E se Downlovers fosse la soluzione?
[photopress:madonna_in_concerto_balla.jpg,full,alignleft]D’accordo, ogni problema non ha mai soltanto una soluzione. E quello dei download illegali ne è la dimostrazione. Onestamente non so quale sia la medicina giusta. Però qui di seguito parlo di Downlovers.it. il sito che da un anno e rotti offre download gratuito e legale. E’ in rapida crescita e, tutto sommato, conviene tenerlo d’occhio e dargli fiducia. Intanto la situazione è quella che è. Mettiamola giù dura: l’industria musicale è alla canna del gas. Investimenti ridotti, licenziamenti, morale a zero. Mai nella storia dell’umanità la gente ha ascoltato così tanta musica eppure il fatturato della discografia è a terra. Il motivo principale è presto detto: il download illegale. Il grido che negli anni Settanta imponeva «musica gratis per tutti» si realizza ora nel cosiddetto «peer to peer», ossia nella condivisione sul web di file musicali (spesso riguardanti canzoni neanche ancora in commercio). E tutto senza pagare un euro. Lentamente, per ovviare alla rapina di massa, sono nati negozi digitali come iTunes che hanno prezzi fissi per ciascun brano o album e persino il presidente Cossiga ogni tanto ci fa un giro. Ma qualcuno è andato più in là perché «non possiamo vivere in un quasi monopolio». Praticamente per primo, l’ex discografico quarantenne Riccardo Usuelli con il coraggio dei pionieri ha fondato Downlovers.it (www.downlovers.it), un portale dal quale si possono scaricare oltre centomila brani di ogni genere musicale in modo totalmente legale e gratuito. Unico prezzo: il download è accompagnato da un breve spot, massimo trenta secondi. Insomma: gli utenti hanno musica gratis ma gli artisti non perdono i loro diritti economici. «La più scaricata è Madonna» dice lui, che ha appena lanciato la nuova piattaforma con tanto di grafica rinnovata. E conserva quel coraggio che, in tempi duri, è l’unica ricetta per obbligare la crisi a tornare nel passato. Spieghiamoci subito: Downlovers è una società a se stante, mentre, tanto per fare un esempio, iTunes ha la Apple alle spalle e Dada appartiene al gruppo Rcs. «Noi non siamo – spiega Usuelli – la soluzione a tutti i mali, siamo solo un’alternativa. Però due dati sono certi: il fatturato dell’industria italiana è drammaticamente tornato a essere quello del 1998 e la principale piattaforma di peer to peer, eMule, solo in Italia conta dieci milioni di utenti, praticamente tanti quanti gli spettatori del festival di Sanremo». Di fronte a questa emorragia, Downlovers conta già trecentomila utenti, anche se il repertorio a disposizione è ancora decisamente ampliabile. «È vero ma aggiungiamo circa tremila nuovi brani a settimana. Abbiamo contratti con Warner, Sugar e stiamo negoziando con le altre multinazionali». Il problema, spiega Usuelli, è che le major cercano utili immediati mentre Downlovers offre prospettive a un anno. «Però – sintetizza provocatoriamente – lo 0,1 per cento di profitto è sempre meglio dello 0,0 per cento». Ma il progetto è così buono che anche il viceministro delle Comunicazioni, Paolo Romani, se ne è interessato per studiarlo, cosa peraltro assai significativa visto il disinteresse in materia che la politica ha dimostrato finora (anche smentendo programmi elettorali). In sostanza, Downlovers segue lo stesso criterio che trent’anni fa portò alla nascita della grande televisione commerciale. «Allora, a causa degli spot, si parlava di interruzione antipatica dei programmi. Ma oggi anche la tv di stato, quella con il canone, è piena di spot». Insomma, la pubblicità può diventare l’argine che frena l’illegalità del commercio musicale. Downlovers si è affidata alla concessionaria della Confindustria e grandi marchi garantiscono i loro spot perché «danno la sensazione, e in realtà è proprio così, che siano loro a offrire i brani». Sul portale, le canzoni sono a disposizione qualche settimana dopo la pubblicazione ma – dice Usuelli – «presto faremo il pay per download a costo pieno così se l’ascoltatore vuole la musica appena esce, la paga. Altrimenti aspetta un po’ e ne può usufruire gratis». Insomma, Downlovers sembra la quadratura del cerchio e senza dubbio indica una strada che, anche in altri settori, diventerà molto probabilmente quella definitiva. «In gran parte la pubblicità può salvare l’industria della musica» dice lui. Certo, i soliti radical chic potranno eccepire, obiettare, criticare. Ma magari sono gli stessi che l’anno scorso hanno applaudito la decisione dei Radiohead di mettere online il loro nuovo cd offrendolo speranzosi a prezzo libero. E poi hanno maliziosamente taciuto quando, come conferma anche Usuelli, la band si è accorta che il cinquanta per cento degli acquirenti l’aveva scaricato senza pagarlo neanche un centesimo. Gratis cioè, rubando alla band e, in sostanza, a tutta la musica.
