Il Festival del manuale Cencelli
Ecco, Pippo Baudo ha presentato i 20 big che dal 25 febbraio si giocheranno il Festival di Sanremo. Tutto come previsto, anzi molto peggio: il risultato finale è un mix così attentamente calibrato che sembrare autentico come quelle parrucche che si indossavano a Versailles quando quella regina consigliava l’uso delle brioches al posto del pane. Perfette e posticce. Comunque: c’è di tutto. Volete la nostalgia?? Ecco Little Tony, Loredana Bertè, Toto Cutugno, Amedeo Minghi (ma nostalgia de che??) e anche Michele Zarrillo o Mietta che non mi sembrano dei pionieri del pop. Volete la melodia innocua e ben confezionata?? Arrivano Anna Tatangelo, Paolo Meneguzzi, Gianluca Grignani e la coppia Ponce e di Tonno. Bisogna alzare il livello?? Pronti Sergio Cammariere, Mario Venuti e i Tiromancino. Certo, poi bisogna non scontentare i giornalisti e quindi bisogna chiamare anche sperimentatori (bravi) come Tricarico o Frankie Hi Nrg (nella foto)[photopress:Frankie_007.jpg,full,pp_image] o Max Gazzè, che tanto spariscono nel mare magnum e i telespettatori del Festival (età media altissima) non se li filano nemmeno. Tutto qui. Oggi il Corriere della Sera – arrabbiatissimo per l’esclusione di Povia che avrebbe dovuto duettare con Francesco Baccini – strilla che il Festival è di centrosinistra. Beh, dov’è la novità?? E’ sempre stato così, anche quando il governo era di centrodestra, persino quando il boss dell’Ariston era Tony Renis e il Corriere gli sghignazzava in faccia perché – sai il reato – era amico di Berlusconi. Nonostante ciò, anche allora il cast era molto sponsorizzato da politici e da ambienti di centrosinistra. E’ una consuetudine, come in tutto il mondo dello spettacolo. Dispiace soltanto che facciano finta di accorgersene solo ora.
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Mietta è LA CANTANTE di questa era per quanto riguarda l’Italia. Ed è ora che le si riconoscano i meriti e l’eccezionalità della sua preziosissima dote vocale.
Dovrebbe rientrare nel PATRIMONIO DELL’UNESCO.
Un delitto non poterla ascoltare più spesso in radio, in concerti seri degni di lei (come location e organizzazione) e non poterla conoscere di più anche come persona dato che sembra valga in umanità quanto musicalmente.
FORZA MIETTA!
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
facciamolo esistere sanremo il problema non è quello il fatto vero è che non riesce mai o quasi mai a produrre buone o interessanti canzoni o artisti e questo sui trenta oquaranta cantanti che passano e la cosa triste
Che dire? il tuo discorso su Mazza non fa una piega. Bravo! 😉
Sempre per Giorgio: hai ragione sul ricambio generazionale del calcio. Ma solo per gli atleti e i motivi sono evidenti… Per quanti decenni ci sarà ancora Galeazzi??
Mi raccomando Giorgio, abbi cura.
Mi assento per qualche giorno. Cerco di smaltire le delusioni d’amore in un posto un po’ isolato(le feste sono terribili quando non sei più in due) e poi torno. Buon lavoro.
Soprattutto là dove viene prodotto il significato, altrimenti chi commenta non sa come liberarsi dall’incubo.
Hai ragione caro Giorgio. E’ uno specchio dei tempi. L’altro giorno ero in archivio al Giornale e mi è capitato un pezzo di politica. L’ho letto e l’ho trovato bello. Mi sono chiesto come mai mi fosse sfuggito nei giorni precedenti e così ho domandato all’archivio di dirmi quando era stato pubblicato. Era del 1995. Quindi sono tredici anni che ripetiamo le stesse cose anche nella politica!! Ora è davvero tempo di cambiare e non solo in politica… Largo ai giovani, cribbio!!
