Arisa santa subito
[photopress:ARISA_6_110ombre.jpg,full,alignright]Ormai se ne parla anche al bar e questo è l’autentico segno del successo. Arisa è una delle poche novità del Festival di Sanremo, forse l’unica capace di mescolare tutto, musica, costume, malinconia e nostalgia. Quando l’ho incontrata alla fine di ottobre (ero nella commissione di SanremoLab che l’ha selezionata) ho avuto la stessa impressione che ho avuto ieri sera, dopo la vittoria del Festival, quando le ho parlato nei camerini di X Factor. Rosalba Pippa detta Arisa è una ragazza sincera. Lei e la sua famiglia e il fidanzato Giuseppe Anastasi sembrano uscire da un film di Pietro Germi in cui gli attori hanno sempre gli occhi tristi anche se vincono la Lotteria. Arisa, come ha scritto Massimo Gramellini sulla Stampa, è il simbolo di un’Italia che tantissimi rimpiangono e il suo fox trot anni Cinquanta, il suo bellissimo brano Sincerità, è il canto autobiografico di una ragazza che da Potenza è arrivata da sola al Festival di Sanremo, realizzando quello di cui non si parla quasi più: il sogno della propria vita. Arisa lo ha fatto davvero, solo che lei non se ne è ancora accorta, tanto è stordita dalla botta del successo improvviso. Pensate che sabato scorso, parlando al bar del teatro Ariston a Sanremo, le hoi chiesto come si sentiva e lei mi ha risposto testuale: “Sono stanchissima, per fortuna che da lunedì si ritorna a dormire”. Lei non sa ancora che cosa le sta piovendo addosso e forse inizierà ad accorgersene stasera a Porta a Porta. In questi giorni, tanti si chiedono se ci è o ci fa. Ci è. Arisa è proprio così e chi sospetta il contrario è il figlio di un tempo in cui la purezza è così rara che per forza bsogna trovare un’altra spiegazione. Vai, cara Rosalba, sapessi quanta gioia mi dà vedere che è ancora possibile riuscire a farcela da soli.
marzo del 2087,nuvole pesanti dentro un cielo assente,il io pronipote è sulla luna,emigrato per cercar la sua fotuna….
è ridicola!
arisa secondo me è brava,ma dovrebbe mostrare la sua vera voce, e non si dovrebbe nascondere dietro quei ridicoi vestiti
Bravo Johnny: qui l’unico che insulta sei tu. Trovo vergognoso che ci siano persone come te che vomitano insulti nascondendosi dietro l’anonimato. Troppo facile. Mettici la faccia e sii più educato, va là. Qui nessuno contesterà i tuoi pensieri e le tue opinioni.
…Sia la canzone che il personaggio fanno proprio cagare….un insulto alla cultura musicale italiana
Arisa sei bravissima e bellissima. Continua così ti adoro.
Riccardo
Negli anni ’70 ’80 la canzone era una componente fondamentale della vita.Tantissimi seguivano la Hit-Parade di Lelio Luttazzi e chi è giovanissimo non può certo ricordare il “mangiadischi” che si reggeva con le staffe sotto il cruscotto delle vetture, ed la catasta di 45 giri che spesso si deformavano per effetto dei raggi del sole e diventavano inservibili.I ragazzini scambiavano le figurine dei calciatori, adolescenti e anche adulti i dischi 45 e LP.Era di moda specie nelle piccole provincie,andare a spasso portandosi dietro una pila di LP sotto il braccio;come si dice oggi, faceva “tendenza”!
Bene, all’epoca il distacco tra il lavoro del cantante era netto da quello dell’autore.Gli autori non comparivano quasi mai, solo al Festival di Sanremo si sentivano i loro nomi oppure dopo il titolo sul vinile, poi basta.Erano una sorta di mondo misterioso e difficilmente offrivano un prodotto mediocre! Attualmente il cantante o la cantante cerca di fare tutto da sè:Musica, testi, arrangiamenti,a volte anche la parte tecnica!Tranne in alcune eccezioni, il risultato è spesso mediocre.Poi è anche vero che ci si “abitua” un po’ a tutto! Quando i Media ti sparano a ripetizione e senza pietà un prodotto anche orribile, si finisce per “assuefarsi” ed assumere un atteggiamento inconscio di “tolleranza”e sopportazione .E’anche il caso per esempio di sigle e stacchi radiofonici ben noti e ricorrenti che davvero lasciano perplessi, dove si intravede più che una scelta armonica,melodica o comunque musicale, una sorta di “tecnica casuale” di note ed effetti che poi vengono elaborate grazie ai moderni Software che riescono a dare una parvenza logica ed una pseudo orecchiabilità anche alla più dissennata sequenza musicale!
