Vasco a più non posso
[photopress:VASCO_RO.JPG,full,alignleft] Allora immaginatevi la scena. Vasco Rossi nei camerini dopo la data zero del suo European Tour. Mantova, Palabam. Lui ha l’accappatoio blu, una bottiglietta d’acqua in mano e, a chi gli chiede se è emozionato all’idea di suonare in templi del rock come l’Hammersmith Apollo di Londra (dove si sono esibiti i più grandi), risponde: “Non me ne frega un bel niente: l’importante è suonare”. Punto. E lo dice con gli occhi scintillanti neppure fosse un esordiente. Vasco ha 57 anni e ciclicamente è bersagliato da critiche. Tipo: non è più lui, è “un tacchinone”, scrive pezzi sempre uguali e via dicendo. Capita ai numeri primi. Però alla gente – e questo, trattandosi di un artista, è ciò che conta – non gliene frega nulla. Il Vasco che vuole s’è visto l’altra sera sul palco. Era il suo ritorno nei palasport dopo tredici anni e, durante Sally, per la prima volta dopo quasi trenta ha ripreso la chitarra acustica in mano in un concerto. Grande concerto. Vasco è questo, con tutti i suoi limiti che spariscono quando salta su in scena. La scaletta di questo tour è molto particolare perché pesca indietro nel tempo brani come Anima fragile (da Colpa d’alfredo del 1980) o Deviazioni (da Bollicine del 1983) e ridà nuova vita a canzoni come Delusa, che diventa davvero imprevedibile. In più, certo, c’è anche il nuovo singolo Ad ogni costo che mette parole nuove alla musica di Creep dei Radiohead. La band, poi, è molto forte, con quel Stef Burns che ogni volta dimostra di non essere soltanto un gregario della chitarra. Ma non è questo che conta. Conta che Vasco c’è. E sono contento di aver letto come al solito qualche attacco non a ciò che lui canta, ma a ciò che lui è o rappresenta. Vasco Rossi è una liturgia inevitabile del nostro rock. E’ bravo perché è rimasto da parte, è solitario eppure in compagnia di milioni di fans, continua a seguire la sua strada come pochi riescono a fare. Qualche volta piace, qualche volta meno, qualche volta non piace proprio. Ma è lui. E le critiche lo rafforzano perché confermano che è vivo e vegeto, altro che. D’accordo, l’altra sera ha precisato di non avere “il fegato spappolato”. Ha confermato di essere contro l’arresto di Roman Polanski, tra l’altro regista del suo video Angeli. Ha fatto qualche battuta sulla libertà di stampa. Però la sostanza non cambia: Vasco è proprio rock, è fatto per il rock, sprizza rock da ogni poro. Anche quando incide dischi meno belli. E soprattutto quando chi non riesce a spiegarlo fino in fondo cerca di demolirlo con tanti bei giri di parole.
Pare che Pupo fara’ “karma police” e gli Jalisse ” paranoid android” ,state in campana ragazzi!!!!!!
Sally ma dove sei ?Le tue critiche ci mancano…….
Sally cammina per la strada senza nemmeno….
….guardare per terra
Sally è una donna che non ha più voglia
….di fare la guerra
Sally ha patito troppo
Sally ha già visto che cosa….
“ti può crollare addosso”!
Sally è già stata “punita”…
per ogni sua distrazione o debolezza…
per ogni “candida carezza”…
“data” per non sentire….l’amarezza!
senti che fuori piove
senti che bel rumore…
Sally cammina per la strada sicura
senza pensare a niente!
….ormai guarda la gente
con aria indifferente…
….sono lontani quei “momenti”…
quando “uno sguardo” provocava “turbamenti”..
quando la vita era più facile…
e si potevano mangiare anche le fragole….
perché la vita è un brivido che vola via
è tutt’un equilibrio sopra la follia….
……….sopra follia!
senti che fuori piove
senti che bel rumore…
Ma forse Sally è proprio questo il senso…il senso…
del tuo “vagare”…
forse davvero ci si deve sentire….
alla fine….un Po’ male!….