E poi secondo me anche quelli come te si sono stancati di parlare sempre della stessa minestra. Ogni anno sembra sempre il festival migliore, oppure quello più questo o meno quello, ma la verità è che non c’è più niente da dire che non sia già stato detto e ridetto. E il vestito delle vallette, e la canzone impegnata, e le indiscrezioni più o meno finte, e i pettegolezzi di bassa lega, e le accuse di vittorie truccate… insomma, sono convinto che se prendo un articolo qualsiasi, potrebbe essere stato scritto nel 1984 e riciclato nel 2008, nomi e riferimenti cronologici modificati a dovere.
Ho capito, ma qui non stiamo mica dibattendo di questioni capitali, qui parliamo di un festival che ormai ha stancato tutti, tranne quelli che partecipano.
Il calcio, almeno, garantisce il ricambio generazionale e quindi il rinnovamento dello spettacolo :-))
Ciao Giorgio, fosse così facile!! Così come ho il sospetto che ormai i tram dovrebbero circolare anche senza passeggeri (è impossibile licenziare i dipendenti…), sono sicuro che il Festival lo farebbero anche se i giornalisti della carta stampata, della radio e di Mediaset non ne parlassero. La Rai ha i suoi telegiornali, le sue rubriche di informazione, i suoi talk show in cui i giornalisti sarebbero praticamente obbligati a parlarne. Quindi rassegnamoci al Festival… D’altronde, non si farebbero neppure i campionati di calcio (per esempio) o quantomeno i giocatori prenderebbero ingaggi inferiori se la stampa non contribuisse a creare quello spaventoso vortice di interesse che c’è intorno alle partite. E così via. E’ un gatto che si morde la coda: anche se non parlassimo di Mastella, nessuno lo voterebbe perché nessuno saprebbe che esiste (parla e basta, risultati zero)… Insomma, se si decidesse a priori quali sono gli argomenti da trattare e quali no, altro che Grande Fratello….
Mietta comunque è stata penalizzata dal grande successo iniziale “Vattene Amore” che poi non è riuscita a mantenere perchè non si è ripetuta come per esempio ha fatto la Pausini, io però apprezzo molto il suo percorso artistico variegato e la consiglio dal vivo veramente eccezzionale.
Un’altra responsabile della sua “crisi” è stata la radio che l’ha snobbata pesantemente, auguro veramente un Sanremo a Mietta fantastico ne abbiamo bisogno di cantanti come lei.
Ma… e se voi giornalisti la smetteste di parlarne?? Scommettiamo che così l’audience si sgonfierebbe del tutto??!!
Metafora: se nessuno prende il tram, forse smettono di farlo circolare.
Ciao Andrea, certo che Sanremo ha fatto il suo tempo come quasi tutta la tivù generalista. Però bisogna fare qualche precisazione. Mazza, che stimo, è il rappresentante di quelle case discgrafiche che negli ultimi dieci anni il mercato lo hanno rovinato, senza capirne i flussi e le mutazioni. E’ il rappresentante di major che, per casualità e incapacità gestionali, ora sono talmente alla canna del gas da non aver neppure le singole copie dei cd da dare in promozione. E stiamo parlando di poche decine di esemplari. Ovvio, lui non è il responsabile, anzi è una persona che ha i suoi numeri e le sue abilità. Ma è l’espressione di quel sistema lì, che oggi ha le pezze al culo nonostante la musica non sia mai stata bene come oggi. C’è qualche conto che non torna, vero? Quindi mi chiedo quale autorevolezza Mazza possa avere nel prevedere ora il destino di Sanremo. Che secondo me rimarrà, magari con minor impatto, ma rimarrà ancora per una generazione almeno. Anzi, tagliamo la testa al toro: rimarrà finché rimarrà il periodo di garanzia della tv. Con gli ascolti comunque molto alti del festival (che è durante il periodo di garanzia), la Rai ha un enorme introito pubblicitario e regola il costo degli spot per tutto l’anno. Se spostano il periodo di garanzia, finisce Sanremo. Altrimenti ce lo sopporteremo almeno finché Frankie Hi Nrg non avrà l’età di Little Tony….
