Empatia a distanza, indifferenza a un passo

  Gli esseri umani sono davvero una categoria a parte: complessi, contraddittori, spesso indecifrabili. Non voglio cadere nella trappola della generalizzazione — per fortuna esistono ancora persone rette, sensibili, capaci di autentica empatia. Ma, diciamolo con onestà, non sono affatto poche le eccezioni negative che gettano ombre profonde sulla nostra capacità collettiva di esprimere bontà e impegnarci per il rispetto reciproco. Capita sempre più spesso di incrociare un vicino sul pianerottolo e non ricevere nemmeno un cenno, uno sguardo, un semplice saluto. Invisibili gli uni agli altri, come ingranaggi stanchi di una quotidianità che ha perso il senso del legame […]

  

Finale di Champions o prova generale del caos?

È passata quasi sotto silenzio – fatta eccezione per qualche breve accenno nei Tg o trafiletto sui giornali – la notizia dei due morti e dei 600 arresti avvenuti, nel giorno della finale di Champions League tra Inter e PSG, in molte località della Francia e non solo a Parigi. Il fatto che la gran parte di questi episodi non abbia riguardato direttamente la partita lascia intendere che non si trattasse per lo più di tifosi delle due squadre, ma di persone spinte da altre motivazioni. Le immagini circolate, l’assenza di tifoserie rivali e – in certi casi – persino […]

  

Il monologo stanco della pseudocultura

              Il problema non è che Robert De Niro, a Cannes, metta in guardia dal fascismo. Il problema non è che Elio Germano reciti spesso in film finanziati con soldi pubblici, fingendo di non saperlo. Non è nemmeno che Geppi Cucciari, Luca Marinelli, Luca Guadagnino esprimano la loro opinione. Il vero problema è che hanno sempre una sola idea da condividere, la stessa opinione, sullo stesso argomento, in ogni contesto, e sempre dalla stessa prospettiva. Ignorano tutto il resto. Mai un confronto serio sulla letteratura, sulla scrittura, sulla sceneggiatura. E, per carità, non dico […]

  

Rivoluzionarie senza Slogan. Le donne di Ricucci

                  Emanuele Ricucci ci ha abituati alla figura del pamphlettista brillante, diretto e irriverente, capace di colpire senza mezzi termini ideologie e costumi di un tempo sfaldato come il nostro. Con il suo ultimo libro, Rivoluzionarie (Edizioni Archeoares, p.120), ha però intrapreso un percorso più intimo e profondo, dedicato a figure femminili straordinarie. Pur cambiando campo d’azione, mantiene però intatto il tratto valoriale che caratterizza tutte le sue opere. In questa occasione, non si limita a tracciare i contorni biografici delle protagoniste — che non restano sullo sfondo come cornice — ma […]

  

Ventotene e il contesto storico: metodo o pretesto?

            Nel mio ultimo libro ho dedicato alcune righe al Manifesto di Ventotene, soffermandomi sulla sua vera essenza senza trascurare il “contesto storico” in cui nacque. Vale la pena riflettere su questa tanto invocata categoria del “contesto storico”, sulla quale, in queste ore, vedo molti ululare come ossessi, per poi tornare, più avanti, al Manifesto in sé. A beneficio di chi si scandalizza per ogni minima quisquilia, vorrei ribadire un principio metodologico imprescindibile: contestualizzare fenomeni, personalità ed eventi storici non è un’arma da brandire nella misera lotta politica a seconda della convenienza, ma un dovere […]

  

La bolla ideologica di piazza del Popolo

            Ho pochi principi che, come diceva Prezzolini, considero inconfutabili; per tutto il resto, mi affido al realismo politico. Sono tre o quattro al massimo, gli stessi che avevo da ragazzo e che probabilmente mi accompagneranno fino alla fine. Credo nel sacro, nell’identità comunitaria, nei legami familiari e tradizionali, ma rifuggo il fanatismo e le illusioni ideologiche. Osservo la realtà per ciò che è, senza deformarla con costruzioni artificiali o ideologie, siano esse nazionaliste, europeiste o mondialiste. Per questo, non faccio dei miei principi il fondamento di un’ideologia e troverei ormai difficile accasarmi sotto qualche […]

  

L’Operaio in Jünger. La lettura di Alain de Benoist

                  Der Arbeiter, una delle opere più celebri di Jünger, nasce nel contesto del declino della Repubblica di Weimar, con l’intento di analizzare il rapporto tra tecnica e libertà all’interno di una modernità al tempo stesso seducente e disorientante. In questo scenario, l’Operaio, emancipato dalla sua classe di appartenenza, si trasforma – mentre le distinzioni sociali si dissolvono – in una Figura universale. Due scuole di pensiero si sono avvicendate nella lunga disputa sulla traduzione del termine Arbeiter come “Operaio” o “Lavoratore”. La scelta della resa lessicale è variata nel tempo, influenzata […]

  

Il pensiero dell’alterità. Da Nietzsche a Friedrich Jünger

                  Mario Bosincu, ricercatore presso l’Università di Sassari, dirige una deliziosa collana editoriale per Le Lettere dedicata ai temi della letteratura e della filosofia tedesca. Di recente ha pubblicato, a sua firma, Stranieri in terra straniera. Dal romanticismo a Nietzsche, un volume che indaga il pensiero di autori vissuti tra la fine del Settecento e la Seconda Guerra Mondiale (Novalis, Chateaubriand, Coleridge, Byron, Carlyle, Thoreau, Nietzsche e Friedrich Jünger), accomunati dall’esperienza dell’alterità e dell’isolamento culturale. Per comprendere appieno le forme in cui si manifesta questa alterità, concentrerò l’attenzione su Friedrich Georg Jünger, […]

  

Quando il Sacro scade nel fazzismo

                  La solennità tradizionale del ruolo, pur talvolta percepita nella storia bimillenaria della Chiesa come un mezzo per mantenere una certa distanza tra le spesso opulente e talvolta corrotte gerarchie cattoliche e la gente comune, svolge una funzione essenziale: custodire la sacralità e la profondità di un messaggio religioso che, sebbene rivolto “agli uomini”, deve rimanere saldo nella dimensione trascendente e nel richiamo al divino. Abbandonarsi abitualmente a linguaggi e riferimenti mondani, commentare gossip o notizie irrilevanti, fare battute da bar dello sport e persino invitare i fedeli a seguire trasmissioni televisive […]

  

Sofia tra il Buio e la Luce

                  Un atto spietato, forse tra i più diabolici, ha costretto dei genitori a vivere il dolore più grande: quello di non ritrovare più la propria figlia. Una sofferenza che trascende ogni comprensione, un vuoto che avrebbe distrutto le loro vite e che, con ogni certezza, ha lacerato per sempre la loro psiche. L’atrocità di un simile gesto è indescrivibile, senza pari, e avrebbe potuto lasciare una famiglia intrappolata in una tortura interminabile, una comunità cittadina nell’orrore, e tutti noi in un avvilimento ossessivo. Un atto che, tuttavia, ci rivela una verità […]

  

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