Forse alla fine di questa “triste storia”
qualcuno troverà il coraggio
per affrontare “i sensi di colpa”…
e CANCELLARLI da questo “viaggio”….
per vivere davvero ogni momento…..
con ogni suo “turbamento”!….
e come se fosse l’ultimo!
Sally cammina per la strada…”leggera”…
ormai è sera…
“si accendono le luci dei lampioni”…
“tutta la gente corre a casa davanti alle televisioni”..
ed un pensiero le passa per la testa
“forse la vita non è stata tutta persa”…
forse qualcosa “s’è salvato”!!…
forse davvero!…non è stato “poi tutto sbagliato”!
“forse era giusto così!?!”….
……..eheheheh!………
forse ma forse ma si….
cosa vuoi che ti dica io
senti che bel rumore
chi ha scritto questa canzone Sally? L’hanno fatta a Glasto?:-))))
Forse , spesso , si dimentica che anche la musica di Vasco
it’s only rock and roll .
Ah Buzz, mi chiedevi dove sia finita Sally. Non lo so, è sparita. Magari, appena c’è qualche critica da fare, spunterà di nuovo.
e mi raccomando i Porcupine Tree ragazzi,ciao Whatta ,ciao lui Hard rocker,ciao Paolo……venitemi a trovare su buzzandmusic.com quando ne avete voglia:-))
Bravo Buzz, d’accordo con te…Comunque Editors, kasabian, Alice in chains, Muse e Pearl Jam, da settembre a oggi grandi dischi:-)
credo che la cover di Creep sia assolutamente un obrobrio.
argh.
Saluti
Whatta
@Syd63
non credo proprio che “pochi imbecilli” potessero fare tutto quel casino al concerto del primo maggio 😉
ci sono post su post nei blog e perfino gruppi su Facebook che parlano della cosa, a testimonianza dell’intolleranza e del comportamento in generale dei fan di Vasco (generale, NON di tutti!!).
ripeto, non vedo quale sia il problema per te, visto che non ne fai parte.
però parlare di “pochi imbecilli” mi sembra piuttosto riduttivo!
Certo Mr. Frog.. ognuno poi trova “del suo” in certe determinate canzone, in certi suoni. Nulla di male in questo, anzi!!!
A me son piaciuti i primi 2… 3 di Liga.. poi davvero ho incominciato a sentire che “aveva già detto tutto” e anche musicalmente non mi piaceva più. De gustibus.
Comunque non credo sia solo un problema dei fans solo di Vasco. Son tutti così.
@buzz: a livello prettamente tecnico credo che il Museo Rosenbach sia di un gradino sopra rispetto alla PFM.
io credo che Vasco sia veramente alla frutta e sta cercando di “tirar su” soldini dove puo’.A livello di produzione discografica gli ultimi lavori lasciano alquanto perplessi.Dal vivo non nascondo che c’e’ sempre da divertirsi anche grazie ai musicisti che ha con lui,da Burns a Laug (di livello superiore ed internazionale),dal Gallo a Sollieri.Il Liga se non se la smette di fare San Siro e Arena Verona rischia di incagliarsi nella monotonia e nel pop.Deve darsi una svegliata e fare un disco nuovo decente.La Pfm:vero che di band progressive ne sono esistite tante e altrettanto valide,ma dopo tanti anni presi singolarmente e’ difficile trovare in Italia gente che sa suonare ai loro livelli.Tolo Marton e Tagliapietra,i Nocenzi sicuramente……..ma dal vivo e in studio (scuola Cpm compresa)come Di Cioccio Djivas,Mussida .Lucio Violino e gli ex Premoli,Pagani,Lanzetti ne vedo pochi in giro…….buona musica a tutti e saluti a Whatta,Lui Hard rocker e Paolo.PS ma la sally dove sara’ finita?Mica sara’ in tour con Vasco?:-)))))
@Nessuno: io non condivido la generalizzazione che si sta facendo al riguardo dei fans di Vasco, pochi imbecilli non sono il popolo di vasco, sono solo pochi imbecilli, ma generalizzare è semplicistico.
non ho visto ne seguito in tv il concerto del primo maggio e quindi non so cosa sia successo durante l’esibizione della PFM, ti posso solo dire che è il mio gruppo italiano preferito 🙂 mi stupisce la sua capacità di rinnovarsi o reinventarsi.
riguardo a Ligabue lo ascolto volentieri fino a Buon Compleanno Elvis (ovviamente compreso) il resto è noia, la stessa cosa che mi succede con Zucchero per il quale mi fermo Oro Incenso e Birra (compreso) o con Finardi fermo a Il vento di Elora.