SANREMO: SONDAGGIO, PER 48% ITALIANI “HA FATTO IL SUO TEMPO”
(Agi)
Direi che è più che sufficiente. Può bastare per smontare baracca come ha auspicato Mazza della Fimi? O no? 🙂
Ho incontrato Mietta quand’ero nella giuria di Music Farm e ne ho avuto una grande impressione. Non riesco a capire perché non è riuscita a mantenersi su livelli di popolarità altissimi: ha una grande voce, un grande fisico, conosce la musica. Forse, paradossalmente, a fregarla è stata il “trottolino amoroso” da cui non è riuscita a staccarsi, almeno nell’immaginario del grande pubblico. Giornalisticamente (parlo per i giornali quotidiani) lei offre poche notizie: profilo basso, niente gossip… Per i critici musicali (quelli che fanno le recensioni) di sicuro lei è una preda ghiotta. E’ a loro che bisogna chiedere il perché dell’esilio…
Per quanto riguarda S.Remo sono contento il ritorno per la grande voce di Mietta l’unica vera erede di Mina e Ornella Vanoni, versatile come poche ha inciso 10 album uno diverso dall’altro, cantando dal jazz all’hip-hop fino anche al rap (l’uomo per cui ucciderei).
Spiace che i giornalisti la ricordino solo per Vattene Amore e non ascoltino album quali 74100, Per esempio per amore, Cambia pelle, Daniela è felice, La mia anima.
Inoltre lo scorso anno senza alcuna promozione da parte dei giornalisti musicali e passaggi Radio (network) è riuscita ad entrare nel top 20 FIMI con l’album 74100 e tutti gli anni fà un tour estivo di 40 date dove tutti rimangono estasiati dalla sua dolcezza ma anche grinta e quel modo di cantare così passionale e profondo che però riesce arrivare ad acuti straordinari in una maniera che riesce solo a lei.
Complimenti Mietta!!!!!!!!!!!!
Gent.mo dott. Paolo Giordano, sono qui nel suo blog per denunciare il comportamento antidemocratico attuato dal sig.Pino Mango nel suo sito dove è vietato fare la più piccola critica (e si viene etichettati come fans ignoranti) inoltre è vietato fare gli auguri al fratello nonchè ex collaboratore sig. Armando Mango. Io lo seguo da oltre 20 anni e sono stata bannata dal sito per avere fatto gli auguri e per aver criticato costruttivamente le sue ultime scelte artistiche chiedendo delle risposte mai date, penso che dopo 23 anni in cui dò sostentamento al sig.Pino Mango mi merito delle risposte e non di essere bannata durante quelle che lui ha definito pulizie di fine anno (Che finezza!!!!!!!!!!). Inoltre ha bannato tutti quelli che non la pensano come lui e ha adirittura cancellato i link ai siti di RadioItalia e Musicaitaliana.com dove abbiamo resa pubblica la cosa………per me una cosa vergognosa e antidemocratica che voglio tutti conoscano………dov’è finito il Mango che conoscevo e amavo????????????
Per farvi un’idea leggetevi i comunicati ufficiali del sig. Mango Pino.
ps: questo comportamento di Mango è molto grave per di più attuato verso i suoi fans storici che negli ultimi anni sta letteralmente prendendo per i fondelli (non vuole parlare della famiglia allora perchè sbandiera ai 4 venti la moglie e i figli come un novello Albano-duetti compresi-e non ci spiega la scelta artistica di allontanare il fratello Armando che ha costruito con lui 25 anni di musica e poesia….vogliamo solo la verità e un confronto perchè è facile bannare e pontificare senza dare una spiegazione delle sue scelte anche per i live, la promozione, la scrittura………………..noi ci teniamo a lui e ci dispiace che abbia da tempo abbandonato le classifiche e gli airplay radiofonici per la smania di fare tutto da solo e privandosi del grande genio del fratello Armando.
La vostra collega Venegoni ha aderito alla protesta di noi fans bannati, la prego lo faccia anche lei)
Cordiali saluti
Alice Botta-Roma-
Immaginavo 🙂
Ma di sicuro siete amici.