“ecco la ricetta per salvare il mercato discografico..trovare buona musica!..”
Verissimo. Però credo che di musica buona ce ne sia (che poi dipende dai gusti! Certo, non viviamo nei ’70.. o nei ’90). Basta solo, a volte, alzare le chiappe dalla poltrona ed entrare in qualche negozio e ascoltare.. chiedere.
Io la mia cultura musicale me la son fatta così. Peccato però che ora anche i negozi di qualità vengono a mancare (GRAZIE SOPRATTUTTO A CHI SCARICA).
Ora però grazie a internet non è più così. Quindi spesso ci si fa scappare da sotto il naso proposte interessanti.
i radiohead per me sono stati furbissimi in quell’operazione perchè tanto sapevano che qualcuno avrebbe pagato (i fans storici, quelli per capirci che li hanno conosciuti sicuramente non con gli ultimi dischi e che continuano a seguirli sperando in canzoni vere…come me..)e dopo hanno fatto uscire il cd nella versione deluxe, normale e chi pià ne ha pià ne metta nei negozi di dischi, sapendo che gli stessi fans l’avrebbero ricomprata (ma questa volta non mi hanno fregato!!!)ehehe..
riguardo a downlovers…non so che pensare..concordo con la frase: lo 0,1 per cento di profitto è sempre meglio dello 0,0 per cento» però per me non è emule il problema,ma la musica che viene proposta…perchè a questo punto vale anche il discorso:
vendere tanto da uno (ma non è sicura come cosa), o poco dai vari finalisti di xfactor, amici etc è la stessa cosa, sempre soldi sono..quindi perchè uno deve investire su qualcosa che non si sa se vada quando ha pronti ogni anno, grazie alla tv, dei personaggi che come il pesce dopo un po’ puzzano di vecchio, ma tanto a breve ci sarà il ricambio?
i negramaro, per fare un esempio di musica che considero di qualità hanno avuto un successo di massa, ma avevano anche qualcosa che ultimamente non va di moda..belle canzoni…e soprattutto, più di una!!
ecco la ricetta per salvare il mercato discografico..trovare buona musica!..a presto!
Marco_1960, credo che se il tuo ragionamento diventasse realtà, tra un paio d’anni neanche gli U2 avrebbero più i soldi per incidere cd. Figurarsi gli altri. Fine della incisione e della distribuzione della musica. Contento tu.
Scusate il ritardo ma leggo solo oggi questo blog.
Ma perchè si continua a dire che il download è gratis?
Devo comprare un computer, corrente per farlo funzionare, connessione internet e soprattutto pagare una tassa preventiva sui supporti magnetici che in teoria potrei usare per copiare files protetti da copyright. E la tassa me la restituiscono se ci copio files excel o word o comunque non mp3 avi ecc????
