Robert Nozick e lo “Stato minimo”. Quarant’anni dopo
Nel 1974 un giovane filosofo newyorkese dava alle stampe un volume (Anarchy, State, and Utopia) destinato a giocare un ruolo assai significativo nel dibattito culturale: in America e non solo. Docente a Harvard, dove negli stessi anni insegnava il ben più affermato John Rawls, con quel testo Robert Nozick contribuì in maniera rilevante a definire le categorie di fondo del dibattito politico, molto segnato – in seguito – proprio dall’opposizione tra liberal e libertarian.
Se A Theory of Justice di Rawls aveva offerto una difesa intellettuale dei regimi di welfare e aveva legittimato l’espandersi di un potere statale volto a ridurre le diseguaglianze, Nozick riafferma alcune tesi fondamentali del liberalismo classico e di quello che ormai viene detto libertarismo. Riallacciandosi a John Locke, egli pone l’accento sul fatto che gli uomini hanno diritti naturali inviolabili che l’ampliarsi del potere pubblico finisce per calpestare, svuotare di significato, sopprimere.
Pochi oggi ritengono che Nozick sia stato l’interprete più originale e più fecondo del libertarismo di secondo Novecento, ma senza dubbio nessuno come lui ha contribuito a legittimare le tesi antistataliste all’interno della filosofia politica accademica.
È per questo motivo che a partire da lunedì 17 febbraio l’Istituto Bruno Leoni organizza a Milano, in piazza Castello 23 (con inizio alle ore 18) una serie di incontri che intendono focalizzare l’attenzione su quel libro, a quarant’anni di distanza dalla sua pubblicazione. Il primo incontro vedrà intervenire Alessandro Vitale, dell’università di Milano, e a seguire parleranno Nicola Iannello, Alberto Mingardi, l’autore di questa nota e Stefano Moroni. Il tutto sarà chiuso da una tavola rotonda a cui prenderanno parte Marco Bassani, Ian Carter e Raimondo Cubeddu .
In quel volume Nozick avanzava l’ipotesi di uno Stato minimo, che in fondo si limitasse a tutelare i diritti di proprietà e a far garantire il rispetto dei contratti, assicurando protezione e giustizia. Quella lezione non è stata ascoltata e ora è l’intero universo occidentale che sta declinando sotto il peso di uno Stato massimo che, dopo aver svuotato le libertà individuali, sta progressivamente moltiplicando sprechi e parassitismi.
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at best), other options began to surface and resurface.
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sure that you’re taking them on routine and according to the guidelines.
See if you can’t speak with some of these past clients, and feel free to
ask your surgeon whatever questions you can think of.
Salvatore Franco il 23 febbraio 2014 alle 06:29:
Penso che tuo padre avesse ragione purtroppo, ci siamo appecoronati in massa, e i giovani tipo mia figlia non mi sembrano migliori, forse siamo stati tutti cresciuti a farinetta come si dice quà, come i polli di allevamento, figuriamoci i vari torelli da computer, al primo bu corrono come lepri.
Mi domando anche io come mai non si incazza nessuno nel vero senso del termine, forse non abbiamo ancora toccato il vero fondo e un pò di vera miseria, come dice qualcuno, sarà la molla per uno scatto d’orgoglio, ma ci credo poco, credo anche io che da altre parti ridono di noi, guarda quelli, vengono inculati tutti i giorni e stanno anche zitti, non solo non usiamo la violenza, ma neanche proteste pacifiche di massa, ci vorrebbe Roma invasa da 10 milioni di persone, invece ci vanno in poche migliaia,e i merdosi fanno così il loro comodo, sarà vero che stiamo diventando ricchioni visto che ci mettiamo così volentieri a cul busone.
Il proverbio cinese dice, siediti sulla riva del fiume e vedrai passare il cadavere del tuo nemico, mi pare che siamo noi a fare la parte del cadavere.
Sono ancora dove sai, e a volte passo proprio sotto il Cottolengo, che è anche molto grande, ci metteranno tutti lì.
Ciao.
@ mariolino il 22 febbraio 2014 alle 21:28:
Ben detto, Mario: “sfasciatori da tastiera”. E non solo quando si tratta di parlare di poliziotti e dimostranti: siamo un popolo che ha perso i cabbasisi, rincitrullito non tanto per l’età quanto per l’incapacità di affrontare qualunque argomento restando con i piedi per terra. Sarà colpa dei media (come penso io), sarà colpa degli omogeneizzati, sarà colpa di quello che ti pare, ma siamo diventati un popolo di mollaccioni buoni a fare i Rambo solo con la tastiera, quando va bene, per lo più. Dopo esserci fatti spappolare il cervello da TV e giornali. Il televisore (come sai) non c’è e non entrerà in casa mia. E i due grammi di materia grigia che mi rimangono, se non resto più che vigile in questa fottutissima Matrix, rischiano di abbandonarmi quanto prima.
