Le markette
Ma ci avete fatto caso che sempre più spesso i videoclip sono spot di prodotti commerciali? Ci ho pensato davanti a When you’re gone di Avril Lavigne, che in una sequenza mostra un aggeggio (mi sembra una macchina fotografica) con l’enorme logo della casa produttrice ben in evidenza. La Sony ringrazia, il buon gusto un po’ meno. Sarebbe bello fare un catalogo di queste invasioni di marchette. Mi sembra che siano soprattutto i video americani ad esserne infarciti, anche perché là hanno sdoganato questa sorta di pubblicità trasversale. Da noi per ora vincono le fiction e le soap in tv, veri e propri cataloghi di spot più o meno occulti. Ma che noia. [photopress:avril_20Lavigne.jpg,thumb,alignleft]
E’ vero, Red. Ma nel frattempo sono cambiate le leggi…
Il film italiani degli anni 70 e 80 erano pieni di riferimenti espliciti di questo tipo, senza fare nomi, almeno 3 attori ed un’attrice (di cui uno anche cantante) non si vergognavano di mettere in bella vista il pacchetto di sigarette la cui marca era ben leggibile grazie all’inquadratura mirata in tal senso.
Saluti.
Le pubblicità più o meno esplicite sono consentite per legge all’interno di film e video musicali già da qualche anno. Io in effetti trovo adeguato che certi artisti si facciano sponsorizzare da grandi marche così da riuscire a trasmettere almeno un messaggio pubblicitario all’interno di espressioni artistica sempre più aride.
Esattamente come l’esagerazione di besciamella in una lasagna pessima, o il topping sul gelato scarso, la pubblicità serve a distogliere l’attenzione da videoclip noiosi basati su canzoni.. che .. oddio.. meglio che sospendo il commento. La Lavigne che ha due pregi non indifferenti: bella voce e bella gnocca, dovrebbe cresce un zinzino eh.. non ha più 16 anni, forza bella facciamo qualcosa di più, come dire… adulto…