05Ago 07
I mocciosi Zero Assoluto
Ieri ho parlato con Matteo Maffucci degli Zero Assoluto. Torrenziale come al solito. E sincero. Mentre “Spielberg ti odio” è ancora in classifica, lui sta scrivendo un altro libro che uscirà nel 2008. E’ un romanzo pronto a diventare un film. Qualcosa mi dice che il regista potrebbe essere Federico Moccia, visto che lui e gli Zero Assoluto sembrano avere una sensibilità molto simile. Chissà.
No, Giorgio, è un altro: c’è gente molto educata in giro.
Un altro educato, vedo!! (o è sempre lo stesso??)
se ne vada a fanculo lei e gli zero assoluto
grazie di avermi risposto
Matteo è un ragazzo torrenziale e sincero. L’ho incontrato nei camerini dell’Arena di Verona dopo la finale del Festivalbar e ci siamo sentiti qualche volta per telefono. Mamma mia, quando inizia a parlare non lo femri più.
io odio gli z.a.
io visto che sonouna grande fan degli zero assoluto mi ngiuge spontanea una domanda:come era parlare con matteo?
ok mi scusi
Ciao Saby io intendevo fare riferimento al legame tra Moccia e gli Zero Assoluto
io amo gli zero assoluto e non sono mocciosi
l’arte è stile… l’arte è un pugno nello stomaco che ti fa sputare sangue… in Italia l’arte è morta da un pezzo… ormai le librerie sono piene di spazzatura… libri le cui pagine sono un’offesa agli alberi strappati dalla terra…. certo dovremmo parlare anche degli editori che hanno una fifa marcia di rischiare per non rimetterci neanche un centesimo nelle loro operazioni editoriali da burla…..
Però Carolina non si può essere assolutisti. Anche chi non fa arte in senso alto o altissimo ha diritto di esprimersi. E al mondo la maggior parte delle espressioni scritte o parlate o suonate sono lontanissime dall’arte. Ma è un dibattito che va avanti dai tempi di Eraclito..
L’arte dissente!L’arte è eccesso. Evoca sentimenti estremi come l’amore. Coloro che si innamorano di quel quadro, di quel libro lo fanno con passione. Una volta incontrata l’arte come l’amore ti chiederà una reazione. Il tempo è prezioso e la parola passatempo fa un po’ paura. “Per fortuna i libri, come i gatti, non portano orologi”. E “l’arte è come una scossa sismica” e come i sentimenti (quelli veri) ci aiuta ad uscire dalla vita stressante e dalla formula “Il tempo è denaro”. L’arte quella vera è metafora, trasformazione, immaginazione.
Adesso vediamo come sarà il nuovo romanzo. Quando è uscito “Spielberg ti odio”, c’era gente davvero entusiasta (alcuni miei colleghi compresi). Però letteratura è una parola troppo grossa per libri così. Diciamo che sono passatempi.
Un altro libro? Ormai scrivono proprio tutti. Solo intrattenimento non letteratura.