Michael Bublé stronca Robbie ma vuole un duetto
[photopress:Buble60.jpg,full,alignright]Ma che bello poterselo permettere: Michael Bublé è una enciclopedia della musica, canta quello che vuole e tutto gli viene bene perché ha quei regali, la voce e le physique du rôle, che fanno la differenza. E ascoltate il nuovo cd Crazy love, un gioiellino scintillante e confusionario che mescola dodici standard della canzone e due brani pop, gli unici che ha scritto, gli unici nei quali, in fondo, creda davvero. «Si può dire che sono uno schizofrenico perché nello stesso concerto canto brani rock, pop, soul, blues, jazz: è solo una questione di tempo e farò anche heavy metal». Su tutti uno stile unico, quello che si poteva ascoltare al Caesar’s Palace di Las Vegas quando cantava il Rat Pack ma che ha passato il tagliando dell’attualità. Non suona vintage, Michael Bublé, è proprio attuale anche quando canta Georgia on my mind, sublimata da Ray Charles, o Some kind of wonderful, incisa per la prima volta dai Drifters nel 1961. In poche parole, lui ha quello che Jerry Lewis chiama «lo swing» in senso molto ampio. E anche a Milano, in un hotel del centro, ha dimostrato di avere una marcia in più, sfoggiando un sorriso nuovo di zecca, cantando a cappella (brevemente ma benissimo), facendo battute arroganti quanto basta perché, in fondo, lui è una superstar: “Robbie Williams?? Il suo nuovo singolo credo sia sbagliato ma mi piacerebbe duettare con lui”. Oppure: «Qualcuno mi accusa di non avere un marchio di fabbrica, insomma di cantare brani degli altri? Non so se sia meglio essere l’unico oppure il migliore». Lui, ça va sans dire, pensa di essere il migliore e d’altronde ventidue milioni di album venduti sono lì a dimostrarlo: anche Crazy love ha debuttato al primo posto negli Stati Uniti e farà così pure in Italia e nel resto del mondo perché trovatene un altro che abbia la stessa classe, sia un giovanotto di 34 anni che non sfigura nei panni di Dean Martin, canti brani di inizio Novecento ma piaccia anche ai ragazzini. E dire che lui era un pescatore di salmoni, figlio e nipote di pescatori, cresciuto nel gelo di Vancouver e dell’Oceano Pacifico dove «il primo salmone pescato doveva essere afferrato a turno da tutti i pescatori per essere baciato sulla bocca: in quel momento sentivi l’odore inconfondibile del pesce appena uscito dall’acqua». Insomma, uno così che si presenta con lo smoking sul palco è una garanzia di successo: ha le spalle abbastanza larghe per fare colpo, e pure il talento per conservarlo. E difatti, dopo la solita invisibile gavetta in localini in cui «il pubblico era composto solo dalla mia famiglia e da tre ubriachi in un angolo che neppure mi ascoltavano», una sera del Duemila canta Mack the knife al matrimonio della figlia di Brian Mulroney, primo ministro canadese. Boom. Lì c’era anche David Foster, megaproduttore che ha lanciato Celine Dion e Whitney Houston e ora è al fianco anche di Bocelli, perciò vi immaginate come è andata a finire: contratto al volo. Oggi che Michael Bublé ha vinto tre Grammy Awards e firma autografi in almeno sessanta nazioni, ha il solito impiccio che devono affrontare i numeri uno: svincolarsi dai punti di riferimento, affrancarsi dalle fonti di ispirazione. Tanto per iniziare, altro che Sinatra o Nel Tormè, «io sono cresciuto ascoltando Michael Jackson, adoro Eddie Vedder dei Pearl Jam». E poi ecco qui: «Una volta ho confessato a Tony Bennett di essermi ispirato anche a lui. E lui mi ha risposto: molto, bene, se rubi a uno solo, si tratta di furto. Ma se rubi a tutti, stai facendo ricerca». Capito? In poche parole, anche se canta per lo più brani di altri, Michael Bublé (che sarà in concerto in Italia nel 2010) si sta «facendo un songbook». E le quattro canzoni che in questi anni ha composto da solo, tutte molto pop, sono diventate best seller in ogni parte del mondo. In poche parole, «certi pregiudizi sono duri a morire: io non sono un bellimbusto che canta canzoni da ascensore», sbotta lui come sbotterebbe una superstar, sorridendo, scherzando, mettendo tutti in quella irresistibile rete che solo un ex pescatore di talento riesce a tirare così bene.
qualcuno ha un biglietto per i Depeche a Bologna?Se ne ha due ancora meglio,grazie!
