L’EUrss e i piani quinquennali per l’economia
Quanto sono subdoli, hanno sempre un buona scusa per imporci le normative europee più assurde. Ovviamente dicono che lo fanno per il nostro bene perché noi siamo bambini cattivi e ignoranti che non sanno scegliere per il proprio bene.
La scusa più in voga è la bufala del millennio del riscaldamento globale, ma qualsiasi idiozia che odori di ambientalismo è utile alla bisogna.
Oggi sono i sacchetti di plastica per frutta e verdura che sono arrivati persino ad imporci di acquistare a prezzi folli. Manco Stalin, poi, era arrivato al divieto di regalare un bene, in aperto contrasto con il principio di solidarietà con cui si riempiono la bocca. Dicono che serva ad impedire che si sprechino, ma poi si contraddicono impedendoti di portarteli da casa e riciclarli o addirittura di non usarli.
Ieri erano le lampadine a incandescenza (brutte e cattive da eliminare), siamo passati alle alogene (ma siete pazzi?), poi se la sono presa con quelle al sodio (via, eliminare quella meravigliosa luce calda arancione che dava troppa atmosfera alle nostre città, ingrigitevi subito), poi ci hanno rifilato quegli orrori ospedalieri a basso consumo (il neon vi salverà) ed ora tutti costretti ad usare i led (sono il futuro, adeguatevi antichi bifolchi!), ma state certi che in un paio d’anni ce li faranno cambiare tutti perché vuoi mettere la luce al litio misto al berillio? E così se ti si fulmina una lampadina devi cambiare tutto il lampadario.
Le automobili poi? Vuoi mica continuare ad usare per più di 3 anni la stessa, maledetto inquinatore? Cambiala spesso in base alla nuova normativa Euro5, Euro6, Euro18, EuroInfinito, EuroOltre, altrimenti chiudila in garage e guai a te se la usi che aumenti le polveri sottili che si sniffano quelli che inventano queste normative.
Quest’estate tutti con le valvole termostatiche per il riscaldamento, non ti azzardare però a staccarti dall’infausto e costoso impianto centralizzato perché poi paghi comunque spropositi di consumo involontario, tu e il tuo impianto autonomo-anarco-capitalista.
E vogliamo parlare poi della legge sulla privacy? L’altra grande truffa del secolo, non ci hanno mai tracciati e martellati di pubblicità da quando hanno inventato quella disgrazia. E non ti basta maledirli ad ogni “accetta cookies” perché è in arrivo il Regolamento dei Regolamenti. Nel 2018 qualsiasi azienda che si azzardi ad usare un computer o, peggio, internet, dovrà stravolgere del tutto il suo ufficio, comprando tanti di quei software, antivirus, antispam, antilimortaccivostra, cambiare i pc, cambiare la rete, rinunciare ai server interni se non vuole mettere Rambo a protezione degli inutili ed insignificanti dati che conserva, via tutti sul Cloud a pagare affitti di storage folli per scaricare sui gestori impuniti la responsabilità della conservazione del .doc su cui ti sei azzardato a scrivere il nome del tuo cliente.
E questi sono solo i casi più eclatanti, ma ormai una cosa è palese: più le direttive europee sono assurde, più ti impongono di cambiare le tue abitudini, più c’è dietro un disegno ben preciso per importi di spendere i tuoi pochi sudati guadagni per comprare quel che vogliono loro, non quello che desideri tu.
Che poi è ovvio che dietro tanta burocrazia e tante normative assurde non ci sia altro che la ricerca del profitto, peccato che non vada a chi se lo meriti davvero, ma solo a chi è più abile a corrompere gli eurocrati per far approvare la normativa che gli farà vendere di più. Ve li ricordate i registratori di cassa per salvare l’Olivetti distrutta da De Benedetti? Siamo sempre là, solo più in grande ed in modo più subdolo.
