Let’s App (ovvero idee per il domani)
Il mondo delle applicazioni non è affollato solo di smanettoni. In questo campo vincono le idee e più giovani sono, più siamo sicuri che stanno disegnando i servizi del futuro. In questo senso è stata un successo il progetto Let’s App, lanciato da Samsung il Miur, nelle scuole secondarie superiori di tutta Italia: ci sono state oltre 30.000 iscrizioni pervenute da novembre 2016 al 31 marzo 2017 da parte di studenti e insegnanti (contro una aspettativa iniziale di circa 10.000), oltre 23.000 utenti unici attivi (21.541 studenti e 1.502 insegnanti) su base giornaliera per un totale di 5.968 corsi completati dai cosiddetti Let’sApp Champions (gli iscritti che hanno completato tutti i 23 moduli del percorso), 551 project work (app già sviluppate o in via sviluppo) da tutta Italia presentati sulla piattaforma per l’Hackaton finale che si è tenuta oggi a Milano. Nella quale si sono affrontati 5 team che hanno prodotto un’app per dispositivi mobili su piattaforma Android.
Diviso in 4 fasi, il corso è stato strutturato in 10 diversi moduli, per una durata totale di circa 10 ore nelle quali si sono alternate nozioni teoriche a demo pratiche, fino al test finale. Un tutor virtuale, accompagnato da messaggi audio e video, ha guidato gli studenti accompagnandoli per tutta la durata del training. Parte integrante della formazione sono state le cosiddette “Soft Skills” – quali ad esempio Digital Marketing, Presentation skills e Comunicazione – competenze trasversali essenziali per un inserimento efficace nel mondo del lavoro che sono sempre più apprezzate e richieste, perché consentono alle aziende di avere risorse in grado di adattarsi con flessibilità e velocità ai cambiamenti del mercato. Tutti gli studenti che hanno completato con successo il corso riceveranno dal proprio istituto di appartenenza un certificato di frequenza, che potrà essere utilizzato per il riconoscimento dei relativi crediti formativi da parte del Consiglio di Classe. Questi i 5 progetti: i vincitori – ovvero gli ideatori di Agaty – sono stati premiati con un viaggio di formazione didattica in Corea del Sud.
AGATy (Giulia Gasperini, Benajem Abdelbaset – IIS J.C. Maxwell Torino) AGAty è un’app dedicata ad un disturbo tanto semplice quanto complesso da affrontare: l’ansia. Grazie ad un approccio amichevole, al design volutamente leggero, semplice e gradevole, agli aiuti accessibili in maniera immediata, l’app si propone di dare un supporto pratico a quanti soffrono di ansia e, in particolare, agli studenti. Tramite l’app si accede ad una serie di pulsanti che danno accesso a contenuti specifici: Suoni, Games, Exercises, Info, Con il pulsante Suoni si accede ad una serie di sonorità rilassanti impostate dall’utente stesso. Il pulsante Games nasconde una serie di giochi semplici, scelti per rilassarsi e per aiutare la concentrazione. Il pulsante Exercises fa accedere ad una sezione ricca di esercizi di respirazione che si possono eseguire in qualsiasi momento. Il pulsante relax dà l’accesso a informazioni e testi sull’ansia ricercabili online per sapere come aiutare noi stessi e gli altri. Il pulsante info permette di accedere alle informazioni sull’app stessa. Un altro pulsante posizionato in basso a destra dello schermo permette di accedere direttamente agli esercizi di respirazione che aiuteranno a superare in fretta gli episodi di ansia. Per condurre l’utente lungo il percorso di superamento dell’ansia è stata creata una mascotte chiamata AGAty.