Patton deve essere come il generale americano d’acciaio per resistere a certa robaccia….ogni tanto dello sport e della disintossicazione non gli farebbe che bene…..ah questi artisti.Ciao a tutti
tra l’altro Mike Patton già da tot anni fa praticamente qualsiasi cosa gli giri per la testa.
accanto alla “solita” sperimentazione (con punte di avanguardia):
http://www.youtube.com/watch?v=eXI47_URvmE&fmt=18
http://www.youtube.com/watch?v=-vKq2nq2HiA&fmt=18
http://www.youtube.com/watch?v=VhhyX8vrRXQ&fmt=18
si è messo anche a fare praticamente lo steso genere di Bublé (con canzoni italiane!):
http://www.youtube.com/watch?v=_oW1Ynkhj_g&fmt=18
http://www.youtube.com/watch?v=R9eiiVUAMHM&fmt=18
http://www.youtube.com/watch?v=KkhyyESYE5I&fmt=18
per tutti gli interessati, nel 2010 dovrebbe uscire un cd (il progetto si chiama “Mondo Cane”) con queste canzoni!
tra l’altro Mike Patton già da tot anni fa praticamente qualsiasi cosa gli giri per la testa.
accanto alla “solita” sperimentazione (con punte di avanguardia):
http://www.youtube.com/watch?v=eXI47_URvmE&fmt=18 http://www.youtube.com/watch?v=-vKq2nq2HiA&fmt=18 http://www.youtube.com/watch?v=VhhyX8vrRXQ&fmt=18
si è messo anche a fare praticamente lo steso genere di Bublé (con canzoni italiane!):
http://www.youtube.com/watch?v=_oW1Ynkhj_g&fmt=18
http://www.youtube.com/watch?v=R9eiiVUAMHM&fmt=18
http://www.youtube.com/watch?v=KkhyyESYE5I&fmt=18
per tutti gli interessati, nel 2010 dovrebbe uscire un cd (il progetto si chiama “Mondo Cane”) con queste canzoni!
Ah ah Paolo.. immagino!! Comunque lo conosco davvero poco (Mr. Bungle e pochissimo coi Faith No More). Mi ricordo che diede vita anche ad un altro progetto.. i Fantomas (o qualcosa del genere). Anche quella band aveva dei signori musicisti!!
Lui Hard Rocker, quando ho incontrato Mike Patton, l’ho sempre trovato completamente stravolto. Sia quando i Faith No More suonavano con i Guns N’Roses che quando i Mr Bungle sono arrivati nei piccoli club di Milano. Bella voce, grande personalità ma è una mina vagante.
Bravo Nessuno. Hai colto nel segno. Tra l’altro il post era provocatorio apposta (l’ho anche scritto)..
Patton… me lo ricordo coi Mr. Bungle (avevo il primo album).. fuori come una mina!!
BONOOOOO! whewww!!
@Buzz: il 21 novembre a Bologna non posso esserci, era x quello che mi sono buttato sui biglietti di Torino.. però sono finito fregato per l’orario…Comunque volano voci che danno i Muse di nuovo in Italia d’estate, quindi non sto a preoccuparmi troppo, come invece faccio x i Guns n’ Roses che sembra stiano ritornando in Europa(e pure in Italia sembrerebbe) e ci passano una volta ogni 13 anni.
Aspettando gli U2 a Torino…whew.
Ieri su una radio pop passava clamorosamente “The fixer” nuova canzone del fantastico “backspacer” dei PJ…Wow.
Saluti
rock on!
concordo con Buzz (ottimo cantante!) ma anche con Lui Hard Rocker (musica di sottofondo).
lui è bravo si, però la musica è un po’ “semplice”.
non che sia un male eh, anzi ci vuole anche questo tipo di musica.
Però da qui a definirlo il n°1, solo perchè ha una gran voce, ce ne passa!
allora Mike Patton (uno che oltre alla voce ha le idee) chi è, dio?
cosaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa?Bonoooooooooooooooooo oh my god,beato te Paolo!
Whatta appena so qualcosa te lo dico e se vuoi vedere i Muse ma a Bologna io ho un biglietto in piu’,se vuoi,vedi tu …….ciao a tutti!Buon lavoro Paolo ,stavo per prendermi un coccolone………
Buzz e Whatta, ve lo dico sottovoce: molto probabilmente tra pochi giorni incontrerò Bono…. Ehmmm…
BUZZ! U2 da paura a Rose Bowl fantastici davvero….Successo incredibile su Youtube…o meglio su “U2be” come l’hanno ribattezzata:) Muse tracklist che mi fa bruciare d’invidia per aver perso di pochi minuti i biglietti per Torino.Buzz ti vedrai uno spettacolo imperdibile…
Anche se penso che passeranno in Italia di nuovo d’estate.
Annunciato il tour in Canada dei Guns n’ roses, 13 date a gennaio. Axl è ancora dato x disperso..
Buzz sai x caso quando partono le vendite per gli U2 a Torino?
saluti
rock on
Buzz, sono davvero nei guai perché sto facendo le selezioni di SanremoLab. Chiedo scusa a te e a tutti i lettori di Soundcheck.
ciao Paolo,lo metti anche qua il tuo articolo sugli Spandau?Buon lavoro e un caro saluto a tutti i blogger……ps qualcuno ha visto gli u2 in streaming da Los Angeles?chi ha letto la scaletta e visto i filmati sul tubo dei Muse ad Oslo ed Helsinki?Da paura,non vedo l’ora!