Risultato:Manca il Cuore!
si io la somiglianza all inizio della canzone l ho percepita,però credo anche che sia casuale la cosa!più le ascolto più non c entrano nulla l una con l altra..quindi dire che sia proprio scopiazzata no..
Ne sono certo anch’io, o se è successo è per pura casualità…del resto le note sono sempre 12 e le “somiglianze” possono accadere.Poi non credo che una persona come Arisa possa copiare volontariamente una canzone, non è proprio nella sua natura.Spero comunque che possa trovare un autore in grado di comporre dei brani per lei,perchè apparentemente sembra molto semplice, ma in realtà non lo è!
Frank, sono d’accordo con te. E poi credo che Arisa non abbia copiato nulla.
Fare musica originale è una cosa difficilissima, credete a me….,spesso capita di ascoltare un brano, 4 note e dopo qualche mese può succedere di immaginare di averla creata….; succede!
Guardate che “Vincent”nella linea melodica è diversa da Sincerità, e pure di parecchio….Un brano molto simile per non dire uguale è quello degli OBI e precisamente “somewhere nicer”. Lo si può ascoltare al link
http://www.myspace.com/obitheband
ciao roger!ho visto solo ora che avevi scritto il titolo della canzone!è vero hai ragione ed è anche bella mi piace me la sono cercata su youtube..grazie!paolo ma insomma!a sanremo non se n è accorto nessuno?????eheheh
ciao a tutti!
X Paolo Giordano
Grazie, ma non riesco a trovare molto, specie sulla piazza di Roma.Purtroppo è una ricerca difficile, anche perchè il settore è pieno di persone poco attendibili.
Cmq se hai un idea più precisa fammi sapere.
Grazie ancora!
frank-frank@libero.it
Ciao Frank, ci sono le agenzie specializzate che si occupano proprio di produzione di jingle e di musica per trasmissioni televisive.
Ma uno che vuole esordire come musicista-compositore di canzoni o piccoli jingles pubblicitari,musica per moda ed altro, a chi deve rivolgersi??
Grazie!
Ripetere iuvant:
L’autore è Don Mc Lean ed il brano “Vincent”.
E ora scaricalo , se riesci , da qualche parte e buon divertimento!
ma va che siete acidelli èèèèè !!!!!! non ho detto che mi ha colpito..ho solo detto che mi è rimasto il motivetto(a quanto pare sbagliato :P) in mente! mannaggia a me! cmq sono curiosa di capire a che brano si riferiva roger….semplicitàààààààà
Ciao Paolo 68, è vero Claudia ha sbagliato il titolo eh eh eh eh. Ma ti dico la verità: anche a me soprattutto all’inizio veniva da chiamarla Semplicità. Anche l’altra sera, quando mi è capitato di presentare Arisa alla Feltrinelli di Milano, ero molto concentrato proprio sull’idea di non sbagliare il titolo. Sincerità o semplicità. E dire che ascolto quella canzone dalla fine di ottobre… Forse però è significativo che ci si confonda proprio tra queste due parole…. A proposito, hai sentito Travaglio che l’altra sera da Santoro ha parodiato la canzone per dar contro a Berlusconi?? Io adesso sono a Washington ma ho visto lo sketch su Youtube o da qualche altra parte.
caspita claudia, la canzone ti ha colpito talmente che hai cannato il titolo…
proprio un capolavoro…
ah ah ah…
paolo68
daii quale brano? io 30 anni fa mica c ero! 😉
Si è bello canticchiare il ritornello soprattutto se è scopiazzato da un brano di 30 anni fa.
Probabilmente l’invecchiamento in botte ha fatto bene.
