04Apr 20
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Dei tre era il più battagliero. Il più mordace. In una parola, controcorrente. E non si faceva pregare troppo quando si trattava di menar fendenti a destra e a manca per difendersi dai soprusi. Lui, che era il bersaglio degli scherni di Bruno e Buffalmacco, aveva trovato nel carattere la sua corazza. Dalle pagine del Decameron sono passati più di seicento anni e Calandrino, lo smalto aguzzo del toscanaccio, non lo ha mai perso. Se ne innamorò – letterariamente parlando – perfino Indro Montanelli. Con il cinema visse un rapporto controverso ma non ne disdegnò mai il fascino e, negli […]
Il blog di Stefano Giani © 2021
14Ago 19
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«E ora è meglio che cominci ad allenarti, cara». Il giorno che Clint Eastwood le rivolse queste parole, Hilary Swank capì due cose. Era stata scelta come protagonista di Million dollar baby. E la sua carriera, con quel ruolo di pugile, stava solo iniziando. Nonostante un Oscar già conquistato con Boys don’t cry, la sfida continuava. Quella ragazza del Nebraska, nata da umili origini, vissuta in un parcheggio per roulotte in un paesino al confine con il Canada, che non ha mai frequentato scuole da attrice, doveva farcela da sola. E l’ispettore Callaghan, quello del caso Scorpio, era il suo […]
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06Ago 18
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“Nei guai mi sono messa da sola, lo confesso. Quella scena del finto orgasmo in Harry ti presento Sally non era scritta in nessun copione. Dovevamo solo parlarne. Come le donne fingano anche in certi momenti. All’improvviso ho sostituito le parole a espressioni e sospiri. Spontaneamente. Sotto gli occhi esterrefatti di Rob Reiner, il regista. E soprattutto quelli di sua moglie, che nel film era una cliente del locale e doveva ordinare quello che avevo preso io”. A fare l’attrice Meg Ryan ha iniziato per caso e Locarno l’ha premiata con il Pardo d’onore alla carriera. Eppure, sul set di […]
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06Giu 18
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Sarà Earl Stone, un’ottantenne autista con problemi di denaro a causa dell’anticipata chiusura della sua azienda, il nuovo personaggio interpretato da Clint Eastwood che da poco ha compiuto 88 anni. E ha festeggiato tornando doppiamente sul set perché del film provvisoriamente battezzato The mule sarà regista e interprete. Le riprese sono iniziate ieri ed è ancora presto per fissare una data di uscita anche se è facile prevedere un esordio dopo settembre e prima di Natale. L’autore californiano è allergico alle vetrine dei festival e trascura geografie e presunte precedenze. American sniper uscì in Italia – alla quale Clint è fortemente […]
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29Apr 17
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Sono piccoli piccoli gli eroi dei film di Lucas Belvaux. Hanno volti da gente comune. E raccontano storie normali. Lo era la parrucchiera di Sarà il mio tipo? Lo è l’infermiera di A casa nostra che, non a caso, è la stessa attrice, Emilie Dequenne. Il film porta in primo piano la prospettiva francese su immigrazione, xenofobia, populismo. Temi italiani perché, semplicemente, attuali. E di tutti. Né destra né sinistra è l’equazione che potrebbe portare all’Eliseo il Fronte nazionale. Ne ha paura un regista belga come lei. «Vivo in Francia da quarant’anni e lo considero il mio Paese, pur essendo nato in […]
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28Gen 17
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Non sono d’accordo con Heidegger. La cosa più importante è andare verso l’amore Innamorarsi dell’Amore. E cantarlo. Viverlo. Sentirlo vibrare nelle corde del cuore. Poi morirne. Come erano morti tutti i suoi affetti. A partire dal padre, primo violino all’Opera del Cairo, rapito dietro il sospetto di essere una spia nazista e mai più ritornato a casa. E, via via elencando, gli uomini ai quali si legò. Sentimenti perduti in un vicolo cieco. Strozzature dell’infinito. Dalida attraversò tre vite e molti amori, ma non trovò mai se stessa né l’equilibrio delle sue ambizioni. Non riuscì a coronare studi universitari. Non […]
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14Ago 16
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Pirandello conteso. «Ho sempre cercato di essere quello che sono, non quello che gli altri hanno voluto che fossi». Poi recuperato. E reinterpretato. «Ognuno viene visto in tanti modi diversi. Nessuno può dare una definizione assoluta di un’altra persona, ma dire solo quale lato ha visto. Individualmente». Alejandro Jodorowsky è molti volti allo specchio. Eclettismo e fantasia. Magia e filosofia. Circoscriverlo al ruolo di regista è riduttivo. Romanziere e studioso dei tarocchi. Artista. Attore. Mimo. Drammaturgo. E naturalmente cineasta. In questa veste è ospite del Festival di Locarno che gli ha consegnato il Pardo d’onore e ha mandato in passerella […]
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25Lug 16
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Il senso di Mira per i figli non è soltanto arte. La Settima. Cinema e celluloide. In realtà ne ha quattro. È mamma appagata. Felicemente coniugata a Christopher Backus, attore pure lui e sceneggiatore, di ben 14 anni minore di lei. Il senso di Mira Sorvino per i bambini è nato prima che ne avesse. Perché la bionda italoamericanina della Grande Mela si è trovata alle prese con i piccoli, in anticipo sui tempi. E ha attraversato le varie declinazioni dell’essere madre. Non sempre condividendole. Certo interpretandole. Ultima in ordine di tempo la Georgina di Mothers and daughters di Paul […]
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10Giu 16
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Ancora un uomo. O meglio, due. Ancora una storia che riemerge dagli archivi giudiziari. A differenza di L’enquête e Présumé coupable, imperniato su una squallida vicenda di pedofilia, stavolta tocca a una storia che sconvolge per la sua triste attualità e il coinvolgimento emozionale. In nome di mia figlia è l’ultimo lavoro di Vincent Garenq che oggi si affaccia al di fuori della Francia forse per la prima volta. Il regista approderà presto anche sugli schermi tedeschi e la Germania è nazione direttamente coinvolta nella trama, perché Andrè Bamberski (Daniel Auteuil), è alle prese con un medico – Dieter Krombach […]
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25Mag 16
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Se n’è andato all’alba dei 93 anni che avrebbe compiuto a luglio, come in punta di piedi aveva lasciato il cinema alla fine degli anni Sessanta, risale al 1968 Flammes sur l’Adriatique cui seguì nel ’76 un documentario su Jean Paul Sartre. Alexandre Astruc in realtà lasciò ben prima quella Settima Arte alla quale aveva dedicato i suoi sforzi più intensi. Sceneggiatore e regista – a lui si devono La tenda scarlatta (1952), Les mauvaises recontres (1955), Una vita (1958), L’educazione sentimentale (1962) e La lunga marcia(1966) – egli fu soprattutto uno studioso e un critico. Amico di Boris Vian e vicino all’esistenzialismo di Sartre, […]
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