La gente non nasce stupida, credo. Però poi ci diventa. Si lascia crollare il mondo addosso e… neanche se ne accorge! Sarà, anche questo, un fenomeno… paranormale?!? Tra i pochi che si salvano, come se non bastasse, ci sono anche quelli che se la prendono con tutto meno che con i responsabili del disastro che li coinvolge. La maggior parte di loro sembra in preda alla Sindrome di Stoccolma: si innamorano del proprio aguzzino. Tu dici loro che è colpa di chi ha governato? E quelli ti rispondono che non hai capito niente, che sei un komunista, o che sei un troll. E la cosa tragicomica è che sono pure in buona fede sembrerebbe, ‘sti pazzi scatenati: credono davvero a quello che dicono! (oppure i matti siamo noi, anche se a me non sembra…).
Mio padre non aveva soverchia stima della mia generazione (che poi è anche la tua). Avrà avuto ragione lui… avrà avuto ragione Vico vattelappesca… Il mio rammarico è che le giovani generazioni e le altre a venire resteranno talmente con le ossa rotte da ritrovare un po’ di sale in zucca (per puro istinto di conservazione) quando non ci sarà più nulla da fare. Smetteranno (forse, ma non ne sono sicuro, a questo punto…) di raccontarsi sciocchezze, virtuali e non, quando sarà troppo tardi per tornare indietro. Quelli di loro che resteranno, ovviamente. Così l’Italia rimarrà un semplice nome su una carta geografica, e forse nemmeno. Perché fra un trans-questo e un trans-quello, genitori 1 e genitori 2, “tifoserie” e amenità del genere, questi imbecilli si lasceranno mettere completamente in mutande, prima. E poi si lasceranno invadere e soppiantare totalmente da altre etnie. Altro che “integrazioni” del piffero… Così resteranno ancora più miseri e schiavi di quanto non lo siano ora, senza neanche aver capito perché questo sia successo. E’ un ciclo già iniziato, a quanto vedo dal mio “osservatorio del sud”.
So che anche tu, come me, hai girato in lungo e in largo. Non so se potrai confermarlo, ma credo che un “fenomeno”(in tutti i sensi) come quello italiano non si era ancora verificato in nessuna altra parte del mondo: presi e buttati a mare senza spargere neanche una goccia di sangue. Da Guiness dei Primati (o da Cottolengo, che dir si voglia). I primati c’entrano, a pensarci bene, almeno come stadio evolutivo… Senza contare che già c’è qualcuno che, dall’ interno della nazione, vorrebbe gettare a mare una buona metà della stessa, come hai ben visto! E questo… continuando a smanettare con una tastiera, per giunta; mica in altro modo, eh… E poi saremmo noi i rincoglioniti! Mah… bravo chi li capisce! finirà male, caro Mario; molto male, di questo passo, secondo me…
Credo che andrò in campagna a “disintossicarmi” un po’, oggi. Buona domenica…
… “semplice”, se sei a casa; o “di monnezza”, se sei “al pezzo”.
Salvatore Franco il 22 febbraio 2014 alle 16:55:
Stasera in Centro a Torino c’erano centinaia di poliziotti che assomigliavano tanto a quelli di Kiev, vorrei vedere qualche sfasciatore da tastiera andarci a “discutere”, presumo che Mennea fosse zoppo come me al confronto, io almeno lo sò che direi picchiate pure ma piano, non teniamo cabbasisi per fare come là, qui sopra invece molti plaudono quando la celere picchia chi protesta per un qualsiasi motivo, definendoli anche terroristi.
Un pò più di chiarezza in testa e sulla lingua non guasterebbe, visto che con l’età siamo anche un pò duri di comprendonio, manganelli e mitra sono molto efficaci come strumenti di insegnamento.Ciao.
Andrea Pellis il 22 febbraio 2014 alle 16:35:
Non è una risposta. E’ il solito “scendere sul personale” quando si è a corto di argomenti.
Come quando dici a qualcuno che fa “il trollazzone”, seguìto da “ahahahahah”, mio caro, ridanciano Pellis. Aria fritta.
@ DamyEku il 21 febbraio 2014 alle 10:58:
“Salvatore Franco,ciàcià.Possibile questa”INDISCREZIONE?” o i grillini devono chiedere permesso al DITTATORE?.(Almeno così si è definito ultimamente).”