Lui Hard Rocker, secondo me l’importanza “storica” di Vasco non è da mettere in discussione e mi sembra che nessuno lo abbia fatto.
La questione era ed è una valutazione sul suo pubblico, inteso come i suoi fans, lo zoccolo duro per intenderci…
In merito al duello “italianrock”, in generale preferisco Ligabue almeno per due motivi.
Le canzoni prima di tutto, certamente meno poetiche e ribelli di quelle di Vasco ma genuine, più vicine ai miei stati d’animo e alla mia vita. Insomma, mi ci riconosco e le sento più mie. Sono motivazioni strettamente personali ma in generale riconosco a Ligabue originalità nella descrizione del quotidiano e soprattutto una maggiore capacità di introspezione.
Confesso di apprezzare più il “Ligabue secondo periodo” che il primo.
Secondo motivo, la genuinità delle canzoni di Ligabue si rispecchia nella sua cifra stilistica. Secondo me alla lunga ha pagato la coerenza dell’aver scelto una band di “ex-ragionieri” (Poggipollini a parte o compreso a seconda dei punti di vista) che negli anni si è sforzata di tirar fuori un suono diverso, coerente per l’appunto, che diventasse un marchio di fabbrica (almeno in Italia). Mi pare ci siano riusciti, pur ispirandosi chiaramente a Neil Young e Pearl Jam e ad una certa corrente americana.
Diversamente, Vasco negli anni sè è sempre avvalso e continua ad avvalersi di grandi strumentisti, i migliori sulla scena, ottenendo sì risultati superbi, ma senza mai ragiungere un sound proprio, caratteristico.
Nulla di male in questo, ma in base ai miei gusti e alla mia visione del rock, preferisco l’immediatezza nostrana di Ligabue.
Ovvio dire che un ragionamento del genere i fans di Vasco non lo capirebbero mai 😉 [ihihihi… è una chiara provocazione….]
Ti capisco Paolo.. per quello che lo dico io! Ah ah ah. Ovviamente scherzo e ovviamente è un mio pensiero. Ad altri può essere sembrata la miglior esibizione.. ma a me non lo è proprio sembrato! Non sto buttando via tutta la loro carriera, sia chiaro.. anche se, parere personale, di gruppi di rock progressivi in Italia ce ne son stati di migliori.
Ciao Lui Hard Rocker, sulla Pfm preferisco non dire nulla perché sto collaborando con Franco Mussida per SanremoLab. QUanto a Vasco, senza dubbio anche io sarei stato più “asciutto” nella sua ultima produzione. E Ligabue dovrebbe stare attento a esporsi con così tanta frequenza.
Io grosso modo concordo con Syd63. Vasco sicuramente ora non “produce” più con la stessa qualità di 15 anni fa. Forse non è nemmeno più padrone della situazione che ha intorno.
Ma il suo monumento se l’è meritato. A suon di watt, di ironia, di rabbia e perché no di poesia.
@Nessuno: io la PFM al primo maggio l’avrei fischiata. Ma per la pochezza della loro esibizione.
In un ipotetico duello “italianrock” (se di rock si può parlare) tra Liga e Vasco non ho dubbi. Il primo dopo 3 dischi aveva grosso modo detto tutto… Vasco credo che fino a metà ’90 abbia tutto sommato variato sia i temi trattati che le musiche. Ora certo, con gli ultimi 2 album in studio Vasco avrebbe potuto tranquillamente farne solo uno ed eliminare quei noiosissimi riempitivi.
Io non dileggio nessuno. Ma sicuramente – e concordo con MR. Frog – da un punto di vista cultural-musicale mi sento superiore al pubblico medio che ascolta Vasco. Non per vanità o presa di posizione, ma semplicemente per una questione di ascolti.
