Arriva Dado Bargioni, sarà una sorpresa
[photopress:Bargioni1.JPG,full,alignleft]Qualche volta la bella musica rimane tra le pieghe della provincia, nascosta lì dai casi della vita (e dalla crisi discografica). E’ il caso di Dado Bargioni, un signor musicista che dal Piemonte è uscito solo qualche volta (ha suonato a Miami, per esempio) ma che meriterebbe ben di più, se non altro perché ci crede e si porta sottobraccio un bel pacchetto di canzoni. Chi vuole può ascoltarne qualcuna ne L’assaggio, un ep dimostrativo (lo trovate su iTunes) con cinque brani che sono l’aperitivo del suo repertorio e l’identikit delle sue influenze. Ecco, qui c’è il primo asso: Dado Bargioni non ne ha, di influenze visibili. Spieghiamoci: si capisce che ha ascoltato quintali di album, da quelli della Motown fino al rock della West Coast e all’inevitabile lenzuolata di cantautori italiani. Ma non assomiglia a nessuno. E questa, se ci fate caso, è una caratteristica rara ormai: ciascuno ha il suo proprio personale punto di riferimento e con quello prova a bussare al successo. Lui no, e questa è una fortuna già di primo acchito. Certo, ci sono alcuni limiti compositivi e qualche manierismo che rischia di diventare stucchevole. Ma sono dettagli. Suonando centinaia di concerti in piccoli club, ha affinato uno stile che è personale, confortevole, caldo e difficile da catalogare. E ora è pronto per il grande salto: contatti su http://web.mac.com/dadobargioni oppure su www.myspace.com/dadobargioni o anche su www.dadobargioni.com. In brani come “Una manciata di minuti” oppure “Pioggia sulle formiche” c’è l’energia compositiva della miglior musica leggera italiana e anche quell’umiltà interpretativa che troppo spesso le manca. Volete ascoltare una bella partitura, un ritornello accogliente?? Volete ritrovare in una canzone le radici profonde della tradizione ma anche quegli impercettibili lampi onirici che fanno venir voglia di riascoltarla?? Bene, sono le caratteristiche de L’assaggio. Di sicuro Dado Bargioni, che canta e suona la chitarra, è un musicista che va controtendenza e quindi non insegue l’apparenza né viaggia a testa bassa sui binari sdrucciolevoli del pop usa e getta. Bada alla sostanza, lui. E si merita gli applausi.
Ciao Buzz, bentornato!!
mi riferivo al Dado di Zelig non a Bargioni ,okkio………
Dado fa morir dal ridere,nel senso che e’ simpaticissimo,ma non e’ mica Sinatra eh!
Io ho tutti i Cd di Dado sono bellissimi Grande Dadooooooooooooooooooooooooooooooooo
Finalmente qualcuno la smette di puntare il riflettore solo su chi non ne ha bisogno. “Pioggia sulle formiche” è la mia preferita. Se a qualcuno interessa “Texas-Paris”, dell’album precedente, è ancora più bella… geniale e assolutamente originale. J.
condivido in pieno conosco bene le canzoni di dado ed ho i suo cd
Grazie Andrea e benritrovato!! Passa più spesso qui da noi.
Caro collega
sono molto felice di questo post. Ho ascoltato, concordo con te. Ma soprattutto sul concetto “non assomiglia a nessuno. E questa, se ci fate caso, è una caratteristica rara ormai”. Una vera e propria filosofia con cui valuto sempre quello che mi (e ci) capita sulla scrivania di settimana in settimana tra Ep e album. Intanto ti auguro buona estate e ferie.