Il primo a parlare è Zucchero (come al solito)
Dite quel che volete, sarà caciarone, volgare e qualche volta molto inopportuno. Però Zucchero c’è. E, in questo periodo in cui quasi tutti i suoi colleghi (dai cantautori in giù) si guardano bene dal commentare il caos provocato da Beppe Grillo, lui è il primo a schierarsi. “Mi piace” ha appena detto al Tg5. Non c’era da dubitarne e chiunque può condividere o no la sua scelta (a me ad esempio Grillo sembra solo uno molto furbo). Ma almeno una scelta c’è stata. Zucchero ha come il solito il coraggio di prendere posizione, anche a costo di fare brutte figure. In fondo è questo ciò che deve fare un artista: avere il coraggio. Averlo anche quando non è facile. Oggi non si sa come andrà a finire la storia di Grillo. Potrebbe arenarsi nel giro di poche settimane oppure potrebbe scatenare qualcosa di importante. Nell’attesa, tutti i cantanti italiani, anche quelli che non perdono l’occasione di comunicarci chi voteranno alle primarie del Pd, stanno ben zitti e aspettano di capire da che parte tira il vento. Zucchero non è proprio capace di fare questi calcoli opportunisti e parla quando ne ha voglia. Qualche volta bisogna proprio applaudirlo[photopress:7062007122424.jpg,thumb,pp_image]
Allora prendiamo un impegno: quando ascolti qualcosa di nuovo, scrivimi. E così farò anch’io. Ad esempio, adesso sto ascoltando i bravissimi Canadians (che a dispetto del nome sono veneti) e il nuovo di Springsteen.
E’ proprio per questo che le consiglio vivamente scrivere più di musica ascoltata.
Non vorrà mica mettersi al livello del blog musicale di Kataweb?
Certo Luca che ti spieghi. E mi fa piacere parlare di questi argomenti un po’ lontani da quelli che di solito si seguono sui quotidiani. Mi serve a capire che, a differenza di quello che si pensa, c’è ancora tanta gente che ascolta la musica anche se è sganciata dalla grande promozione…
Quando è didascalica, mi capita.
La musica di S.Stevens è sicuramente ridondante e ricamata, ma è il suo stile espressi e devo dire che la trovo quasi compiuta. Cioè perfetta.
Mi spiego, ha una sua idea, un motivo da svolgere, di solito viene svolto bene, alla fine lascia sempre un po’ di appetito, mi spiego?
Sull’originalità non ci sono dubbi. Però talvolta lo sento un po’ impersonale. Intendo: la musica è l’espressione di sé e delle proprie idee. Quand’è così didascalica, mi lascia il rimpianto. A te non capita??
Di Sufjan Stevens invece preferisco proprio Illinoise, unito a The Avalance con tutti i pezzi scartati dal disco “ufficiale”.
Non male anche il cofanetto di 5 cd dedicato alle canzoni natalizie.
Veramente originale e prolifico.
Arturo, hai qualche disco da segnalare per renderlo meno inutile?
Luca hai ragione, questo blog è inutile.
Argomento Ebay: io non l’ho verificato personalmente, ma mi è stato riferito dal venditore da cui acquistai quello dei Rolling. Comunque, ho appena piazzato anche quello dei Police :-))
Veramente originale!!
Puniscono su ebay chi vende i biglietti?? Non lo sapevo proprio. Quanto all’enciclopedia musicale magari potrei anche scriverla (ma non ne ho le capacità). Ma il bello di Sufjan Stevens è che lui suona. Mi spiego: incide dischi “monografici” dedicati agli stili musicali, ai personaggi, persino alla poesia dei singoli stati americani. In ‘Come on feel the Illinoise’ (il titolo è un gioco di parole su di un successo dei Quiet Riot del 1983 ‘Come on feel the noise) c’è persino un riferimento a John Wayne Gacy, uno dei banditi più famosi della storia dell’Illinoise
Perchè non scrive lei quella italiana?
Caro Luca, The stages names degli Okkervil River mi ha lasciato un po’ freddo, sarà che quel folk pop non è proprio nelle mie corde. Forse mi ha frenato la copertina orrida, chissà. Invece seguo da un po’ il mastodontico progetto di Sufjan Stevens, anche se a questo preferisco il suo disco dedicato al Michigan . Di sicuro lui è uno di cui scriverò anche sul Giornale perché progetti del genere valgono la pena di essere segnalati no?? Credo che a nessuno sia mai venuto in mente di scrivere l’enciclopedia musicale di un paese.
Ma ultimamente su Ebay avevano iniziato a punire quelli che rivendono i biglietti dei concerti!! O, almeno, così era capitato a chi, l’hanno scorso, mi ha venduto quello dei Rolling Stones.
Se lo metti su ebay quel biglietto fai una fortuna!!
Meglio. Avevo preso il biglietto per il 2 Ottobre, ma per problemi di lavoro non ci posso andare…
Ma vedrai che i Police tornano la prossima estate con un concerto in un altro grande stadio, forse quello di Milano. Quanto alla data di Torino del 2 ottobre, pensa che quando i Police in primavera hanno annunciato la loro reunion durante una conferenza stampa a Los Angeles, una delle pochissime date mondiali non ancora fissata era proprio quella italiana. In questo senso, noi siamo proprio gli ultimi.
Peccato… Come al solito noi siamo i fanalini di coda (vedi Police…)
No, non sono previste date e credo proprio che farà fatica a venire. So che ha litigato con molti promoter italiani e che, insomma, il suo cachet è molto ma molto alto.
Mi piacerebbe proprio tanto vederlo dal vivo, ma so che ha suonato a Londra per oltre un mese. Verrà in Italia?
Giorgio, il disco di Prince a me piace molto anche se non ha guizzi geniali. E’ una bella lezione di musica, è il Prince che tutti si aspettano. Però dovresti vederlo e sentirlo dal vivo: un ciclone. Ecco, penso che lui abbia fatto questo cd solo per potersene andare in tourneè e divertirsi come in questo momento gli piace fare…
Sì. “The stage names” degli Okkervil River e “Come on! Feel the Illinoise” di Sufjan Stevens.
Li conosce?
Io ho ascoltato quello di Prince, ma non mi ha entusiasmato.
Caro Luca, il gossip è quello che indaga sulla vita privata o segreta delle persone. E onestamente qui non vedo molto gossip. Quanto alle recensioni, ai concerti o alle notizie di musica udita, stai tranquillo che arriveranno. Ma aspetto anche suggerimenti anche da voi. Anzi, tu hai ascoltato qualche bel disco ultimamente??
Caro Giordano,
è una bella idea quella del blog “musicale”, peccato che si parli pochissimo di musica.
Penso che i lettori apprezzerebbero qualche recensione in più, qualche notizia di musica udita, qualche resoconto di concerti.
Non le sembra di parlare un po’ troppo di gossip?
http://www.crossing.it
Cordialità
Bella definizione. A Zucchero piacerebbe, credo.
Forse perchè chi ci viene davvero vicino ci fa paura?
Quello che mi piace di Zucchero è che dei suoi lividi lui parla in continuazione. Ma non c’è niente da fare: continua a essere sempre lo stesso, sincero. Il paradosso è che, tra tutti, è quello che più spesso si prende l’etichetta di falsità.
E’ vero, ma le persone vere in fondo sono così: restano spontanee e generose anche con i lividi.
Il bello è che ha già preso tanti di quegli schiaffi…
Perchè Zucchero, da buon emiliano, dice sempre quello che pensa e non ha paura di spendersi…