Quanti tra quelli che han fischiato la PFM (che, per inciso a me ha pure rotto un po’ le palle.. ma tant’è..) conoscono gli Animal Collective, Nick Drake o anche, più semplicemente, i Pixies? Credo pochini.
Questo – di contro – non mi rende elitario o snob, e non mi impedisce certo di dire che “Sballi ravvicinati del terzo tipo” fosse avanti di anni. O che alcuni arrangiamenti di Laura Pausini sfiorino la perfezione. O che i Dari e i Tokyo Hotel possano anche avere un senso in un’ottica giovanilistica.
Riguardo invece al discorso di Paolo sugli integralismi, non mi sembra che il pubblico degli Oasis abbia fischiato i Deep Purple; nonostante personalmente ritenga che non fosse proprio la scelta più felice come sostituzione. Idem per i Coldplay o per Dylan. Perchè si tratta di ascoltatori ben più trasversali. Immagina se
un concerto di Vasco Rossi all’ultimo momento saltasse e sul palco salissero, che so… Patti Smith. O Iggy Pop. O anche i Rem. Ma hai idea? Ahahaha, non voglio nemmeno pensarci…
In conclusione caro Syd, se ogni volta che ascolti Vasco ti emozioni io sono ben felice per te. Magari ti emozioni altrettanto ascoltando anche il tuo omonimo Barrett. Ma se così fosse, non credo che ti saresti sentito offeso da ciò che io ed altri abbiamo scritto qui.
Whatta, ho seguito anche io la storia del presunto plagio dei Guns N’Roses. La Reuters americana l’ha cavalcata per due giorni. Però mi sembra una tale bufala che l’ho lasciata perdere.
Incredibile, accusati i Guns n’ Roses per plagio da un artista elettronico tedesco.La canzone accusata è “Rhiad and the bedouins”, uscita nel 2008 in Chinese Democracy. Avrebbe plagiato “Wherever you are” e “A strangely isolated place” di Ulrich Schnauss, canzoni risalenti al 2003.
E’ partita la causa per plagio alla Geffen/Interscope.
Il tedesco chiede 1 MILIONE DI EURO a Axl Rose, Buckethead e Tommy Stinson. Ah, dimenticavo: Il brano “Rhiad and the bedouins” è stato suonato Live NEL 2001.
Una montatura pazzesca, l’intro è clamorosamente identico a quello di Axl Rose, Schnauss rischia grosso lui adesso…
Ps… sarò presuntuoso, ma un po’ migliore del “pubblico di Vasco” penso di esserlo… 😉
Rock n’ Roll!
Syd63, mi piacciono molte canzoni di Vasco (anche se preferisco di gran lunga Ligabue) e non metto in discussione il suo valore. La mia idea sul pubblico di Vasco non cambia e le caratteristiche emerse in questa discussione sono provate negli anni.
Inoltre conosco di persona alcuni suoi fans (chi non conosce almeno un fan di Vasco?!) e corrispondono alla descrizione fatta da Gianluca.
Il “pubblico di Vasco” è ormai uno stereotipo.
@Syd63
non vedo dove sia il problema per te.
tu hai detto che non ti strappi i capelli per Vasco, perchè dovresti sentirti “offeso”?
purtroppo c’è chi (molti!!) se li strappa e ha atteggiamenti penosi perchè considera Vasco come un dio in terra.
mi pare che la faccenda del concerto del primo maggio sia qualcosa di assurdo:
i fan di Vasco che fischiano gli altri artisti finchè suonano!
renditi conto che fischiare la PFM (LA PFM!!) è sinonimo di grande, grandissima ignoranza musicale.
