Dodici anni di vita. Dodici anni qualsiasi. Come tanti. Il bello e il brutto dei giorni. Delle sorprese. Delle sensazioni. Dei mutamenti. I propri e quelli degli altri. Vita e vite. Normali. Forse troppo normali. Forse troppo straordinarie. Eppure Boyhood di Richard Linklater è film di livello alto. Apprezzato dai cinefili, forse meno da qualcun altro che al cinema chiede solo lo stupore. O mondi soprannaturali. Galassie e Mazinga senza Dio armati per la guerra contro altri universi. In Boyhood i mostri sono i fidanzati troppo sbagliati. Perché sbagliare si può, ma guai eccedere. E ne sa qualcosa Patricia Arquette, […]