Il rock ha le rughe
Mettiamola così: l’età si sente. Ozzy Osbourne trasportato d’urgenza all’ospedale per un intervento chirurgico prima del concerto di Denver. Paul Stanley dei Kiss che annulla lo show perché il suo cuore ha preso a battere all’impazzata. Mick Jagger che compie 64 anni e rassicura tutti che, a dispetto delle apparenze, non farà mai un lifting. Il bello è che invece se lo fanno i suoi eredi, le stelle del momento, molto più giovani e molto meno espressivi. I padri del rock sono più o meno dignitosamente entrati nella terza età, i nipotini non sono ancora usciti dalla prima. In mezzo ci sono gli U2 e pochi, pochissimi altri. L’età dei vecchi si sente ma la gioventù dei giovani molto meno.
LHR hai ragione: condivido in pieno!
…beh, se le rughe son come quelle di R.J. Dio chissenefrega!! A 65 anni suonati (su x giù) dà ancora lezioni di canto ai pischelli che ora pensano di spaccare il mondo a 18…
Ok, fa fatica a prendere le note + alte (“Neon Knights”, per esempio) ma qualcuno ci provi ad imitarlo, se ci riesce.
Grandioso Keith Richards. Una volta, parlando della sua tossicodipendenza, disse: “L’eroina? Mai avuto problemi con l’eroina. Ho avuto problemi con la polizia”. Quindi perché stupirsi se stavolta si è inventato di aver sniffato le ceneri del padre?? Se l’è inventato e l’ha già smentito due volte in due modi diversi. Meglio di così. Sarebbe un fantastico ufficio stampa.
Certi “padri del rock” però esagerano. cosa ne dici di questa notizia (fonte Ansa)?
Keith Richards ha sniffato per davvero le ceneri di suo padre, ma senza mescolarle con la cocaina per non mancargli di rispetto. ”Quella della cocaina era una stupidaggine. Ho detto che l’ho tagliato ‘come’ la cocaina, non ‘con’ la cocaina”, ha detto il rocker 63enne che sta scrivendo la sua autobiografia.
”Ho aperto la sua urna e mi sono detto: Gesu’ devo fare qualcosa con papa’, piantare una quercia o qualcosa del genere.
Ho levato il coperchio e un po’ di papa’ e’ finito sul tavolo da pranzo. Non puoi usare spazzola e paletta per una cosa del genere. Allora l’ho raccolto”, ha spiegato , raccontando come ha finito per inalare le ceneri del padre Bert, morto nel 2002, come se si trattasse di cocaina.
un bel po’.
Insomma, allora c’è speranza che si possa uscire dall’era della glaciazione e riallacciandomi ai Tokio Hotel, ogni tanto basta non tenere le orecchie spente…
Mi scusi ma non ho ricevuto nulla
Beh dai Franz Ferdinand ai The Bravery passando per gli Interpol, questa è gente che ci sa fare
Lunga vita agli attempati, purtroppo sterili, chissà… Hai avvistato qualche promettente nipotino? Fuori i nomi.
Le ho appena scritto una mail.
Saluti
Domenico