Samsung Galaxy S8+ (e S8): la prova
Un mese dopo eccolo in negozio. Oggi insomma è il giorno di uscita di Galaxy S8 (e S8+ che ho scelto per la prova), per chi non l’ha scelto in preordine e l’ha dunque già in mano da una settimana. Di questo telefono se n’è già parlato molto, le sue caratteristiche sono note a tutti, qui mi permetto dopo aver fatto la prova sul campo di segnalare pro e contro di uno smartphone che comunque lascerà il segno. Perché, in ogni caso, è un passo avanti a tutti.
QUELLO CHE CONVINCE Il design innanzi tutto. S8 è bello, con quel formato strano pari a un 18,5:9 che vuol dire mettere 5.8 e 6.2 pollici nella versione 8+ in uno spazio tradizionalmente minore. Insomma affascinante e spettacolare, soprattutto nelle immagini, perché i display hanno una risoluzione pazzesca che nella versione Plus arriva addirittura al 4K: 2960 x 1440 pixel, 529 ppi. Insomma in questo caso Samsung ha fatto più che centro e la scelta sulla versione che vi si addice è basata sulle vostre abitudini: S8 è pratico e maneggevole, S8+ è per i partiti di video in mobilità. Le specifiche sono infatti quasi interamente simili, così come simile (e velocissima) la connessione. Da promuovere anche la fotocamera, senza la doppia lente che va ora di moda in altri modelli della concorrenza ma comunque con filtri e megapixel (12 e f/1.7) da vera fuoriserie. Con il risultato di scatti perfetti in ogni condizione. Segno più anche per l’ecosistema: la nuova camera Gear 360 – più maneggevole e perfezionata rispetto al precedente modello – e soprattutto DeX, la docking station che trasforma l’S8 in un vero computer se collegato a monitor e mouse. Una soluzione soprattutto business che può, in certi casi, cancellare l’esigenza di avere un pc. E che comunque consente di accedere ad un ambiente virtuale Windows nel quale lavorare come se si fosse davanti al proprio computer d’ufficio o di casa.
QUELLO CHE CONVINCE MENO Ci sono alcuni aspetti da mettere a posto. La ricarica, per esempio, è veloce e consente anche il “pieno” wireless; ma la batteria non è così performante come la si aspettava. In pratica: un modello del genere dovrebbe superare facilmente la giornata, ma se lo si usa tanto si arriva a sera un po’ in riserva. Altra considerazione è sullo sblocco del telefono: sicuro grazie a impronta digitale, iride o riconoscimento facciale. Ma il tutto è ancora macchinoso e un po’ imperfetto. Insomma il vecchio Pin è ancora il modo più rapido per entrare nello smartphone, sia per i tempi di riconoscimento degli altri metodi, sia per il modo in cui è stato piazzato sul retro il sensore di impronta digitale, troppo lontano dal dito in un formato così lungo. Ingiudicabile Bixby, “l’assistente” ancor troppo spartano. Impara dalle nostro abitudini ma qui in Italia si esprime ancora solo con i widget: rimandato a quando parlerà la nostra lingua.
IN DEFINITIVA Chi ama le fuoriserie oggi sarà sicuramente in negozio e ne uscirà molto felice. A patto sia disposto a spendere un bel po’, perché S8 costa 829 euro mentre per S8+ ci vogliono 100 euro in più. Dopodiché ci sono sempre gli operatori pronti a farvi digerire la spesa più facilmente.