04Dic 20
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Non si può cogliere la vita di un uomo in due ore, il massimo che si può sperare è dare l’impressione di averlo fatto. Hollywood anni Trenta era una piscina di squali. Stranamente non erano solo i soldi a muovere gli appetiti dei pescecani. C’era il potere. La fama. Lo specchio delle brame condannato a dire chi era il genio del reame. Il meccanismo che pone l’uomo al centro di un universo, intorno al quale ruotano i pianeti. Visibilità. Egocentrismo. E Mank di David Fincher – già autore de L’amore bugiardo, Il curioso caso di Benjamin Button e The social […]
Il blog di Stefano Giani © 2022
11Nov 18
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Nel repertorio dei ritornelli retorici più abusati c’è il concetto che “la guerra è brutta e fa male”, espresso con locuzioni più o meno dotte, slogan più o meno deteriorati per una verità tanto incontrovertibile quanto evidente. È però vero – e non c’è adagio che lo ripeta – che senza conflitti, reali o metaforici, armati o disarmati, l’uomo non sa vivere e quindi non solo ce ne saranno sempre e in forme spesso diverse ma soprattutto ogni pretesto sembrerà idoneo. In estrema sintesi questa è una delle chiavi di lettura di Hunter killer, opera di Donovan Marsh dalla trama frequentatissima […]
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28Gen 18
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Chi non cambia mai idea, non cambia mai nulla Nel giugno 1940 il padrone del mondo era Adolf Hitler. E in quei giorni un uomo dovette decidere che fare del suo Paese, il Regno Unito. Trattare un’onorevole resa con il nemico nazista oppure continuare a combattere e a resistere a quel dittatore che stava facendo dell’Europa un solo boccone. Quell’uomo era Winston Churchill. Divenne primo ministro quando fallì completamente la politica dell’”appeasement”, con la quale Neville Chamberlain aveva cercato di fronteggiare il nazismo, cercando di evitare la guerra in cambio di qualche concessione a Hitler e Mussolini. Il precipitare degli […]
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15Set 13
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La privacy? Un mito, non la realtà. Tutti siamo in ascolto… Aveva una quarantina d’anni Indiana Jones quando era… Indiana Jones. E Blade runner. Oggi, mister Harrison Ford, doppiate le 71 primavere, ha dovuto appendere il cappello dell’archeologo più dinamico e combattivo del cinema a stelle e strisce e indossare la giacca anche se non sempre la cravatta per contendere a Gary Oldman (Il cavaliere oscuro, Hannibal, Lost in space, Syd & Nancy), un ragazzino che ha spento 55 candeline ma ne dimostra ben di più. La loro è una guerra fatta dietro le quinte […]
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