HAY – How Are You ( Fernandco Castillo, Mark Fabros, Elias Martinez, Giovanni Galliani – Liceo Scientifico Volta, Milano) L’app nasce dal bisogno diffuso in moltissimi ragazzi stranieri che vivono in Italia di trovare un’identità che concili il loro mondo e il paese dove oggi vivono. Estraneità, solitudine, bullismo, incomprensione, bisogno e incapacità di esprimersi a pieno, sono solo alcune delle difficoltà vissute dai giovani stranieri che studiano in Italia e sono alla ricerca di integrazione e appartenenza. HAY si propone come mezzo di collegamento con gli altri e soprattutto con gli adulti per poter chiedere aiuto e farsi ascoltare. Utenti dell’app sono studenti e personale scolastico. I primi sono fruitori diretti dell’app, i secondi fruitori indiretti. Acronimo di How Are You, l’app invita ad esprimere le proprie emozioni e stati d’animo attraverso un linguaggio semplice e immediato basato sul colore, la musica, il disegno.
LET’S OFFER ( IIS G. Marconi Torre Annunziata, Napoli) Let’s Offer permette di indicare il prodotto che si vuole acquistare e di conoscere i negozi nei dintorni che lo offrono al miglior prezzo. L’applicazione si propone di aiutare da un lato gli utenti a cercare la migliore offerta disponibile per un prodotto che si desidera, nella zona in cui ci si trova; e dall’altro, i negozianti che grazie a Let’s Offer possono inserire e aggiornare rapidamente le proprie offerte e, di conseguenza, far conoscere meglio la propria attività, migliorando la visibilità sul territorio in maniera mirata e senza dover spendere in metodi tradizionali di comunicazione.
PET’S APP (Veronica Semeraro, Francesco Fanizzi, Maria De Biase, Angelo Pugliese, Nicole Ciaccia – I.I.S.S Leonardo Da Vinci, Fasano, Brindisi) Pets’App permette di consultare i canili, le associazioni e i privati che vogliono donare i propri cuccioli. In qualsiasi momento è possibile visitare la gallery in tempo reale degli animali disponibili, esaminare i loro dati e le informazioni sanitarie, sentire le loro storie, vedere foto e anche piccoli video. L’utente potrà chiedere informazioni ed entrare in contatto con l’ente o il privato che intende donare il cucciolo. L’app è affiancata da un sito web nel cui forum si possono porre tutte le domande desiderate, chiacchierare con altri appassionati del mondo animale e si restare in contatto con chi ci dona il cucciolo o con coloro a cui il cucciolo viene donato. Il sito offre inoltre consigli da parte di esperti (veterinari e proprietari di negozi per animali), tutorial per addestrare o giocare con gli animali e la possibilità di caricare video. Tramite l’app è possibile effettuare donazioni in denaro o in beni materiali come coperte, cibo, giochi o altro al canile o all’associazione preferiti.
QUESTION MARK (Alessandro Corso, Gabriele Corso, Luca Muscarella, Saro Passaro, Giacomo Ziveri – – cfp Galdus, Milano) L’idea nasce dall’esperienza scolastica degli autori che hanno avuto modo di sperimentare in prima persona i benefici di un programma di sostegno tra pari, Grazie alle nuove tecnologie, a un po’ di fantasia e alla voglia di mettersi in gioco, nasce QuestionMark, una piattaforma digitale creata apposta per studenti, in cui è possibile, oltre che risolvere dubbi, approfondire interessi condivisi attraverso una chat privata e amichevole. L’utente, al sorgere di un dubbio, pone una domanda e trova un tutor in grado di fornirgli la risposta cercata in breve tempo. Lo studente tutor in qualsiasi momento può cercare, in base alle sue materie preferite, una domanda, rispondere, e ricevere un Thanks, un incentivo a impegnarsi ma anche un riconoscimento di attendibilità: un elevato numero di Thanks, infatti, indica che lo studente è preparato e disponibile. QuestionMark si contraddistingue per il rapporto tra pari (a rispondere sono solo coetanei, niente adulti), lo stile amichevole simile a quello di una chat, l’attenzione alla privacy.