Nostalgia canaglia: Police da cento milioni di dollari
[photopress:Police_1.jpg,thumb,pp_image][photopress:Sting1_1.jpg,full,alignright]Poi uno dice. In 38 concerti i Police hanno incassato 107.6 milioni di dollari (apparizioni nei Festival escluse). Hanno suonato davanti ad almeno un milione di persone. Fatti due conti, hanno fatturato 2 milioni e 830mila dollari a sera, esclusi i proventi della vendita di magliette, cappellini, tour program e fotografie (a Vancouver ne ho visto una bellissima e difatti c’era la fila per comprarla). Costo dell’operazione Police live: poco. Il palco è essenziale, senza troppi effetti speciali, le canzoni hanno quasi un quarto di secolo, le spese di promozione sono esigue perché i biglietti sono andati esauriti in pochi giorni e quindi non c’era bisogno di pubblicità su giornali e tv. Sting suona persino il suo vecchio basso, tutto scrostato e ammaccato. Insomma, un’operazione così è un guadagno garantito. I promoter lo sanno e infatti premono su tutte le band storiche perché si riformino o tornino a suonare dal vivo. A Londra, tanto per dire, stanno facendo la coda per riavere i Pink Floyd di nuovo sul palco. Intanto i giovani, i musicisti emergenti, non se li fila nessuno o quasi e difatti i loro tour, spesso ultra spettacolari, sono in rosso. A parte U2 e Madonna e pochi altri, nessuno ormai è in grado di incassare quasi tre milioni di dollari a serata riuscendo a limitare i costi. Il rock invecchia ma non è colpa sua e nemmeno nostra: la responsabilità è di chi organizza i concerti, che sempre più spesso non ha voglia di rischiare. Se ci aggiungete la fine del supporto cd, l’impazzimento del download e l’oggettiva mancanza di gruppi capaci di lanciare nuove mode, ecco perché fino a dieci anni fa la musica era il paese del bengodi è oggi invece è nella serie B degli investimenti.
Hai ragione, Dom, di sicuro la musica autentica, quella suonata davvero è finita. Almeno per un po’.
Non era assolutamente una critica, anzi era solo per far capire un po’ come è cambiato l’approccio alla musica, nei miei 16 c’era l’amico più grande che passava i dischi, in vinile, ed io ascoltavo e mi facevo le orecchie. Adesso c’è il grande fratellone musicale che addestra i ragazzi, son cambiati i suoni e le mode. C’è anche ottima roba in mezzo a tanta robaccia. Devono farsi le orecchie pure loro, però davvero la musica fatta con stumenti e voce è rimasta per pochi .. purtroppo, per fortuna .. qien sabe ?
Caro Dom, però dobbiamo evitare la trappola di criticare i ragazzi solo perché i loro gusti sono diversi dai nostri. Anche nella musica è cambiato tutto ed è cambiato molto in fretta dopo quindici, vent’anni di modifiche lente e progressive. Vediamo che cosa ne viene fuori. Io credo che dalla tabula rasa di questi tempi stia per nascere qualcosa di forte
Visto che per lavoro ne vedo, ne conosco e mi confronto con un bel po’ di pischelli moderni vi descrivo brevemente come funziona: se non passa su All music o su m2o, non è musica da ascoltare, ergo non viene scaricata, ne messa nei lettori mp3.
Questi non sanno cosa sono i Police, ma nemmeno tutti grandi degli anni 70-80-90. Non soprendiamoci, semplicemente non capiscono che cosa sia la musica suonata con gli strumenti e cantata dalle belle voci, banalmente sono nati dopo.
Comunque, giusto per non far di tutta un’erba un fascio, ne ho trovato più di uno con i queen o gli u2 al seguito.. Madonna la definiscono una tardona .. e come dagli torto: cara Luise Veronica Ciccone ormai sei roba da museo per nostalgici 😀
Ti devi rassegnare, non è in scaletta…. Bravi sì, ma troppo disponibili no: certe chicche le lasciano solo sui loro vecchi dischi, i Police.
E chissà, magari riascoltare quel crescendo fantastico di Copeland in Reggatta De Blanc…
Allora cara Gelsomina vedrai come si divertono i Police mentre suonano Fall out o Walking on the moon. Si è spenta la vena creativa perché si sono spenti gli ideali che sono sempre la scintilla dell’arte. Perciò rimane il godimento manieristico di sentire grandi canzoni suonate benissimo e capaci, ecco, di farci ricordare.
Io sono nostalgica, sono cresciuta con i Police e quindi contribuirò al sold out di Torino, anche se non mi pare che al momento i biglietti siano già andati esauriti come nel resto del mondo. Nel paese del bengodi si è spenta la vena creativa, forse è solo un periodo di transizione e in attesa del nuovo, dal momento che senza musica non si può vivere, ci “accontentiamo” dei dinosauri. Penso però sia anche tutto il sistema – promoter, radio, giornali, ecc. – a non contribuire a far emergere le poche novità in circolazione. E così non ci resta altro che attendere i Pink Floyd…