Vasco si mette in pensione. Forse
Ma no, vedrai che parla solo per scherzare: «Dichiaro felicemente conclusa la mia straordinaria attività, trentennale, di rockstar. Continuerò a scrivere canzoni, magari anche a fare concerti, non è che mi ritiro. Ma a sessant’anni uno non può più fare la rockstar. Questa è la mia ultima tournée». A Vasco Rossi ultimamente è venuta una gran voglia di esternare. Parla su tutto, dai caschi in moto fino all’opportunità di guidare ubriachi. Però non ha mai parlato della sua età. Non ha mai parlato di quanto sia difficile fare rock quando si ha un’età da prepensionamento (visti i tempi). È un problema che ormai riguarda quasi tutti i grandi, da Lou Reed a Mick Jagger, e ogni volta con soluzioni diverse. Il cantante dei Rolling Stones non ci pensa neppure a mollare tutto, anzi: ha appena fondato un nuovo gruppo. E gli altri più o meno: Neil Young per esempio incide un disco ogni due minuti e va in tour ogni tre. Vasco forse si è stufato. Sarà che lui non ha l’ebbrezza di girare il mondo perché comunque si ferma sempre e soltanto in Italia. Sarà che come rockstar ha fatto il suo dovere fino in fondo. Però l’annuncio che ha dato ieri sera a Vincenzo Mollica nello speciale del Tg1 “Io sono ancora qui” andato in onda quasi a mezzanotte non può essere una boutade detta così per dire. Tanto più che il primo luglio e il giorno dopo Vasco canterà dentro uno Stadio olimpico di Roma completamente esaurito. E c’è da immaginare quale sarà il più grande degli striscioni: «Vasco non mollare». Sarebbe, se non altro, la conclusione scenograficamente perfetta di una carriera strepitosa. Negli stadi. E nel costume italiano. Ma forse è anche giusto così: Vasco Rossi è ormai entrato nella storia del Dopoguerra pop come uno dei cantanti che meglio ha sposato l’evoluzione del costume. Ultimo al Festival di Sanremo. Primo in classifica. Ultimo nel giudizio dei critici musicali (di allora). E primo in quelli del pubblico. In questa clamorosa forbice c’è il senso di un Vasco Rossi che oggi, alla vigilia dei sessant’anni, dice che si è stancato di tutto lo stress di fare la rockstar e che è meglio scrivere canzoni e cantarle ogni tanto in situazioni meno pesanti di uno stadio esaurito. Non è molto rock. Ma è comprensibile e del tutto vascorossiano, ossia controtendenza.
Anche Ivano Fossati annuncia l’abbandono della musica per aver raggiunto i sessant’anni: per quanto mi riguarda è pure una bella notizia, ma temo che voglia imitare Vasco e la sua trovata pubblicitaria e non abbia realmente intenzione di ritirarsi a vita privata e di abbandonare l’attivismo musicalpolitico.
Trovo decisamente più sincero e meritevole di attenzione e di interesse da parte di noi soundcheckiani il neosessantenne Sting ancora pieno d’energia ed amore per la bellezza e la bontà e gli altri meravigliosi doni che la vita e la terra ci offrono (e tra questi c’è sicuramente la Musica che egli stesso tanto bene conosce e sa far conoscere ed apprezzare nelle sue molteplici forme).
Lui Hard Rocker, avevo l’abbonamento alla Juve quando giocava Zavarov. Un bidone mai visto.
..@Don: replico solo perché mi hai posto una domanda, poi non ritornerò più sull’argomento (anche perché vedo ti piace gigioneggiare in questa cosa). Il tuo salire lo si vede ogni qual volta parti con una lista della spesa fine a sé stessa.. quasi un noioso copia incolla che potrebbe fare chiunque. Lo si vede ogni qual volta dici che se uno non hai mai ascoltato “tizio e caio” di musica non è degno di parlare. Soprattutto con atteggiamento un po’ saputello del “mr know it all”.
“Se invece si vuole accusare di supponenza chi cerca di andare oltre il metallo, lasciamo perdere”. Se ti riferivi a me beh, mi spiace, ma devi esserti perso qualche post. Di recente sul blog avevo fatto un paio di nomi (passati inosservati purtroppo): Jansch e Corries che, sicuramente saprai meglio di me, son ben lontani dal metal.
Tra l’altro poi dalla tua cattedra ti lanci in lezioni abbastanza “ridicole” (o quanto meno discutibili) come paragonare i Velvet Underground ai Metallica. Oppure dire che “Tubular Bells” di Oldfield è una colonna sonora: info imprecisa perché, da quel che ricordo (vogliate correggermi se toppo), nel film viene usato solo l’intro e forse qualche altro piccolo estratto. E comunque, Oldfield, non fece le musiche su commissione per il film.
Come dici io non parlo se qualcosa non la conosco. Se non la conosco ma mi interessa mi ci “applico” (nessuno di contro puoi vietarmi di non farlo!). Altrimenti passo. Non si può sapere tutto di tutto. Anzi. Chi si atteggia tale pecca di presunzione.