Ciao Damy. Possibile questa “DOMANDA”? Ma tu.. lo streaming dell’incontro Grillo-Renzi… lo hai visto? Hai capito bene VERSO CHI Beppe Grillo si è definito un dittatore? Se te lo sei perso è su youtube. Se non lo trovi, provvedo subito.
Se Renzi dice “Se Alfano si sfila, faccio il governo con FI e qualche grillino”, Renzi basa quello che dice sulla seguente frase (sempre sua) “Inoltre, dopo lo streaming di mercoledì con Grillo, posso andare persino a sfruculiare qualche grillino”.
Che, col tuo permesso, significa: “se non va in porto con Alfano mi metto anch’io a fare il mercato delle vacche”
E intanto ti chiedo, Damy: condividi la mia lettura? In caso affermativo: ritieni i 5Stelle assimilabili ai vari Razzi o al “pianista” Scilipoti?
http://www.beppegrillo.it/2010/12/scilipoti_e_un.html
Senza offesa per Renzi: mi pare un po’ ingenuo (per essere gentile) fare certe affermazioni sapendo di essere stato ripreso in streaming. E di essere già su youtube.
Secondo: tutto questo lo riporta certo Claudio Brambilla(FOREBASE) il quale continua con fare piuttosto romanzato, parlando di: “trattativa tesa.. delicata.. l’ombra non solo dei grillini, ma anche di Silvio Berlusconi… che potrebbe regalarci..” AHI! “che potrebbe regalarCI..” ha detto. E che vordì?
Infine, vale anche per te Damy, e con tutto il rispetto che ti porto: ti ho chiesto più volte (e da molto tempo, ammetterai) di esprimere quale sia la tua posizione concreta, al momento del voto. Ti ho chiesto segnatamente (l’ultima volta è stata il 20 febbraio 2014 alle 20:58 ) se ritieni che Berlusconi sia stato un traditore. E se pensi che quella fauna politica possa togliersi di mezzo da sola. Non mi hai mai risposto. Continuiamo così?
@Salvatore Franco il 22 febbraio 2014 alle 16:05:
Tu sei come quell’altro, assumi troppe cose…
@Andrea Pellis
“Si, si, si, 10000 volte SI! Perchè fino ad oggi hanno vissuto sulle mie spalle senza alcun rimorso.”
Anche sulle mie, se è per questo, che finora ho dato senza aver ricevuto un euro in cambio. Se mi daranno la pensione tra oltre un anno sarà grasso che cola. Ma c’è di più: ho scritto cosa ho fatto nella mia vita lavorativa. Guadagnavo piuttosto bene: dipendeva dalla profondità a cui operavo e dall’area geografica in cui mi trovavo. E la ma pensione sarà una miseria. I contributi mi venivano versati solo sulla paga base di un comune petrolchimico. Rapporto tra il percepito e il contribuito = da 1:4 a 1:8, secondo la specificità dei singoli interventi. Il Gruppo per cui ho lavorato è uno dei tre che vorrebbe svendere Giannino (Eni). Non so se io sia meglio o peggio, però non sono come te, e questo al di la di ogni valutazione politica. Ergo: se ti riferisci a me (come sembra) quando dici tutti quei sì e poi indichi come parassita chi non ti condivide, puoi rivolgerti a chiunque meno che a me. Che, dopo essere stato premuto come un limone, mantengo la considerazione che ho per chiunque altro, parassiti compresi.
E poi io non sparo nel mucchio. Gli statali non sono tutti come tu dici, vivaddio. I miei genitori sono stati due insegnanti dello Stato e non corrispondono affatto a ciò che tu dici indistintamente di tutti. Io stesso ne conosco molti anche oggi che fanno il loro lavoro egregiamente e senza fare i furbi. Ancora: prova a mettere quello che dici su un programma politico, e poi vedi chi te lo vota. Chiunque, oggi, ha uno statale in famiglia o tra i parenti, di sangue o acquisiti. Quando non lo è egli stesso. Prova a ragionare seriamente e poi dimostrami che ho torto, se ci riesci. Tu vorresti buttare a mare metà degli italiani, per come ti esprimi (cfr. mariolino: “con i cosidetti statali, senza ricordarsi che sono tanti..”), e vedo che hai trovato compagnia. Però resta uno sfogo e non un ragionamento politico. Posso accettarlo solo come tale, perché se le tue teorie o quelle di Fabrizio fossero applicabili, qualcun altro le avrebbe già sviluppate e realizzate senza aspettare voi. Non mi risulta niente del genere sull’intero pianeta, non solo in Italia.
“Sono anche convinto che un po’ di sana miseria farà di molto bene a tanta gente.”
