Una bionda vaporosa e un sogno. Un uomo che dà l’addio al padre. E fugge lontano dove le ombre della fine non possono raggiungerlo. Un burocrate che rincorre un progetto di celluloide venuto dall’Europa con i suoni gutturali di un Paese che non conosce il mare. E neppure il rumore di un ciak. Sullo sfondo di anime diverse c’è un palcoscenico unico, quello del cinema anni Trenta che diventa un totem e un tabù. Il sogno. La fuga. Il lavoro. La delusione. La fine. Un universo scintillante dove si agitano le stelle. Chaplin che li visse e Murnau che li […]