Io avrò un tera di mp3, ma quando mai riuscirò ad ascoltarlo tutto? Chiaro che sono un cleptomane, però quello che mi piace lo acquisto originale, e mai e poi mai comprerò un’intera discografia o filmografia ai prezzi odierni, tanto vale farmeli copiare.
E poi, il reato quando si compie? Quando scarico, copio, RUBO o quando ascolto il frutto dell’ingegno?
Abbassassero i prezzi di cd e dvd, questa situazione forse non ci sarebbe.
E se mi copio brani dalle web radio, che credo paghino la Siae o equivalente? Come si faceva con le musicassette negli anni ’70? E mi diverto poi a rinominare i files, ordinarli per cantante ecc., cercare le copertine sul web?
Commetto sempre un reato?
Ma che la finiscano……..
cosa incredibile Paolo……
Il concerto u2 di domenica 25 ottobre dal Rose Bowl di Pasadena ,California verra’ trasmesso in diretta streaming mondiale su youtube e diventera’ un dvd. Tale concerto,che conclude la leg americana e il tour 360 /2009, rimarra’ sicuramente nella storia come evento unico nel suo genere. Poi si parlera’ di dischi nuovi e del nuovo tour 2010 che ha gia’ raddoppiato le date in diverse citta’ europee. Questa info arrivata per e mail a tutti gli u2 .com fan subscribers e’ naturalmente solo per gli interessati. Buona visione e buon ascolto. Ecco il comunicato ufficiale: As a U2.com subscriber, we wanted you to be first with some breaking news – this Sunday the band’s 360° Show at the Rose Bowl in Pasadena will be filmed for a dvd. As they’re drafting in more cameras to create a great film, the band has decided to allow it to be streamed live on YouTube. It’ll be officially announced later today but at 8.30pm (PT) on Sunday, wherever you are in the world don’t miss the chance to see the show live and uninterrupted online. See a clip on You Tube. As well as being able to watch the show, we’ll bring our subscribers news as the week progresses from our video reporter on the ground. We’ll also have bulletins from Director Tom Krueger and other exclusive video footage from backstage over the weekend. Stay tuned, should be quite a night… best wishes, The U2.Com Team
ps errata corrige il tour ,la prima leg 2009 si chiude a Vancouver il 28 ottobre,sorry
Solo per salutare tutti ,compreso Paolo ovvio e per dirvi che sto ascoltando favole dall’Isle of Wight del 1970 raccontate e cantate da un certo Leonard Cohen.Una meraviglia di disco che ti fa appassionare sempre piu’ alla musica,Ciao a tutti e buona settimana.
PS:ah dimenticavo ha pubblicato tutto Bravewords.com non so quanto sia attendibile, anche perchè sul sito dei Gnr non c’è nulla da marzo ormai…
Saluti
Giordano…
Le porto notizie dal mondo GNR…Il countdown pubblicato qualche giorno fa su siti canadesi ha portato l’ufficializzazione(da parte dei promoter però!!niente ufficiale nel mondo Guns!!) di una serie di date in Canada, eccole qui:
Gennaio
13 – Winnipeg, MB – MTS Centre
16 – Calgary, AB – Pengrowth Saddledome
17 – Edmonton, AB – Rexall Place
19 – Saskatoon, SK – Credit Union Centre
20 – Regina, SK – Brandt Centre
24 – Hamilton, ON – Copps Coliseum
25 – London, ON – John Labatt Centre
27 – Montreal, PQ – Bell Centre
28 – Toronto, ON – Air Canada Centre
31 – Ottawa, ON – Scotiabank Place
Febbraio
1 – Quebec City, PQ – Colisee Pepsi
3 – Moncton, NB – Moncton Coliseum
4 – Halifax, NS – Metro Centre
E non sono smentite le date in Asia a dicembre… Che si fa? E viene pure definito un “major tour”, con un album uscito un anno fa!!
bah.