Complimentoni! Non credo, assunto il thread in oggetto, che sia esattamente questo il concetto di “Stato minimo” Ecco: prova a mettere anche questo su un programma politico e poi mi racconterai se prendi consensi o uova in faccia. Se poi preferisci il “fai da te”, come ho detto a Fabrizio, accomodati pure e poi mi dirai quanti ti vengono appresso, anche fuori dal blog. Ma in pratica, non a chiacchiere.
“Referendum propositivi in Italia, oggi? Mamma mia…”
Non ho capito bene il “Mamma mia”. Vuoi spiegarti meglio?
“io non credo sia possibile risolvere la situazione senza pagare il conto degli errori del passato.”
Io sì invece, e qualche esempio storico lo documenta. E’ solo una questione di palle. Quando è il popolo a deciderlo, non c’è trippa per gatti. Altrove la cosa si è risolta in modo indolore. Nessun intervento armato, ed era più facile l’uso della forza da quelle parti che in Europa. L’Islanda non ha neanche un esercito e nessuno si è azzardato a far nulla. Ci hanno rimesso solo i Banchieri.
“Loro alla loro dovevano pensarci prima di diventare parassiti. E’ decisamente ora che la gente si assuma delle responsabilità. Ed ecco anche spiegato perchè il M5S è forse peggio ancora degli altri.”
E perché? ritieni “parassiti” anche quelli del M5S? Puoi provarlo? Io posso provare il contrario: hanno restituito ciò che spettava loro, intanto, non rubato.
“E si, l’ho letto il “programma”. Ho ancora gli incubi…”
Anche qui: bella frase ad effetto, ma quella resta se non entri nello specifico.
Se hai qualcosa da criticare, ogni critica è bene accetta. Ed io preferisco la gente che parla chiaro come me. Altrimenti…
PS: a) una cortesia personale, e vale per tutti: quando vuoi commentare un mio intervento, ti pregherei di farlo nella sua interezza e non “a pezzi e bocconi”. Ti pregherei inoltre di parlare più chiaro soprattutto, altrimenti non viene bene…
b) se sei così così bravo e intraprendente, il mondo è grande… come mai hai ancora formato un movimento politico con funzione… “antiparassitaria”? Sarebbe una novità. Potresti avere successo…
Qui parlate di stato minimo, e questo mi và anche bene, ma nessuno che metta in discussione la presenza dei padroni privati, che sono anche peggio, su questo ho avuto ampie prove nella mia vita, se facessimo sparire anche loro, magari senza ghigliottina, come invece qualcuno vorrebbe fare con i cosidetti statali, senza ricordarsi che sono tanti, e in più hanno il cosidetto uso legittimo della forza, cosa da tenere sempre bene a mente.
Per essere veramente liberi non bisogna avere padroni ma a 360 gradi, non in un senso solo, ma il mondo dovrebbe essere MOLTO diverso, e anche noi, meno carogne di sicuro.
Quello che mi è successo in settimana mi ha fatto ricordare dove andiamo a finire tutti prima o poi, senza neanche bisogno di metterci mano.
Salvatore Franco, sai che non mi formalizzo, dialogare con te è sempre un piacere, l’importante è che si facciano dei ragionamenti che stiano in piedi.
“Come ho già detto, mi inchino solo al volere di maggioranze popolari anche quando non rispecchiano la mia idea.”
Io invece non mi inchino, ma c’è un motivo.
Vorrei allacciarmi all’altro tuo post dove credi sia necessaria un’evoluzione della democrazia preferendone una più diretta. Anche io sono d’accordo.
Ma secondo me c’è un grossissimo limite proprio dovuto alla democrazia:
La democrazia è quel modo di prendere delle decisioni per un gruppo senza assumersi le responsabilità derivanti da quelle decisioni.
Ti faccio un’esempio: io, te, Andrea, Damy e Piero abbiamo una cesta di funghi, io e Andrea valutiamo che son velenosi, tu, Damy e Piero valutate che sono commestibili, facciamo una votazione per decidere se mangiarli o no, voi tre golosoni vincete, e tutti quanti mangiamo i funghi. I funghi però erano velenosi e tutti quanti passiamo la nottata in preda a terribili dolori.
Innanzitutto la democrazia esprime sì, la volontà di una maggioranza, ma non è detto che sia la cosa giusta, comunque sia, possiamo continuare a preferire la democrazia, purché si possa rimediare agli errori basandosi su esperienze precedenti.
Se nella fattispecie eravamo solo in cinque, ed avevamo ben presente come si era votato, è facilissimo risalire ai responsabili dell’errore, trovare le responsabilità, e fargliele assumere in modo che la prossima volta potrebbero: o non votare, o astenersi o votare con maggior responsabilità.
