Ciao Jim Marshall, sapevi alzare il volume
Per forza lo conosciamo tutti. Da almeno quarant’anni c’è il suo nome dietro ogni grande band del rock. Il signor amplificatore. E’ morto Jim Marshall, a 88 anni, dopo una vita pienissima e un’intuizione geniale. Alzare il volume della musica. Nel 1960 aveva aperto un negozio alla periferia di Londra. Lui, per carità, suonava la batteria e la insegnava pure. Ma nel suo negozio erano di casa ragazzi come Pete Townshend e Ritchie Blackmore. Da loro, anche da loro, capì che c’era una fascia di mercato e di musicisti che cercava amplificatori più economici di quelli americani (allora dominanti) e più versatili, più potenti. Nacque l’amplificazione Marshall. E’ inutile elencare chi ha usato quell’amplificatore nero: sarebbe un elenco lunghissimo e praticamente onnicomprensivo. Dai Led Zeppelin agli U2 passando per Santana e i Coldplay. Ci sono foto in cui c’è un chitarrista piccolo piccolo davanti a un muro di Marshall grande grande. Oggi il muro di Marshall è una sorta di muro del pianto. A sentire la mancanza di Jim Marshall, uomo umile ed enorme benefattore, saranno in tanti. Anche simbolicamente. Per ricordarlo, ciascuno di noi, oggi, deve davvero alzare il volume della propria musica. Almeno per un po’.
@Marco. Sì. Qualcuno sì. Visto che la storia è ciclica.. pedala!! Ah ah ah ah. 🙂
Marco, invece che scrivere queste cose inutili in un blog come questo, avresti potuto prolungare la tua “lunga assenza”. Grazie.
Scusate la lunga assenza, vi prego di mettere da parte il vostro odio e rispondere finalmente con argomenti. La politica c’entra sempre, soprattutto in questo periodo nero per la storia. In effetti siamo tornati a quando i lavoratori non avevano diritti e venivano sfruttati. La storia e’ ciclica.
Vi propongo ancora una domanda: i vostri idoli voterebbero Berlusconi?
Grazie.
“il rock c’entra ben poco, visto che ha sempre parlato di argomenti piuttosto lontani dal sociale e dal politico”
..io non ne sarei così sicuro, Estranged.
Beh, se proprio vogliamo dare una bandiera alla musica, il rock c’entra ben poco, visto che ha sempre parlato di argomenti piuttosto lontani dal sociale e dal politico. E’ vero che un tempo la musica era anche ideologia, ma erano i folksinger a farla, tendendo a sinistra, intesa come antimilitarismo, lontananza dai dogmi del cattolicesimo, libertà intellettuale e di pensiero in genere ecc..vedi Dylan, Pattie Smith o Neil Young..ed in Italia De Gregori o Venditti..
oggi tt ciò non ha più ragion d’essere. L’ultima canzone politica che io ricordi è Voglio andare a vivere in campagan di Toto Cutugno, con nonno silvio che vendemmia. Figuriamoci il livello…:)
MR SLASHHHHHHHHHHH MA LUI NON TUBA COME I PICCIONI HA HA HA HA
Paolo incontri Slash!?
Ehilà, indovinate chi sto per incontrare?? E’ un tizio che suona la chitarra e quasi sempre ha una tuba in testa……….
marco lallo… uff che noia che sei, ma chi se ne frega di cosa votano.
possibile che ci sia ancora gente come te che si chiede se il rock sta a destra o a sinistra… ma poi, tutto il rock o dobbiamo prima fare un convegno per assegnare il bollino rosso o il bollino nero al Rhythm and blues, Country, Grunge, Punk, Heavy, Hard, Glam, Folk, Blues…
e il Jazz dove lo mettiamo di qui o di la ?
musica e politica, yawnnnnnnnnn
..ma davvero Paolo… a casa mia si trovano dischi di artisti schierati a sinistra, a destra (semplifico evitando i vari ‘centri’) ed anche non schierati.. Quando ascolto musica non mi serve la scheda elettorale (tranne nei casi disperati come i Modena City Ramblers… ah ah ah). E quando vado a votare non mi porto i cd in cabina (anche perché tutti 1040 non ci starebbero)!! Ah ah.
Concordo con te, con Luka, con Aldo, Giovi69 e Buzz.
E poi che senso ha che un artista dichiari di essere di sinistra.. salvo poi anni dopo dire: “Ero di sinistra perché lo erano tutti ed era l’unico modo per poter fare dischi” (vi ricordate il “Qualcuno era comunista” di Gaber?).
Ebbasta…
..buon weekend a tutti.. per chi volesse un ‘suggerimento’ musicale: “Elektra City” dei Panic Room (dal primo album, 2008, “Visionary Position”)
Paolo, tra ironici ci si capisce! Vedi cosa hanno scritto Buzz, Aldo, Lui Hard Rocker 😉
Tutto il resto è noia, come diceva il filosofo 😉
Luka
Lui Hard Rocker, mi stupisco ancora che ci sia gente che pmescoli musica e politica. Non lo fanno neanche più quelli di Occupy Wall Street.
Grandioso Aldo!!
Luka allora avevo capito bene. Giusta la tua ironia!!
Lallo , se vuoi ti rispondo io .
A me non frega un cazzo di cosa vota Micky Fitz , Paul Fenech o Ron Wood .
E a te ? Mi interessano di piu’ le sensazioni che mi trasmettono .
La cosa piu’ assurda e’ ,mi sembra di capire , che tu dai ancora importanza a destra e sinistra , dopo gli enormi danni e tragedie che i tuoi amici politici hanno causato . E tu continui con la tarantella che il rock non e’ di destra . E chi se ne frega .
@ Marco Lallo.
Scusa, ma il rock non puo’ essere semplicemente musica?
Almeno qui si puo’ fare a meno dell’immondizia politica?
questo piccione per venire qua e scrivere certe stron……deve avere preso la diarrea, si salvi chi puo’. il rock piace a tutti caro pennuto, sia a destra che a sinistra, siamo mica in una voliera.