Politici e deputati dei partiti della sinistra «ufficiale» a un evento del mondo pro-Hamas, il ventesimo congresso della Conferenza europea dei palestinesi, celebrato nel fine settmana a Malmö. La notizia ha suscitato grande inquietudine e polemiche in Svezia, e ora si scopre che anche un’italiana ha aderito a questo evento politico: Stefania Ascari, deputata dei 5 Stelle figura fra i partecipanti alla kermesse, salutata con soddisfazione da «Quds News Network», agenzia ritenuta associata ad Hamas.

«Sono davvero furioso» ha scritto David Lega, deputato europeo svedese, membro della commissione Esteri e Diritti umani, parlando di un collega spagnolo di sinistra, Manu Pineda, e di politici svedesi, socialdemocratici e di sinistra.

I 5 Stelle hanno sempre avuto una linea ben nota, che il quotidiano israeliano (di sinistra) Haaretz ha definito apertamente ostile a Israele. È l’imprinting del fondatore Beppe Grillo e del movimentista (ormai ex) Alessandro Di Battista, di cui l’onorevole Ascari ha condiviso anche posizioni e iniziative. Posizioni del tutto sbilanciate. La deputata grillina considera i palestinesi «vittime silenziose di una guerra spietata», ritiene che sia «in corso un genocidio», che non possa «esserci equidistanza della comunità internazionale», che i territori occupati o contesi siano «un inferno sulla Terra» e tutto ciò – come anche l’inesistenza di uno Stato palestinese – sia da addebitare a Israele, dipinto come fonte esclusiva di ogni conflitto, senza alcun considerazione per la parte che hanno avuto gli Stati arabi, il terrorismo, la stessa Hamas. Ascari dieci giorni fa ha fondato l’intergruppo parlamentare «Per la fine dell’apartheid». E a gennaio è già stata al centro delle polemiche per aver portato alla Camera, a parlare di diritti umani, il discusso Mohammad Hannoun, presidente di varie sigle, fra le quali la controversa «onlus» «Associazione benefica di solidarietà col popolo palestinese», che – l’ha raccontato La Repubblica – era finita sotto la lente dell’Antiriciclaggio proprio per presunti legami con Hamas.

Politici e opinionisti svedesi sono indignati. Hamas è un’organizzazione politica e paramilitare di matrice islamista, è considerata terroristica dall’Ue e da molti Stati occidentali e nega ogni standard di democrazia e diritti civili, in primo luogo ai palestinesi, laici, omosessuali e donne. E un deputato svedese liberale, Fredrik Malm ha preso posizione così sull’evento: i partecipanti, a suo dire, «non sono in grado di distinguere tra legittima resistenza e terrorismo».

«Una macchia vergognosa per il nostro Paese», «grave», «triste», «preoccupante e meritevole di totale deplorazione». Non è passata inosservata la partecipazione a Malmo, a un controverso evento filo palestinese, di Stefania Ascari (foto) deputata 5 Stelle impegnata in tema Medio Oriente su posizioni critiche se non ostili a Israele, unica democrazia della regione. Il Giornale ne ha dato notizia ieri e in Svezia se ne è parlato parecchio. La kermesse infatti è stata organizzata da una Conferenza di palestinesi ritenuta vicina alle posizioni di Hamas, l’organizzazione palestinese classificata come terroristica dall’Ue. «Purtroppo non sorprende la notizia – ha commentato Maurizio Gasparri (Fi), vicepresidente del Senato – I grillini hanno spesso avuto posizioni ambigue sulla questione. Questa sarebbe l’ennesima presa di posizione molto grave e preoccupante». «Si possono avere le opinioni più diverse sulla politica di Israele e sui conflitti nel vicino Oriente – ha detto un altro azzurro, Andrea Orsini, vicepresidente della delegazione italiana all’assemblea Nato – dimenticare che Hamas è un’organizzazione terroristica e Israele un Paese democratico, amico e alleato dell’Italia, non è soltanto un errore politico o una sgrammaticatura istituzionale, è una copertura politica a un gruppo criminale e razzista che ha per obbiettivo statutario sterminare il popolo ebraico». E Susanna Ceccardi, europarlamentare leghista: «È una macchia vergognosa per il nostro Paese – ha detto – La deputata dovrebbe scusarsi pubblicamente per una scelta sconsiderata e valutare con molta più attenzione gli incontri pubblici e i meeting ai quali partecipa». «Il tutto assume profili ancor più inquietanti – ha osservato Ylenia Lucaselli di Fdi – considerando che il leader dei 5 stelle, Giuseppe Conte, ha avuto per oltre tre anni responsabilità di guidare governi. Da lui ci si attenderebbe una parola chiara e definitiva di fronte alla inaccettabile iniziativa di una parlamentare del suo partito». «Mi pare molto grave» ha dichiarato anche Ivan Scalfarotto (Iv).