Saluti
Whatta
Torino pare diventera’ l’ombelico del mondo la prossima estate,oltre agli u2 e agli AC DC tu caro Paolo sapresti svelarci qualche altro segreto?Kiss,PJ,Stones?
Intanto consiglio per gli ascolti Maps,Alberta Cross,Wild Beasts e The Drums,ciao a tutti.
ps i Rammstein divertiranno dal vivo,ma come mi diverto con u2,AC DC,Stones,PJ,Muse,Deep Purple e tanti altri non mi diverto con nessuno.Il 21 i Muse ,wow non vedo l’ora!
Ciao Buzz, senza dubbio Torino sta diventando il centro della musica. Non conosco nuove date ma quelle che ci sono già bastano no?? Quanto ai Rammstein, li ho seguiti per anni ma adesso li trovo ripetitivi e autocompaciuti. Come sai, non mi dispiacciono i suoni duri però il loro nuovo cd suona come un incrocio tra gli Accept e i primi Nine Inch Nails. Ma nel frattempo sono passati vent’anni. E poi dal vivo forse sono troppo sguaiati. E oggi non capisco il senso della loro provocazione.
anche perchè non è che i Rammstein siano così “pesanti”, anzi sono piuttosto orecchiabili.
Anche a me l’album ha detto poco…fino a “Mutter” (secondo me il loro apice) han fatto buoni dischi, poi hanno iniziato a riciclare un po’ le idee, soprattutto in Rosenrot e in questo Liebe ist fur alle da.
Rimangono comunque un gruppo che live sa come intrattenere il pubblico.
Lui Hard Rocker, ci sono tre tipi di recensione sul Giornale: quella di musica leggera, quella di jazz e quella di classica. Con queste categorie, è naturale che i Rammstein siano in quella leggera. Io li conosco da anni e, devo essere sincero, mi sono sempre piaciuti. Non tanto ma un po’. Questo disco mi ha deluso perché è elementare nelle canzoni e banalissimo nei testi. E mi dispiace pure dirlo. Ma se leggi il testo di Pussy, mi darai ragione.
..approfitto dell’off topic per chiedere una cosa al padrone di casa :-).
Ho letto oggi sul Giornale il ttrafiletto riguardante i Rammstein.. non sembra un po’ azzardato classificarlo come “leggera” (nell’intestazione del trafiletto)? Il disco non l’ho sentito.. però boh.. mi sembra tu sia stato un po’ ingeneroso con loro.. ormai son sulla scena di più o meno 10 anni.. non son solo “cantori da Oktoberfest”! :-))
Tra l’altro c’è l’edizione limitata (o da collezione, non ricordo) con un fantastico box set con tanto di serie di dildo e manette.. ah ah ah. Grandi!!
Su internet girava la voce di un possibile album via internet, o di alcuni singoli, supportati da discreta promozione, senza però coinvolgere la casa discografica che mi chiedo perchè non l’abbia ancora scaricato…
Whatta
Whatta, a questo punto sono davvero disorientato. Non so più che cosa pensare. Ma la vedo durissima che possa esserci davvero un “major tour” di Guns N’Roses senza nulla sul mercato. Boh, vedremo. Paolo
Annunciano il tour i Guns??
Canadian concert promoters Gillett Entertainment Group (Groupe Spectacles Gillett) have launched a countdown on their web site to a “major announcement” that will be made on Monday, October 19 at 7:00 a.m. EST. The accompanying image, which can be seen below, features a close-up of GUNS N’ ROSES singer Axl Rose’s mouth, which suggests that some Canadian dates may be in the works for the GN’R band.
Wow. Dott. Giordano. Che ne pensa? Bufala o stavolta è la volta buona?
Saluti
Whatta
Io questo problema proprio non me lo pongo.. che bello!