Ora prendi la stessa storiella e al posto di cinque votanti ne metti 50 milioni che, né conosci, né ti dicono cosa hanno votato, ed in caso di una scelta sbagliata prova a risalire alle responsabilità. Impossibile vero?
Ma se la cosa drammatica è che le relative azioni derivanti dalle volontà dei votanti vengono portate avanti anche quando sono sbagliate, la cosa ancor più terribile è che gli stessi errori possono essere ripetuti all’infinito, perché mai nessuno sarà responsabile, perché dire “tutti, o la maggioranza sono i responsabili” equivale (nella realtà delle cose) a dire “nessuno è responsabile”.
Questo difetto non va secondo me sottovalutato, e non volendo rinunciare ad un sistema democratico diretto per almeno i prossimi 100 anni (spero meno, e che la gente si evolva prima), bisogna fare in modo che quel sistema faccia meno danni possibili.
Per fare meno danni deve poter rendere responsabile chi vota scelte che si riveleranno errate, ma qui subentra un’altro problema: quello che magari io considero errato, tu lo consideri giusto, ma quali sono gli errori che subiamo e percepiamo tutti allo stesso modo? Quelli che riguardano la sfera economica.
Per poter utilizzare una democrazia, far pochi danni, ed essere responsabili, l’unico modo che vedo possibile è che sia applicata ad una comunità piccola ed uniforme che possa più facilmente confrontarsi ed apprezzare o criticare le volontà, in quel modo la comunità si responsabilizza ed eventualmente rimedia più facilmente agli errori, che comunque sono inevitabili poiché siamo umani.
Tutto questo discorso per dirti che anche se una forma di democrazia diretta mi piace in linea di principio, non mi esalta per niente se devo immaginaria applicata a 50 milioni di individui quasi tutti tra loro sconosciuti.
Tornando alla tua frase iniziale, immagina che la volontà della maggioranza sia di volere un reddito di cittadinanza di 500 euro a testa, e immagina che per la prima volta tutti i votanti siano d’accordo, ora ti chiedo:
Dove li prendi 500 euro x 50 milioni di votanti = 2500000000 Euri x 12 mesi, o meglio, a CHI li prendi? Ai 50 milioni di votanti cui li dovresti dare?
Un saluto .
In Europa , il movimento laissez-faire è stato ampiamente promosso dai fisiocratici , un movimento che ha avuto origine con Vincent de Gournay , un mercante di successo. Gournay ha dichiarato che il governo dovrebbe consentire alle leggi della natura per governare l’attività economica, con lo Stato interviene solo per proteggere la vita, la libertà e la proprietà. Le sue idee sono state prese da François Quesnay e Turgot , barone de l’Aulne. Quesnay aveva l’orecchio del re di Francia, Luigi XV , e nel 1754 lo convinse a dare laissez-faire una prova. Il 17 settembre, il re abolì tutti i pedaggi e le restrizioni sulla vendita e trasporto di grano, e per più di un decennio l’esperimento è stato un successo. Ma poi, nel 1768, c’è stato un cattivo raccolto, e il costo del pane è aumentato così alta che vi era una diffusa fame, mentre commercianti esportati grano per ottenere il miglior profitto. Nel 1770, l’editto che consente il libero scambio è stata revocata.
La dottrina del laissez-faire è diventato parte integrante del liberalismo europeo ottocentesco . [13] “Così come i liberali sostenuto la libertà di pensiero nella sfera intellettuale, in modo che ugualmente erano pronti a difendere i principi del libero scambio e di libera concorrenza nel settore economico. Lo stato doveva essere semplicemente un poliziotto passiva , proteggendo la proprietà privata e amministrare la giustizia, ma non interferire con gli affari dei suoi cittadini. Uomini d’affari, industriali e soprattutto inglesi, si sono affrettati ad associare questi principi con i propri interessi economici. ” [13] Molte delle idee dei fisiocratici diffuse in tutta Europa, e sono state adottate, in misura maggiore o minore in Svezia , Toscana , Spagna , e dopo il 1776 nella nuova creazione degli Stati Uniti . Adam Smith , autore di The Wealth of Nazioni , ha incontrato Quesnay e confermati sua influenza. [24]
In Gran Bretagna , nel 1843, il giornale The Economist è stato fondato ed è diventato una voce influente per il laissez-faire capitalismo . [25] laissez-faire sostenitori opposto di aiuti alimentari per le carestie che si verificano all’interno dell’impero britannico , nel 1847, riferendosi alla carestia allora in corso in Irlanda , fondatore di The Economist James Wilson ha scritto, “E ‘affari di nessuno a procurare ad un’altra”. Tuttavia, The Economist campagna contro le Corn Laws che proteggevano i proprietari nel Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda contro la concorrenza da importazioni straniere meno costosi dei prodotti cerealicoli. La Grande Carestia in Irlanda nel 1845 ha portato alla abrogazione delle Corn Laws nel 1846. Le tariffe di grano che ha mantenuto il prezzo del pane artificialmente elevato sono state abrogate. Tuttavia, l’abrogazione delle leggi sul grano è venuto troppo tardi per fermare la carestia irlandese, in parte perché è stato fatto a tappe nell’arco di tre anni.
