Il bello di essere Atoms For Peace

In fondo il rock più libero nasce così: per caso. Prendete questo disco degli Atoms for Peace, la chicca del momento, un supergruppo davvero super che però sta in bilico tra stardom e nicchia, tra grande stampa e pubblico per forza meno grande. Si intitola Amok e ha già fatto il pieno di voti. Quasi tutti i migliori critici, da quelli di Rolling Stone Usa fino ai nostri di Rockol, gli garantiscono all’incirca un 9, roba da beatificazione seduta stante. E non c’entra che la band sia nata intorno a Thom Yorke dei Radiohead (nella foto), praticamente il messia del […]

  

Il rock ha voglia di suonare insieme

Sento aria nuova nel rock. Meno competizioni, più collaborazioni. La gigantesca macchina promozionale che ha fatto ammalare di elefantiasi la musica leggera è ormai al capolinea. Quindi sono pressoché deserti i due binari sui quali è andata avanti: le contrapposizioni (da Beatles e Rolling Stones in avanti) e l’isolamento divistico (non scendo a patti con nessun altro perché abbasso il mio livello). Fine della manfrina. E, complice anche la mancanza di grandi investimenti, il rock ritorna alle radici, ossia agli incroci tra musicisti, ai dischi nati per divertirsi, ai concerti suonati all’improvviso. Ci ho pensato quando Eddie Vedder dei Pearl […]

  

Meglio due Black Keys che cento Rihanna

Se poi te li ritrovi qui, tra i velluti di un cinque stelle con vista sul Duomo, allora sì che l’effetto è rock. I Black Keys, signori, quelli che «nessuno ci ha mai detto che cosa fare» e che ieri hanno raccolto tutto il bel mondo musicale sotto il palco dell’Alcatraz. Due ragazzotti di un’anonima Akron nell’Ohio, ora trapiantati nella scicchissima Nashville ma sempre con il loro guardaroba di camicie, barbe e parole qualsiasi. Il loro ultimo disco, El camino, ha sollevato solo un dubbio: essendo stato pubblicato all’inizio di dicembre, è rimasta l’incertezza, come ha sintetizzato il Los Angeles […]

  

Toh, il (bel) disco dei Radiohead si paga

E ti pareva: il nuovo disco dei Radiohead è arrivato a bruciapelo e quasi tutti si sbracciano (giustamente) ad elogiarlo ma nell’enfasi dimenticano che stavolta si paga. Già: The king of limbs, ottavo disco dei Radiohead, si è srotolato sul mercato a prezzo variabile, dai sette euro della versione base (mp3 compressissimi e via andare), agli 11 euro dei file in alta qualità fino alla «Newspaper edition» che comprende due vinili e un cd alla bellezza di 36 euro, spedizione compresa. Il disco precedente, lo splendido In rainbows, era arrivato online con la dirompente e nostalgica formula della «donazione volontaria»: […]

  

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