Sono iscritto a Downlovers; il problema sono le canzoni e gli artisti, ce ne sono pochi. Va molto ampliato. L’idea è fantastica comunque, risolverebbe (quasi)tutto..
whatta
Il trucco secondo me è inculcare il “feels like free”, bisogna fare in modo che l’acquirente non si renda conto di stare pagando per la musica. E quello di utilizzare il gratis+pubblicità va in questa direzione, così come magari gli abbonamenti flat in cui paghi 5-10euro in più direttamente come aumento del canone ISP mensile e poi scarichi quanto vuoi.
Sì Zago, queste sono le due soluzioni più probabili.
Eh blumoon.. la vedo dura, purtroppo!!
Downlovers è sicuramente una valida e coraggiosa risposta al download selvaggio. Quello che bisogna far capire bene è che la musica va in qualche modo pagata altrimenti andremo sempre di più verso l’appiattimento culturale perchè di soldi da investire nelle produzioni non ce ne saranno più!! E’ bene inculcare questo nelle giovani menti.
Boh… ma il piacere di comprare “a scatola chiusa”.. o sulla fiducia (all’artista o al negoziante/amico/recensore che consigliano)??
Io credo, invece, che non il vero furto è far pagare 20€ per un cd appena uscito!!
Ottimo post
ho appena termina una tesi di laurea che tratta appunto i nuovi modelli di business legati al mondo musicale e a internet.
credo però che la soluzione futura sia il passo successivo ovvero lo streaming.
Fra qualche anno saremo tutti perennemente online “always on” e potremmo accedere ad internet con qualsiasi tipo di dispositivo, netbook, palmari, pc, cellulari ecc..
a quel punto il “possesso materiale” dell’mp3 perderà valore, tanto basta connettersi ed ascoltare in streaming il brano gratuitamente (ovviamente deve essere in buona qualità).
Siti come Spotify (gratis con pubblicità, canone mensile per evitare la pubblicità) hanno già dimostrato che tutto ciò è realizzabile e può portare a grandi cose. In più credo che attraverso questi servizi anche la pirateria inizierà a scomparire: perchè perdere tempo a cercare il download illegale, fare file o occupare spazio su disco quando basta connettersi con il browser ad un sito di streaming?
Buzz, fossero tutti come te, altro che ladro. Ventiduemila euro?? Accidenti.
io caro Paolo mi regolo cosi’:nel caso di masterpieces ,sempre piu’ rari per la verita’,compero e magari compero pure le edizioni deluxe.Se un disco mi piace e siccome ho diritto ad autorizzare altri 4 computer oltre al mio ,compero su itunes con tanto di copertina,booklet ecc,poi ho amici che mi mandano da lontano dischi in advance via mail gratis oppure vado su spotify…..questo downlovers da oggi sara’ tra i miei preferiti.
Sul discorso legale o illegale debbo dire che ho dovuto da poco strappare un assegno di 22mila euro alla Siae per una causa persa.Io ho pagato per 20 anni Siae sui dischi acquistati e sui dischi trasmessi dalle mie radio.Esistono cause di emittenti private vinte contro al Siae per questo motivo….cioe’ perche’ pagare la Siae due volte.Io ho perso,adesso quando posso “risparmio”.Non so se mi sono spiegato.Ora su 50mila dischi meta’ circa sono vinili ,cd,cassette e bobine l’altra meta’ sono in 2 hard disk esterni da 1 tetra ciascuno.Alcuni li ho pagati ,altri sono regali.Sono un ladro per questo?Ciao a tutti
naaah, mp3 a 192kbps!
vabbè che è gratis, ma ormai è ora di “aggiornarsi” a 320kbps!!
non pretendo il formato flac eh, anche se in giro trovi già siti con interi album in flac per tipo 2$, ma il massimo di mp3 si!
cmq penso sia una buona iniziativa sia per le case discografiche che per l’utenza.