Un gruppo che si fa chiamare i liberali di Manchester , a cui Richard Cobden e Richard Wright appartenevano, erano strenui difensori del libero commercio , e il loro lavoro è stato portato avanti, dopo la morte di Richard Cobden nel 1866, da The Cobden Club.Nel 1867 , un trattato commerciale è stato firmato tra la Gran Bretagna e la Francia, dopo che alcuni di questi trattati sono stati firmati tra gli altri paesi europei. [ citazione necessaria ] La ripartizione del laissez-faire praticata dal British Empire è stato in parte guidato da aziende britanniche desiderosi di sostegno statale delle loro posizioni all’estero, in particolare le compagnie petrolifere britanniche.
laisser-faire fu reso popolare da Vincent de Gournay”Francese”
A prescindere:in quasi tutti i commenti al riguardo lo Stato,il mio motto era;”LASCIARE LAVORARE!”In italiano
Leave work:in inglese
Quitter le travail:in francese.
Motti che si differenziano per la sola lingua,ma il significato è sempre lo stesso.”CREDO”.
Naturalmente,un’analisi che non può che appartenere a chi ha tendenze anarchico-individuale.
“Il mio Stato MINIMO”. Buona serata
Stato guardiano notturno
Uno stato guardiano notturno, o di uno stato minimo, è variamente definiti dalle fonti. In senso stretto, si tratta di una forma di governo in filosofia politica in cui la condizione unica funzione legittima s ‘è la protezione delle persone da aggressioni , furti , violazione del contratto , e la frode , e le uniche istituzioni governative legittime sono il militare , di polizia e tribunali . Nel senso più ampio, che comprende anche vari servizio civile e di emergenza-soccorso reparti (come i vigili del fuoco ), le carceri , l’ esecutivo , il potere giudiziario , e le legislature come funzioni di governo legittimo.
Advocacy di uno stato guardiano notturno è noto come minarchism . Minarchists sostengono che lo Stato non ha il diritto di utilizzare il suo monopolio dell’uso della forza per interferire con operazioni gratuite tra le persone, e vedere la responsabilità esclusiva dello Stato come garantire che le transazioni tra privati sono gratuiti. Come tale, minarchists generalmente credono in un laissez-faire approccio per l’economia. La ragione di questa convinzione può essere prosperità economica, limitazioni morali sull’uso della forza dello stato, o entrambi.
La frase è stata coniata dal tedesco socialista Ferdinand Lassalle nel 1862 discorso a Berlino. Ha criticato la ” borghese ” liberale dello stato governo limitato, confrontandolo con un guardiano notturno il cui unico compito era impedire il furto. La frase rapidamente preso piede come una descrizione di governo limitato, anche se il liberalismo ha cominciato a significare uno stato più interventista. Ludwig von Mises in seguito ha rilevato che Lassalle ha cercato di rendere governo limitato ridicolo, ma che non era più ridicolo di quanto i governi che si occupano di “preparazione di crauti, con la produzione di bottoni dei pantaloni, o con la pubblicazione di giornali”.
Minarchists genere giustificano lo stato per il fatto che essa è la logica conseguenza di rispettare il principio di non-aggressione . Essi sostengono che l’anarchismo è immorale perché implica che il principio di non-aggressione è opzionale. Essi sostengono che questo è perché l’applicazione delle leggi sotto anarchismo è aperto alla concorrenza. Un’altra giustificazione comune è che le imprese di difesa privata e campo tenderebbero a rappresentare gli interessi di chi li pagano abbastanza. Robert Nozick in Anarchia , stato e utopia hanno sostenuto che uno stato guardiano notturno fornisce un quadro che consenta di ogni sistema politico che rispetti i diritti individuali fondamentali.
Critiche.