Cara Lisa, io mi riferisco al successo già acquisito. Lascia perdere tutti i tentativi che ciascuno fa per raggiungerlo. Adesso la competizione è così spietata che, se sbagli, nessuno ti consente di recuperare e sei fuori. Ma visto il tuo impeto a difesa di Fabrizio Moro (bravo per carità) e, facendo riferimento al post che ha appena mandato Giorgio, non è che i fidanzati di questo blog siate tu e Fabrizio Moro??
Caro Giorgio, non credo proprio.
Mi pare che per Fabrizio Moro questo discorso non valga. Ci aveva già provato, non è andata e si è messo a fare il portantino in un albergo romano, ma ha continuato a suonare fino al successo dell’anno scorso. Fabrizio Moro ha tutta la mia stima. Mi da l’idea di un ragazzo sano, a cui interessa solo potersi esprimere attraverso la musica senza tutte le paranoie che hanno i vari divetti e divette in circolazione. Forza!!!
Lisa, il suo commento è arrivato proprio mentre mettevo giù il telefono con Little Tony. Io non gli ho mica voluto mancare di rispetto, anzi!! La chiacchierata con lui è stata proprio bella, mi ha raccontato la sua carriera dal 1956 fino al messaggio che ieri ha mandato a Celentano per augurargli buon compleanno. Hai ragione, lui fa parte della nostra storia musicale: basta tenere in conto che ha cantato 24mila baci proprio al Festival… Quanto a Fabrizio Moro, per lui è un momentaccio: si deve ripetere dopo lo strepitoso successo dello scorso anno. Non lo invidio. Oggi il mercato è diverso da quello di un tempo. O la va o la spacca. E non c’è più l’appello.
Tu e questo Andrea 🙂
Giorgio, voi due chi?? Chi sono i fidanzati su questo blog??
Ma siete fidanzati, voi due??
Caro Giordano,
dovrebbe essere più rispettoso nei confronti di Little Tony, è un parte della nostra storia musicale, in ogni caso.
Per quanto riguarda il discorso Festival, alla fine, pur non ammettendolo mai, lo guarderemo tutti!
Ho grandi aspettative nei confronti di Fabrizio Moro, la sua canzone, l’anno scorso, è stata una perla.
beh, magari ha da raccontarti qualcosa di “nuovo” sulla “rivalità” con bobby… mah…mi sembra che stavolta abbiamo toccato il fondo!
Pensa un po’, caro Andrea.
Ah auguri per il Little 😀
I “Finley” venderanno tanto? Chissà… staremo a vedere, no anzi a sentire 😉 Però certo passare da MTV alla RAI porterà i suoi vantaggi. Questo è indubbio. Ma non è una questione di discorsi di “esperti” di musica. Però per il cast in effetti mi rendo anche conto che le caselline andavano riempite e se in circolazione c’erano quei nomi lo capisco il motivo di tali scelte. Però alla fine mi sa che hai ragione, è un discorso sì… ma da esperti di televisione oramai 🙂
E vabbè, caro Dom, è la notizia del giorno… Pensa che tra poco devo pure parlare con Little Tony…
… ma era proprio necessario tirare in ballo l’argomento festival ? che PxxxE ! il festival della canzone mediocre all’italiana… ma basta.
Secondo me è stata una valutazione complessa che tiene conto a) degli interessi televisivi b) della possibilità di dire: abbiamo aperto anche alla musica nuova c) di legittimazione discografica perché di sicuro i Finley venderanno tanto d) di esposizione sulla stampa più “giovane”. I discorsi da “esperti” di musica (come li intendiamo noi) al festival sono fuori luogo purtroppo.
No scusa, Finley rispettabilità musicale? Spero si tratti di questione anagrafica! 😉
Ciao Andrea. Io credo che Tricarico e i Finley facciano comodo per dare una “aura” di rispettabilità musicale a un Festival vecchio.
La politica non c’entra nulla. Ma in ogni caso a parte L’Aura per la quale tifo. Mi sono chiesto perché i Finley e Tricarico non siano a Sanremo Giovani. C’è stata qualche falla da parte della selezionatissima ed equilibrata giuria che ha selezionato le canzoni?
yaaaaahwnnnnn…
(non per il post, ma per il festival che è appassionante come la quattromilionesima puntata di Beautiful)