La nuova Magna Charta britannica contro il sovrano assolutista
Grazie per l’ennesima lezione di libertà che ci avete dato. E ancora una volta una monarchia si dimostra la patria della democrazia come 800 anni fa.
Qui non si tratta di borse, di catastrofi, di dazi doganali, di cambio euro-sterlina, di sfracelli minacciati, qui si parla di Libertà. E la principale libertà, ora come allora, è quella dei cittadini dal potere esecutivo di un sovrano che vuole farsi assoluto per sua naturale vocazione, ma può essere fermato solo dal superiore potere del popolo di imporgli dei limiti con il potere legislativo.
Quando insisto a dire che la reale disgrazia dell’Italia e dell’Europa è proprio la mancanza di distinzione tra potere legislativo ed esecutivo non è per un’astratta elucubrazione filosofico-politica, ma perché questo solo è il fondamento di una democrazia che rispetti il suo popolo.
Ed oggi come nel 1215 gli inglesi hanno imposto allo strapotere esecutivo di Bruxelles di restituir loro la libertà, che è anche il fondamento del no taxation without representation.
Questa Europa non può funzionare proprio perché è stata impostata male, lasciando al potere esecutivo, ad una commissione di burocrati nominati dal potere esecutivo degli Stati membri, il potere di spesa illimitato unito al potere di imporre agli stessi Stati una legislazione a suo uso e consumo.
E non puoi lasciare al governo un tale potere perché lo trasformi in un sovrano assoluto privo di controllo. Non puoi lasciare all’amministratore di condominio il potere di spendere i soldi come gli pare unito al potere di imporre le spese condominiali che gli servono senza il consenso dell’assemblea. Non puoi lasciare al Consiglio di Amministrazione di una società sia il potere di gestirla sia quello di imporre ai soci continui ed illimitati versamenti di capitale senza la loro approvazione. Non puoi lasciare al governo di uno Stato sia il potere di spendere i soldi pubblici sia il potere di imporre le tasse per coprire la spesa pubblica. Perché il risultato è uno solo: lo sperpero di soldi altrui senza alcuna responsabilità, la bancarotta fraudolenta.
E nel silenzio generale, per imposizione di Bruxelles e con la gravissima complicità di tutto il Parlamento, gli infausti 3+1 Monti e Napolitano hanno messo a segno il golpe europeo del 2011/2012 che ci ha fatto abrogare questo sacrosanto principio di libertà dalla nostra Costituzione, cancellando il terzo comma dell’art. 81 che prevedeva che “con la legge di approvazione del bilancio non si possono stabilire nuovi tributi e nuove spese”.
Tutti zitti perché, di fatto, con la disgraziata introduzione della malsana legge finanziaria approvata di pari passo alla legge di bilancio è dagli anni ’70 che il consociativismo di qualsiasi colore ha disatteso questo principio costituzionale, creando il mostruoso debito pubblico italiano. Ritengo per questo che le leggi finanziarie siano state tutte incostituzionali, ma dal 2012 hanno eliminato anche questo rischio.
Tutti zitti perché è nella natura di ogni governante espandere il proprio potere fino a che non trovi un altro potere che lo limiti.
L’Europa oggi non è altro che questo, un enorme sovrano assoluto in cui il potere esecutivo si è espanso perché non ha alcun limite in un reale potere legislativo dei cittadini europei, con la connivenza del potere esecutivo degli Stati membri che avevano il medesimo obiettivo. E la riforma costituzionale di Renzi in sintesi non è altro che questo.
La Grande Bretagna ci insegna di nuovo, dopo 800 anni, che l’unico sovrano che può limitare il potere del governo è il popolo.