Il (gran) ritorno di Motorola
A volte si fa fatica a capire certe strategie aziendali, soprattutto nel mondo della tecnologia. Per esempio: c’era una volta quando il mondo della telefonia era Nokia contro Motorola. Differenti stili, differenti modelli e differente sistema operativo: c’erano insomma le due schiere di fans e i due brand viaggiavano con successo. Poi il ciclone smartphone ha travolto un mercato che stava già cambiando, ma il valore dei nomi era sempre quello, riconosciuto e spendibile. Poi, appunto, è successo che Nokia e Motorola sono spariti dal mercato, perché chi ha acquistato i brand ha pensato che non fossero più di moda. Sbagliato insomma. Tant’è che ora entrambi sono tornati, sotto diversa forma e proprietà, ma per la felicità di chi ha sempre creduto in loro. Tutto questo dunque per dire che rivedere il nome Motorola in giro non può che far piacere: Lenovo ha deciso insomma di far riprendere vita al marchio e adesso ecco il Moto Z2 Play che arriva in Italia con il logo di altri tempi.
La famiglia è quella già lanciata lo scorso anno, quella dello smartphone modulare. In ogni caso però il nuovo device ha un fascino tutto suo. E avendolo avuto in anteprima, vi posso dire che nel mondo Android è finalmente arrivato qualcosa che può smuovere un po’ il mercato. In pratica: il Moto Z2 Play è un bel telefono, con un design brillante e colori che affascinano (per ora Lunar Grey e Fine Gold in esclusiva per Wind) e specifiche di tutto rispetto per un prezzo (499,99 euro) davvero appetibile per quello che c’è dentro. E’ sottilissimo e maneggevole, davvero gradevole al tatto. Ha un design basato su un guscio unibody con display Super AMOLED Full HD da 5,5”, una batteria con autonomia di 30 ore a ricarica rapida (15 minuti per ottenere 8 ore), un processore octa-core da 2,2GHz , una memoria da 32 Gb aumentabile fino a 2 Tb con micro Sd. C’è il sensore di impronta digitale e poi ci sono le fotocamere da 5 (davanti) e 12 mpx (dietro), quest’ultima dotata di autofocus laser e della tecnologia dual pixel autofocus che raggiunge ora una distanza superiore, fino a 5 metri, così da mettere a fuoco oggetti tre volte più lontani in un ambiente quasi buio. E tra le altre caratteristiche ecco la funzione Night Display che regola in modo automatico lo schermo con colori più caldi nelle ore notturne riducendo l’emissione di luce blu, e le nuove instant query di Moto Voice, grazie alle quali si ottengono informazioni utili o si lancia automaticamente un’applicazione senza bisogno di toccare o sbloccare il telefono. Insomma: nulla manca.
Ma la vera carta vincente della rinata Motorola restano i Mods, ovvero gli accessori che si agganciano allo smartphone semplicemente a pressione che stanno crescendo di mesi in mesi. Un’idea sviluppata in maniera convincente proprio per la semplicità d’uso. Con Moto Z2 Play ne arrivano altri 4: il Moto GamePad (nella foto) che trasforma il telefono Z in una console palmare per videogiochi con due control stick, un D-pad e quattro pulsanti; la seconda generazione di JBL SoundBoost, con rivestimento idrorepellente e nei colori blu o nero, compatibile con la nuova app JBL EQ per 10 ore di musica ad alta fedeltà; il TurboPower Pack che aggiunge istantaneamente un’intera giornata supplementare di durata della batteria; la Moto Style Shell con Wireless Charging che permette la ricarica veloce senza filo. Questi mods, naturalmente, si aggiungono a quelli esistenti, compresa lo zoom studiato da Hasselblad, con prezzi che variano da 79 a 299 euro a seconda dell’accessorio scelto. Insomma: soluzioni uniche per un ottimo smartphone che permettono anche di rinnovarlo senza doverlo cambiare troppo spesso. Il che potrebbe essere davvero il colpo di genio della seconda vita di Motorola.