“Il prigioniero coreano”: inquiete analogie comunismo-capitalismo

Non voglio guardare. Così nessuno mi potrà incolpare di essere una spia… Di attenzione, il prigioniero ne aveva sempre messa molta, ma per la verità era ancora un uomo libero quando si guardava bene dal finire in acque territoriali straniere. All’epoca era solo un pescatore. E la mattina in cui, ancora assonnato, si svegliò e si concesse solo un attimo di sensualità con la moglie prima di prendere la barca, mai avrebbe pensato che tanta accortezza sarebbe svanita nel nulla per un incidente. Il motore s’ingolfa all’improvviso e la corrente lo trascina al largo, lasciandolo oltre confine. Tra la Corea […]