo specchio. Eclettismo e fantasia. Magia e filosofia. Circoscriverlo al ruolo di regista è riduttivo. Romanziere e studioso dei tarocchi. Artista. Attore. Mimo. Drammaturgo. E naturalmente cineasta. In questa veste è ospite del Festival di Locarno che gli ha consegnato il Pardo d’onore e ha mandato in passerella […]

  

Ken Loach: “L’ira può essere costruttiva”

Daniel Blake, il personaggio che è valso a Ken Loach una Palma d’oro a Cannes, è un cardiopatico risucchiato nel vortice della burocrazia e di un’assistenza sociale falsa e fatiscente. A suo modo e a dispetto dei confini nazionali, è il ritratto di un’Europa che ha problemi di cuore. Ferita. Impaurita. Sotto scacco. Oggi a Locarno, a tre mesi da quel premio, molto ha accresciuto le preoccupazioni. «Lo Stato – non uno in particolare ma tutti in generale – si disinteressa del singolo. Il cosiddetto welfare è morto. L’uomo precipita in una spirale beffarda nella quale, quando chiede aiuto, si […]

  

Locarno presenta “Le ciel attendra”: in uscita il primo film sull’Isis

Il leone getta un occhio distratto. Il nome è un vago riferimento al nulla del web. Dove ognuno si nasconde dietro il paravento di se stesso. Virtuale proiezione di un reale da nascondere. Volto presentabile del delitto che verrà. Maschera di un terrorismo vigliacco. Lusinghe matrimoniali e tanta voglia di morte. Odio inestinguibile da iniettare subliminale dietro il viso pacato del fidanzato che ammalia. Sonia ne finisce schiava. Il cordone ombelicale ha la faccia turpe di facebook e skype. Zucchero musulmano. Finisce nel vortice di quell’arabo sconosciuto che vuol fare di lei una kamikaze di Allah. Lei impara a odiare. […]

  

Harvey Keitel al Festival di Locarno: “Scorsese è un fratello, Tarantino un genio”

Non ha ancora scoperto chi stia bussando alla sua porta, Harvey Keitel. Eppure il prossimo anno è mezzo secolo che se lo domanda. Era il 1967 quando girò con Scorsese questa pellicola che si sarebbe rivelata un segno del destino. Il passaporto per una carriera sfolgorante e, soprattutto, una domanda con una risposta ancora in sospeso. Lo ha ammesso lui stesso a Locarno, dove è giunto accompagnato dalla moglie e dal figlio di 12 anni. Harvey Keitel ha ricevuto il Pardo ma si è ben guardato da fare apprezzamenti stile Cimino. “Sembra un pollo disse il regista de Il cacciatore, […]

  

Elliott, pioniere del Dolby nel 1977, torna come “Il drago invisibile” in 3D

Il pericolo della fantasia è non vedere che cosa hai davanti agli occhi   Un drago e un bambino. L’icona del cattivo e quella del selvaggio. Miopie in 3D, perché il primo non è cattivo e il secondo non è un cavernicolo, pur vivendo in un anfratto creato dalla radice di un grande albero. Misteri della foresta. Misteri incomprensibili all’uomo più uomo che c’è. Quello che non vede di fronte ai propri occhi. Guarda, ma non comprende. Distingue i contorni, ma perde i significati. Si convince di essere il più forte e non è che uno dei minuscoli ingranaggi di […]

  

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