Non amo particolarmente le voci femminili italiane,(a parte un affetto che mi lega alla Pausini non ho molti riferimenti da fare)ma quando ho sentito “semplicità” non ho più smesso di canticchiarla,mi ritorna sempre in mente!
Poi anche se, come dite voi bisognerà vedere col tempo, resto dell’ idea (aldilà di Arisa) che se anche un artista viene ricordato per un solo successo è comunque un traguardo che va rispettato!
Caro Paolo,probabilmente quello che scrivo non attiene all’articolo,ma ormai dei pregiudizi ed indifferenze ne sono pieno.Parlo di Marco Carta,ti ho visto la sera che è tornato in trasmissione,GRANDI APPLAUSI,OSANNE VARIE,poi noto con profonda delusione a telecamere spente ritornare i vostri pregiudizi.Se quello che sta facendo questo ragazzo(vinto il Festival-Stravendendo dischi)lo avrebbe fatto un qualsiasi altro personaggio,Titoloni,Fenomeni,Salvatori della patria etc.
Invece non ti sei degnato nemmeno di un Articolo(meglio solo per demolirlo,ma non ci siete riusciti),che almeno esponesse la realtà del calore e dell’entusiasmo che questo ragazzo provoca nelle masse,per non parlare dei risultati strabilianti che sta ottenendo nelle vendite(caso unico in questo momento di crisi).Scusami se ho approfittato di questo spazio,ma è uno sfogo che certi attegimenti mi portano ad avere.
“mi è piacita mlt la sua canzone x la semplicità e l’originalità ke c è…… ke sfottete a fare?”
…ma come scrivi???? Ma non sei capace a scrivere come se tu NON fossi sul telefonino??
Arisa è piaciuta molto anche a me…
mi è piacita mlt la sua canzone x la semplicità e l’originalità ke c è…… ke sfottete a fare?
@oWeen, io dò del tu a ki mi sta sulle balle..
Ieri ho ascoltato un pezzo di Arisa. Effettivamente meglio lei che non una cerca di spezzare la voce.. eh eh.
oWeen, credo che qua ci si debba dare del tu tutti!! Anzi è obbligatorio
Caro Lui Hard Rocker, potrei rispondere lapidariamente che credo di sì perché nel desolante panorama del “pop” italiano, in cui mi pare di cogliere grande omologazione, Arisa tende a deviare su un percorso meno scontato di quello seguito da parecchi suoi giovani colleghi, “smitizzando” nel contempo con le sue canzonette leggiadre quel fastidioso alone di fuorviante e innaturale ricercatezza. Non voglio di proposito citare esempi ma, così per dire, tra una che canta con voce “spezzata”, cerchi di capire, e una Arisa, credo il tempo darà ragione proprio a quest’ultima sempreché la ragazza, come ho scritto nel mio precedente post, per restare a galla si impegni a fondo su tutti i fronti. Del resto nessuno ti regala niente.
Ehhh, caro Paolo, forse ho osato troppo ma che ci vuoi fare, sono un inguaribile istintivo! A proposito, ti scoccia se ti dò del tu? Lo faccio solo con chi mi è simpatico 🙂
Ciao Lui Hard Rocker, secondo me è ancora troppo presto per valutare Arisa in questa prospettiva. Diamole tempo e poi vedremo.
@oWeen & Giordano: parlo da ignorante.. davvero credete che Arisa possa diventare un punto di riferimento per la musica italiana? Nonostante magari intraprenda la strada della musica usa e getta (che attenzione non include la secondo me corretta analisi di oWeen: cioè fresca, ecc)?
Grazie oWeen!!!
Arisa – Amelie
Arisa – o la sorellina della signorina Carlo (siccome che sono cecata) aka Marchesini
Arisa – Calimero
Arisa – Laurenti al femminile (abisso tra parlato e cantato)
ecceteraeccetera.
Il fatto stesso che ‘sta ragazza scateni la fantasia e stimoli nel pubblico la ricerca di riferimenti mi pare significativo: ha catalizzato l’interesse.
Ho ascoltato qualche assaggino del suo primo album e l’ho trovato fresco, semplice, originale e gradevole.