Però quando si scrivono “inesattezze” su quelle (poche) cose “che so” (come nel metal) non ci si può nascondere dietro ad un “ho detto che era un mio parere che vale tanto quello degli altri”. Perché allora, a mio parere, il 3 è un numero pari e Aleksandr Zavarov è stato il calciatore più forte degli ultimi 30 anni..
Sarebbe anche ora che si levasse dalle palle.I tempi di “Vado al massimo…vado a gonfie vele” sono finiti da un bel pezzo.
Dai Paolo, sarà come la vita di Clark Kent o Peter Parker 🙂
Scherzi a parte ben immagino….ma è cmq un bel lavoro
Caro Alex, ho la vaghissima sensazione che dal di fuori non si percepisca la difficoltà di chi vive nelle redazioni……..!!
Ma Paolo! pure il concerto di Slash ti toccherà saltare? e io che volevo chiederti se c’era un posto in redazione da te…mi sa che ci ripenso… 🙂
Purtroppo no, estranged.
Paolo andrai al concerto di Slash?
SPERIAMO CHE ZUCCHERO SI RICORDI DI FOTOCOPIATRICI E TONER DURANTE I LIVE ACTS 🙂
Concordo pienamente audaci inni su the wrestler…su Zucchero potrebbe trattarsi anche da astinenza da tortello innaffiato con lambrusco 🙂
Alex:forse tra birra sarda e Mirto gli dà giù di brutto il buon Zucchero…
Alex hai ragione su The Wrestler: bel film, ottimo Mickey Rourke, granda colonna sonora.
Bravo wild bily per aver citato Philadelphia…mentre io avevo dimenticato Ben Hur…
Wild Billy come ho fatto a dimenticare Philadelphia!!!!
Luka, grazie. Adesso mi “attrezzo” e poi ti faccio sapere 🙂
Attento estranged…Zucchero nei concerti in sardegna ha la tendenza a dar di matto 🙂
E’ con grande piacere che leggo del trionfale concerto di Zucchero allo stadio Olimpico due sere fa..
e stanotte me lo godo qua a Cagliari…speriamo ci riscaldi da questo vento di maestrale!
A me pare che la povera Amy Winehouse sia stata uccisa dai suoi manager e da tutti i pescecani che le ruotavano attorno..ne hanno fatto un fenomeno da baraccone e questo è il triste finale.
Devi dire a vasco di non salatare sul palco come a san siro. Devi dire a vasco di non cadere. Deve venire il 2 set. a Udine e poi tornare in tutta calma o a razzo a Zocca dal suo amico Righetti… e poi, se vuole, finire alla GRANDE. Mandi Fradi. Hello Brother.
@Lucia: Si avevo letto qualcosa in merito e anche nella colonna sonora alcuni pezzi erano stati cantati da Deco..
@Audaci: Ma certo! Guardalo e fammi sapere! A me è piaciuto davvero un sacco sia il film che la colonna sonora…
Un’altra colonna sonora ( e allegato Film) che mi ha fatto impazziere è quella di The Wrestler…
Frank, l’album di debutto di Amy, è sicuramente stato un gioiellino come primo album e secondo me ha influenzato un sacco di cantanti emerse dopo, in Back To Black è stato esplosivo l’incontro tra la vocalità e le canzoni della Winehouse da una parte e le sonorità della Daptone Records (i Dap-Kings) dall’altra…triste storia in queste tristi giornate!
Per le colonne sonore aggiungo Superfly (Curtis Mayfield), Purple Rain (Prince) e non può mancare quella che inizia con Bruce Springsteen, finisce con Neil Young passando per la Callas: Philadelphia!
The Blues Brothers è incredibile per tutte le leggende musicali messe insieme…
In effetti la colonna sonora di The blues brothers è trascinante…non si riesce a star coi piedi e la testa fermi per tutto il tempo del film…roba da farsi venire un attacco del “ballo di san Vito”…
Everybody needs somebody to love e Think soprattutto…
In effetti la colonna sonora di The blues brothers è trascinante…non si riesce a star coi piedi e la testa fermi per tutto il tempo del film…roba da farsi venire un attacco del “ballo di san Vito”…
Everybody needs somebody to love e Yhink soprattutto…
*Lucia:La mia Africa ed Il grande freddo me li ero dimenticati…ma fanno di certo parte delle colonne sonore memorabili!
“I My bloody Valentina li ascolta mia figlia, io non ne vado pazzo” occhio a non confonderli con quei buoni a nulla dei Bullet for My Valentine… come purtroppo è già stato fatto…
Dispiace molto per Amy Winehouse, notiziaccia appresa in diretta al Porretta Soul Festival con sgomento generale della platea… non ci ho mai visto un genio assoluto ma i due album che ha fatto sono validi (niente di clamoroso eh…)
“Passion: Music for The Last Temptation of Christ”, la lasciamo da parte, vero? 😉
Luka
Quoto Luka!!
Io direi che la più grande colonna sonora di tutti i tempi è quella di “The Blues Brothers” 😉
Luka
Lucia, Audaci si merita tutto l’oro del mondo perché ha citato Trinità….