Sono piani quinquennali di staliniana memoria camuffati di buone intenzioni per farceli digerire, ormai assuefatti come siamo a subire in silenzio, per non sentirci tacciare di scarsa attenzione per il bene comune. Sono i subdoli memi-veicolo su cui caricano le loro reali e nascoste intenzioni, quel finto buonismo politicamente corrotto per cui se ti azzardi a lamentarti dei sacchetti di plastica a pagamento sei uno sporco inquinatore che merita solo ostracismo.
E non mi voglio addentrare nei miliardi di miliardi di nostre tasse buttati per finanziare le fonti energetiche alterative perché lì siamo al delirio criminale puro.
Peraltro questi sono sprechi evidenti, ma la realtà è che ci fregano con pochi centesimi, come per questi maledetti sacchetti per la verdura. Che saranno mai pochi centesimi per salvare il mondo? Ed è così che ti fregano perché si sa che i Paperoni del mondo i soldi li hanno fatti proprio un centesimo alla volta, con cose apparentemente insignificanti come questa. Ma quanto vale un principio?
Quel che mi fa più rabbia, infatti, è che questo metodo dell’imposizione di ciò che dobbiamo acquistare, dei servizi che ci impongono di utilizzare, delle abitudini che dobbiamo cambiare non solo ci sta facendo sprecare una marea di soldi in settori dell’economia che meriterebbero solo il fallimento, ma sta distruggendo la nostra capacità di innovazione alla base dello sviluppo economico, culturale e tecnologico del secolo scorso.
La nostra civiltà si è evoluta solo grazie ai nostri desideri, tutti nessuno escluso, ed alla capacità del libero mercato di ingegnarsi per assecondarli e per crearne di ulteriori. E’ solo così che cresce il benessere e prosperano le società, aumenta l’occupazione in nuovi settori che danno profitto, ci si specializza, si distribuisce davvero la ricchezza con nuove opportunità di lavoro, ci si evolve.
Se blocchi questo meccanismo perché dei maiali si sentono animali più uguali degli altri e vogliono importi cosa comprare, come comprare, quanto comprare, dove comprare, cosa produrre, quanto produrre come produrre, dove produrre, arriva solo la miseria che ha distrutto tutti i Paesi social-comunisti che hanno imposto i piani quinquennali all’economia.
Perché il budget che abbiamo a disposizione da spendere è limitato e se ci impongono, oltre a tasse folli necessarie ad alimentare questo carrozzone burocratico, anche di sprecare una marea di soldi in sacchetti biodegradabili, rifacimento dell’impianto elettrico e di riscaldamento, nuove automobili Eurostacippa, non ci resta più nulla per pagare i veri innovatori che esaudiscono i nostri desideri.
Regrediamo, perdiamo l’inventiva, non cerchiamo di migliorarci per offrire un prodotto o un servizio più desiderabile della concorrenza, persino più ecologico, più economico. Non sapremo mai quanti soldi e quanta inventiva abbiamo sprecato in questi decenni buttati dietro le normative europee più assurde, per seguire i loro piani economici anziché ciò che avrebbero davvero voluto i cittadini europei. Quanti brevetti sprecati, quante invenzioni perdute, quanti talenti frustrati. O meglio lo sappiamo, perché l’inventiva non la puoi castrare, scappa all’estero, va in Paesi meno vincolanti, altre economie emergenti, a cominciare dagli Stati Uniti che finalmente si sono liberati della zavorra politicamente corrotta, che ci surclasseranno ancora mentre noi resteremo al palo europeo.
Ieri un amico commentava che lo fanno per farci spendere di più, per far correre veloce l’economia trattandoci come criceti sulla ruota che si sfiancano per un pezzo di formaggio imposto.
Il criceto in cattività alla fine muore idiota, perché l’economia, se non lasci libera di correre dove vuole procacciarsi ciò che desidera come un leone nella savana, non si riprodurrà, non si salverà e non si evolverà mai.
Un centesimo alla volta ci estingueranno.