Laissez-faire ( / ˌ l ɛ s eɪ f ɛər – / , francese: [lɛsefɛʁ] ( ascoltare )) è un ambiente economico in cui le transazioni tra privati sono privi di governo restrizioni, tariffe e sussidi , con soli sufficienti normative per proteggere i diritti di proprietà. L’espressione laissez-faire è francese e significa letteralmente “far [li ] fare “, ma implica in linea di massima” lascia stare “,” lasciarli fare come vogliono, “o” lasciar perdere “.
http://en.wikipedia.org/wiki/Night-watchman_state
http://en.wikipedia.org/wiki/Laissez-faire
il figlio di Napolitano per esempio,lo vedrei bene ad allevare mucche nelle malghe in alta montagna. Un lavoro perfetto per far capire a certe persone che il lavoro fatto con fatica e sudore, va rispettato, ed è giusto che abbiano un bel guadagno,che non deve finire nelle tasche dei VERI BAMBOCCIONI,quelli che senza il papino, non sarebbero capaci neanche di allacciarsi le scarpe da soli.
Andrea Pellis il 21 febbraio 2014 alle 11:43:
Pellis… se andiamo avanti così, io e lei andremo d’amore e d’accordo.
@Piero il 21 febbraio 2014 alle 11:29:
Spero bene! Solo un parassita potrebbe NON condividere…
Andrea Pellis il 21 febbraio 2014 alle 09:56:
Bravissimo Pellis, condivido.
Salvatore Franco,ciàcià.Possibile questa”INDISCREZIONE?” o i grillini devono chiedere permesso al DITTATORE?.(Almeno così si è definito ultimamente).
L’indiscrezione – Renzi: “Se Alfano si sfila, faccio il governo con FI e qualche grillino”
“Ho le mie idee, è tutto pronto. Con Alfano non voglio più trattare”. Il sindaco, insomma, accelera. E spiega ai suoi: “Se si sfila Alfano ho delle alternative, a partire dalle elezioni. Conviene all’Ncd?”, chiede retorico. Matteo aggiunge: “Inoltre, dopo lo streaming di mercoledì con Grillo, posso andare persino a sfruculiare qualche grillino”. La trattativa, dunque, è tesa. Delicata. Sullo sfondo l’ombra non solo dei grillini, ma anche di Silvio Berlusconi, visto da parte del Pd come un potenziale alleato che “potrebbe regalarci la sorpresa di un appoggio esterno” e visto dentro Ncd come un avversario temibile.
Claudio Brambilla(FOREBASE).Salutoni
@Salvatore Franco il 21 febbraio 2014 alle 05:24:
Referendum propositivi in Italia, oggi? Mamma mia…
Comunque, ripeto a te quello che ho già detto ad altri: io non credo sia possibile risolvere la situazione senza pagare il conto degli errori del passato. Sono anche convinto che un po’ di sana miseria farà di molto bene a tanta gente. Che poi, miseri (e anche schiavi) ci finiremo comunque perchè è esattamente così che ci vuole l’unione sovietica neuropea. La differenza è SCEGLIERE di toccare il fondo per poi ripartire oppure farsi trascinare giù e poi incatenare, senza speranza di risalire.
E questo tralasciando le probabili conseguenze che un nostro default avrebbe sulla cricca mondialista e le “beneamate” banche…
“Te la sentiresti di lasciare loro e i loro figli innocenti in preda alla fame più nera dalla sera alla mattina?”
Si, si, si, 10000 volte SI! Perchè fino ad oggi hanno vissuto sulle mie spalle senza alcun rimorso. Che poi, eliminato il tumore-stato, quelli bravi e onesti non avranno alcun problema a reinserirsi nel mondo del lavoro VERO. Degli altri non mi importa nulla, avranno solo quello che si meritano. Non si capisce perchè devo fare la fame io per salvare loro. Io penso a me e alla mia, di famiglia. Loro alla loro dovevano pensarci prima di diventare parassiti. E’ decisamente ora che la gente si assuma delle responsabilità. Ed ecco anche spiegato perchè il M5S è forse peggio ancora degli altri. E si, l’ho letto il “programma”. Ho ancora gli incubi…
@Andrea Pellis il 21 febbraio 2014 alle 00:07:
Ed è infatti l’intera architettura istituzionale ad essere messa in discussione. Non certo perché la metà della popolazione dipende da essa (magari un po’ meno, andiamo…), ma perché la formula della Democrazia rappresentativa è ormai obsoleta. Tu voti qualcuno (chi dice il contrario mente e vale pure per i sinistri), e poi quello fa come gli pare. Si associa, si dissocia, cambia bandiera, si fa comprare e via dicendo. Una manica di accattoni senza dignità e senza onore. Non è andata così, forse?