Syd63, bello il tuo messaggio. E’ così che dovrebbero essere i fans di tutti i gruppi. Con queste parole rappresenti la parte di tifosi che ha fatto di Vasco un mito della nostra musica. Però sai anche tu che non sempre è così e che ci sono tanti supporter di Vasco che sono davvero intolleranti. Spesso non conoscono la musica ma semplicemente idolatrano un personaggio. E’ nei loro confronti che molti sono arrabbiati, mica verso gente come te. Io sono quasi un tuo coetaneo (1966), Vasco l’ho scoperto piuttosto tardi (diciamo 1989 con Liberi liberi) e da allora l’ho seguito con alterno entusiasmo. Capisco quello che dici ma, se posso parlare a nome di altri visitatori di questo blog, le critiche non sono rivolte a te o a chi ha, nei confronti di Vasco, la tua attitudine.
è un piacere aver la possibilità (frequentando il blog di paolo giordano) di leggere commenti così illuminati ….
“il problema non è Vasco, ma il pubblico di Vasco. Uno dei più intransigenti, ignoranti ed insofferenti che esistano in circolazione”
“i fan che lo credono una divinità in terra! penosa come cosa.”
“In genere il pubblico di Vasco ascolta e conosce solo Vasco e forse Ligabue”
da sempre ascolto vasco e lo seguo – quando posso – nei suoi concerti, ha fatto parte dei miei vent’anni ed è un buon amico nei miei quarantaseianni, non mi strappo i capelli se lo vedo passare, ma se potessi stringergli la mano e complimentarmi con lui, lo farei molto volentieri.
certamente fa canzone buone e canzoni meno buone ma in ogni suo lavoro reovo sempre qualcosa che mi emoziona.
davvero vi sentite tanto migliori di quelli che definite il pubblico di Vasco ?
la vera ignoranza sta nel voler generalizzare soprattutto in termini di gusti musicali, nel voler a tutti i costi mettere delle etichette alle persone, considerarsi delle elite e dileggiare chi non la pensa come voi.
Mr Frog, anche se non bisogna generalizzare, sono d’accordo con te!!
Ciao,
Come scrissi in passato all’interno di un altro post, mi riconosco completamente in quanto detto da Gianluca sul pubblico di Vasco.
Del resto nella musica come in tutti i campi, “integralismo” è sinonimo di ignoranza.
In genere il pubblico di Vasco ascolta e conosce solo Vasco e forse Ligabue.
Buon pomeriggio
totalmente d’accordo con l’ultimo post di Gianluca!
Vasco ormai è l’ombra di quel che era! L’abilità di comunicazione non può giustificare la pochezza musicale.
a mio modo di vedere Vasco andrebbe ascoltato “just for fun”, cosa assolutamente lontanissima dalla concezione che ne hanno i fan che lo credono una divinità in terra!
penosa come cosa.
per i nuovi artisti/musicisti che vogliono creare/seguire un linguaggio nuovo (che non sia quello dello stereotipo “rock” italiano) resta solo l’opzione autoproduzione/internet.
Sì Buzz, sulla cosa di Polanski ho trovato fuori bersaglio l’intervento di Vasco e di tanti altri italiani. Stiamo comunque parlando di un abuso sessuale avvenuto ai danni di una tredicenne durante un party a casa di Jack Nicholson. Comunque sia, anche se la modella tredicenne ha poi perdonato, fu una cosa gravissima ed evidentemente contro la legge. Però le cose per tante persone funzionano così. Se sei Polanski, te lo puoi permettere. Se sei qualcun altro, meriti la peggio galera. Ci siamo abituati.
a Polanski e a Vasco gli sta andando di lusso da una vita,dovrebbero accontentarsi o sbaglio? ciao a tutti
D’accordo con quello che dici, caro Gianluca. Talvolta il pubblico di Vasco è intollerante, come quasi tutti i pubblici di un certo tipo. E quello degli Oasis?? Integralisti. Quello di Bob Dylan?? Idem. E i Coldplay?? Potremmo andare avanti per ore. Anche sulla media delle ultime produzioni di Vasco sono d’accordo con te, tendenzialmente. Quanto alle etichette o alle case discografiche, beh, il discorso è vecchio e lunghissimo. Infine la definizione di artista. Secondo me è vitalizia e non necessariamente settoriale. Capisco che Rufus Wainwright o ancor di più sua madre oppure Thom Yorke o Ivan Graziani (faccio nomi a caso) siano più vicini all’idea comune di artista.. Ma, in ambito rock, Vasco lo è e lo è stato, secondo me.