Grazie Fab.. avevo bisogno che qualcuno, profondo conoscitore delle mie esperienze musicale, me lo dicesse.
è stupendoooo!!!!llo amo!!!!è il n°1
…beato te alessio quanto t’invidio!!! io potessi gli farei anche da “reggi-microfono”… amo quell’uomo e nonostante la mia stima ancora deve giungere il momento del nostro “primo appuntamento”.
p.s.
Per rispondere all”hard rocker”:il tuo giudizio sul tipo di musica cantata da bublè è alquanto superficiale.
Arrivare persino a dire che non necessita di attenzione, che è da hall o da sala d’aspetto…insomma.. tutte affermazioni che delineano la tua scarsa sensibilità musicale.
Scusate l’intrusione…ma qualcuno vorrebbe spiegarmi l’esclusione, da X Factor, della cantante di Morgan? A me sembrava gagliarda e più originale del pur bravo protetto dalla Mori! o no?
Paolo ,che bello il nuovo di Joss Stone e sto fremendo per i them crooked vultures,sul tubo ragazzi ci sono varie esibizioni live potenti…..ci danno dentro,dovrebbe essere un disco esplosivo……ciao a tutti ps non mi dispiace nemmeno Mario Venuti e quello degli Avion Travel che reinterpretano il grande Nino Rota
Ma non puoi mai superare Robbie Williams…….!!!! Ora è lui il Re del Pop!
Non ci sono sufficienti parole per definirlo è l’usignolo del terzo millennio, sa cantare tutte le melodie mettendoci grinta e dolcezza al contempo
Che dire…è un ottimo artista!
Io sono il suo “trombonista” ufficiale di quando viene a fare i Promo in Italia, nelle varie trasmissioni..
Ho avuto modo di suonare, mangiare a parlare con lui, e vi garantisco che è una persona fantastica, umile e simpatica!
Ciao a tutti,
Alessio
..voglio fare il rompiscatole (o rompinote?) di turno.
Come dice Buzz (concordo) la musica di Bublè è giusta ed adatta a momenti che necessitano easy listening… ovvero musica “povera” che non richiede e necessita particolare attenzione (non avendone da offrire). Che sia la sala d’aspetto del dentista, una hall d’albergo…
Beh, se volete sentire una versione stupenda di Cry me a river ascoltate quella di Diane Krall.
E’ comunque uno standard, penso che la prima versione fosse di Salomon Burke.
Fab, non ti preoccupare. Il bello della musica è che ce n’è tanta e quindi è complicato conoscerla bene!!
Grazie dell’annotazione Paolo, mi scuso per la gaffe ,ma sul sito ufficiale di Michael Bublè avevo letto così, quindi mi sentivo sicuro di quello che scrivevo;comunque grazie, la prossima volta mi documenterò meglio senz’altro.
Non rientra nei miei gusti ma debbo ammettere che il crooner di Vancouver ha una voce fuori dl comune.E non nascondo che le sue cover e i suoi cavalli di battaglia si lasciano ascoltare.Sono adatti per certe occasioni galanti,per delle soundtracks,per delle serate benefiche,per sfilate di moda,per un party.Certo se mi devo sedere nella mia tana e mettere un cd o un vinile suo preferisco del sano rock o altro.Ma perlomeno ha la faccia da bravo ragazzo e sa quel che vuole.Poi viene da una citta’ bellissima e a me tanto cara .Paolo noto con immenso piacere che hai inserito il link al mio blog.Ti ringrazio infinitamente e spero che altri ragazzi di soundcheck verranno a trovarmi.Ora non ricordo se soundcheck l’ho inserito tra i miei,ma provvedo subito.Alla prossima ,buon lavoro e ciao a tutti.ps il disco di yoko ono e’ stranissimo,ma intrigante.
Ciao Fab, anche a me Bublé piace. Però stai attento: Cry me a river non è di Justin Timberlake. E’ quasi uno standard della tradizione americana.
…è semplicemente ECCEZIONALE.Il termine “swing” tradotto letteralmente sta a significare “dondolare”.
Nella voce di Michael Bublè si alternano “graffio” e “dolcezza”, è a tratti melodico dai toni soavi e il momento dopo rocker dannato;ditemi voi adesso, cosa c’è più swing di così?
Inoltre vorrei spezzare una lancia a suo favore per quanto riguarda il “rubare canzoni di altri”;egli non ruba, ma rielabora,a questo proposito consiglio a tutti di ascoltare la sua “cry me a river” e l’originale di justin timberlake, sono sicuro converrete con me che non si tratta affatto di uno “scippo”.
Infine, posso sicuramente affermare di apprezzare moltissimo il carattere “classicista” di questo cantante, poichè, a parer mio, le vere innovazioni per il presente vanno spesso tratte dal passato.