I soliti snobbbb avranno da ridire (ma quelli hanno da ridire perfino su Mina – a proposito: bravissimo Giordano!) ma personalmente sono convinto che se ‘sta stellina nascente si impegnerà, e credo che lo farà, sarà una delle stelle nel firmamento del nostro canto per gli anni a venire.
Grazie dr Giordano,comprendo le difficolta’,spero solo che i due artisti potranno avere in futuro piu’ spazio per esprimersi al meglio.Meritano davvero,cordiali saluti e buon lavoro.
Sofia Cresti una vera novità della musica italiana
http://profile.myspace.com/index.cfm?fuseaction=user.viewProfile&friendID=439878615
datele una possibilità, ascoltate i tre brani in attesa del suo primo cd prodotto e scritto da Armando Mango.
Ciao Guglielmo, sto conoscendo solo ora Gaber (grazie alla campagna editoriale) e solitamente che mi fanno apprezzare gli artisti son magari quei pezzi che passano inosservati al grande pubblico ed ai media. Purtroppo di Gaetano conosco solo poche hit.. quindi non mi sento di dare commenti 🙂
Ciao Lui Hard Rocker, anche a me piace molto Gaber. Io credo che un altro cantautore italiano geniale, ironico ed anticonformista sia stato Rino Gaetano, che pensi?
Lui concordo sulla Giusy.
Complessivamente di impatto, ma impostazione singhiozzante accentuata ed innaturale. O si defila da questo stile e mostra altre timbriche oppure è anche lei un bel prodotto di consumo che alla lunga stanca.
Ma è certo che evolverà verso la sua natura artistica originale, sempre che ne abbia a sufficenza. Ciao
Non è ora di cambiare argomento?? Che noiaaaaaaaaaaaaaaaa
Io purtroppo (mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa) sto scoprendo solo ora Gaber.. e trovo sia stato un illuminato.. uno che anche dentro di sè è stato “in aperto dibattito”.. uno che usava la propria testa ed ha avuto il coraggio di cambiare opinioni! E poi anche sul palco ci sapeva stare. Credo sia, insieme a De André, una figura che manca nel nostro panorama culturale e musicale.
Per tornare alla Giusy nazionale.. boh.. mai vista dal vivo.. purtoppo mi devo sorbire qualche sua canzone quando vado in palestra..
La voce mi sembra “costruita” e usata sempre allo stesso modo..
Grande Lui Hard Rocker, sono contento che tu abbia citato la storia di Gaber. Io sono assolutamente d’accordo con l’idea del ministro Gelmini.
Ho letto che qualcuno ha parlato male di Giusy Ferreri.
A me sembra invece una cantante molto brava, dotata di un particolare timbro vocale e senza dubbio superiore alle tanto strombazzate Laura Pausini, Giorgia e compagnia bella…
Il problema sta nel fatto che i budget delle case discografiche sono limitati, falcidiati dalla pirateria e dal perverso accesso ad internet che consente di scaricare gratuitamente i prodotti musicali.
Qualcuno mi diceva che la Sugar della Caselli, attenta alle novità ma anche agli investimenti, anni fa investendo su 10 nuove promesse, sapeva che solo una avrebbe sfondato ( vedi Elisa), ma il successo di uno ripagava lo sforzo di produrre anche autori chiamiamoli minori o di nicchia.
Adesso anche le vendite dei “number one” viaggiano sulle decine di migliaia di copie solamente, pertanto saltano gli investimenti a rischio.
Se non si detassa il prodotto musicale, e non si limita la fruizione gratuita dei brani non se ne esce.
E andremo sempre più verso l’operazione mediatico-commerciale, dove solamente madrine e programmi di largo consumo faranno da rampa di lancio per gli artisti.
Differentemente dagli scrittori che in Italia pubblicano centinaia di migliaia di libri, magari anche autofinanziandosi, nella musica tale operazione non sembra possibile, vuoi per i costi di registrazione, vuoi per il sistema distributivo e di marketing.
Non c’è via d’uscita e vedremo sempre più i lanci di artisti fatti dai vari X factor, amici e vattelapesca…..l’importante è che ci sia il contenitore televisivo di supporto, con il risultato di una omogenizzazione di contenuti e di “idee”.
Vince chi appare. Questa è l’amara considerazione.
Scusate, preciso. Loro due erano ovviamente Arisa e la Ferrero.