Ma infatti caro Paolo, il problema non è Vasco, ma il pubblico di Vasco. Uno dei più intransigenti, ignoranti ed insofferenti che esistano in circolazione. Basta pensare al loro atteggiamento al concerto del primo maggio, giusto per fare un esempio. Fischi e urla per tutti. Senza alcun rispetto. E questo branco di pecore integraliste viene ancora più foraggiato dai media, che continuano a dare spazio ad ogni idiozia (perchè la cover di “Creep” è palesemente un’idiozia) partorita dalla mente del Sig. Rossi (o dai discografici della Emi che – guarda caso – detengono anche il back catalogue dei Radiohead). Il che rende il tutto ancora più deprimente. Perchè fino a che si alimenterà questo nulla, l’Italia resterà sempre un paese da terzo mondo musicale. E’ vero: Vasco Rossi ha creato un linguaggio. Un linguaggio che negli anni 80 era, a suo modo, anche rivoluzionario e sopra le righe. Ma che ha imbrigliato la musica italiana in uno stereotipo a cui ogni nuovo autore (per trovare sufficiente spazio ed un contratto discografico) deve sottostare, limitandosi quindi ad essere un plagio sciapo dell’originale. Ed abbassando sempre più il livello generale delle produzioni. E poi i veri “artisti” sono ben altri. Non confondiamo l’abilità di comunicazione con l’arte. Sono due cose diverse. E lo sai bene anche tu. 😉
Ciao Gianluca bentornato. Credo che Vasco sia uno di quelli la cui valutazione debba uscire dalla sfera strettamente musicale. Sono in pochi quelli che raggiungono questo privilegio. Non credo che Vasco sfornerà più capolavori come ha fatto in passato. Ma è un simbolo, uno che invecchierà cn il suo pubblico e sarà importante per milioni di persone. Non è un esordiente cui si può giudicare il disco e dal quale si può pretendere bella voce, bella intonazione, belle parole, bella musica, canzoni originali. Vasco è Vasco ed è inutile stare qui a menarcela: lui è n.c., non classificabile. Ormai è fuori gara per meriti acquisiti, mi sembra. Anzi mi spiego meglio. Quelli come Edmondo Berselli o Andrea Scanzi che ogni volta sghignazzano su Vasco Rossi, in realtà non l’hanno capito. E capirlo non significa applaudirne la musica e le doti a ogni costo. Significa rendersi conto che lui è uno dei pochi che ha davvero cambiato la musica italiana. E se adesso, che ha 57 anni e più di 30 di carriera, appare un po’ sottotono, beh, bisogna concederglielo. Non applaudirlo ma concedeglierlo sì.
Lui hard Rocker, su Polanski sono d’accordo con te. Non so se la procedura d’arresto sia stata corretta al cento per cento, ma stiamo comunque parlando di un uomo accusato di violenza sessuale su minore.
La ca**ta su Polanski poteva anche evitarsela..
Quella dei Radiohead mi piace, la nuova di Vasco l’ascolterò ad Assago (o forse anche prima). Dall’83 quando lo vidi la prima volta a Saronno, Vasco è sempre e comunque un’emozione.
“Però alla gente – e questo, trattandosi di un artista, è ciò che conta – non gliene frega nulla”.
Ma ho letto bene?
Paolo.. Aiutooo….
la pseudocover di Creep è terribile, come tutta la sua produzione da 15 anni a questa parte (“gli angeli” esclusa)
dai Gianluca impara l’italiano che non si capisce nemmeno che cosa scrivi..
Va a Sanremo se hai il coraggio tangenttaro, te lo da Neffa no Vasco, è ora che ti metti a fare qualcosa nella vita magna pane a tradimento
Sì Whatta, anche a me la versione di Vasco non piace molto.
Gran concerto – ma quella Creep non me la doveva fare. snaturata completamente.
è sufficiente leggere le parole: “What the hell I am doing here?” con “Voglio restare insieme a te” non c’entra assolutamente nulla… Rovinata una grande canzone.