Allora non è meglio pensare ad un tipo di Democrazia più partecipativa? Io privilegio l’uso dei referendum propositivi ed ho a disposizione un solo programma che me lo propone. Incidentalmente questo programma è stato elaborato da semplici cittadini come me. Tanti “signor nessuno” che hanno creato una forza tale da risultare il primo partito italiano alle ultime politiche. Poi, dell’ elettorato si può dire tutto e il contrario di tutto: voto di protesta, voto consapevole eccetera. Non faccio il sondaggista e non mi sbilancio su questo. Però, se alle ultime politiche cdx e csx hanno perso dieci milioni di voti e M5S (a braccio) ne ha presi quasi altrettanti , qualcosa vorrà dire, giusto?
Sul collasso globale valgano le stesse considerazioni proposte a Fabrizio. Non è che per fare dispetto alla moglie uno si taglia i ciondolini. O, peggio, taglia quelli degli altri. Mi pare che siamo già stati ridotti abbastanza in miseria e schiavitù per finire alla mercè di chiunque senza alcun hatù istituzionale. Ho per modello l’Islanda e l’Ecuador. Ma non alla Giannino…
L’Islanda è stata la prima nazione al mondo a mettere in atto un colpo di mano contro le Banche. Noi siamo troppi per liquidare l’argomento in quattro e quattr’otto come hanno fatto loro. Lì però i Banchieri sono scappati inseguiti da mandato di cattura internazionale. I politici sono stati letteralmente presi a calci in culo dalla gente.
-In Ecuador è successa la stessa cosa e la gente si è messa nelle mani di Correa uscendo da quelle del FMI.
-In Argentina (a banche fallite) Cristina Kirchner, con fatica, è riuscita ad affrancare il Paese dalla schiavitù estera. Ma non certo dando l’Argentina in pasto a qualcuno.
-Per un po’ non succede anche con la Libia di Gheddafi, che è stato ammazzato perché aveva proposto l’unione panafricana e l’adozione del dinaro d’oro agli altri Stati, per fare uscire gli altri dalle grinfie del FMI.
-In Grecia sono alla canna del gas.
-In Ucraina sono alla guerra civile, sempre per l’UE maledetta. E Mosca si sta spazientendo.
-Se non fosse stato per l’UE e per gli USA non saremmo in guerra in mezzo mondo.
Ecco perché quando penso a quello che hanno fatto i politici mi sale il fumo agli occhi.
Poi ci si chiede perché uno vota M5S. Ma qualcuno che storce il naso se lo è letto bene quel programma?
Se non ci riescono loro chi dovrebbe riuscirci, Berlusconi con quell’altro parvenue dell’ultima ora?
No, perché chiedere è lecito; e rispondere è cortesia, eh..
Noi purtroppo abbiamo il cervello troppo spappolato dai media solo per poter considerare l’uscita dalla dittatura economica in cui ci troviamo. Anzi molti non lo sanno nemmeno. Da dove vengo io mi ci sono spappolato il fegato, su questo… Sul fatto che si chiami UE, almeno in quattro gatti, siamo d’accordo. Ma sul resto?
Dico questo perché sono convinto, anzi lo dicono i numeri che non piacciono a Fabrizio, che per i prossimi vent’anni abbiamo da versare 50mld/anno perché qualche stronzo, tra l’indifferenza generale, ha generato un DP non restituibile con moneta presa a prestito, in seguito, da nuovi creditori. E qualche altro stronzo ha accettato le leggi capestro (Mes e Fiscal Compact) che auto alimentano il debito stesso. Un vicolo cieco. Anche se i politici diventassero santini con l’aureola, e l’intera Italia una nazione virtuosa come per incanto, la matematica dice che saremmo ugualmente nello stesso vicolo cieco. Non si tratta più di spennare i poveracci o i riccacci. E’ stato superato pure quel punto. Il debito non potrà mai essere ripagato. Quei bastardi puntano all’interesse annuale: oltre cento mld/anno: capito il meccanismo? E siccome non siamo in grado di pagare neanche quello, tra non molto qualcuno si presenterà a battere cassa. I politici lo sanno ed ognuno di loro ha la sua via di fuga precostituita, figuriamoci se non è così…. Fesso è chi pensa che siano fessi loro. A quel punto resterà solo il patrimonio reale, valutabile in circa 8000mld.
Con l’oro non ci facciamo un tubo perché corrisponde ad un controvalore di poco più di 100mld (2451,8 tons, se ci sono ancora tutte). Poi resta la ricchezza vera: immobili, beni artistici, turistici, territoriali e aziende strategiche. Sì, anche il territorio possono vendere, se vogliono. E quelli sono gli obbiettivi.
Allora qual è la soluzione? Visto che restando in UE siamo condannati, bisogna ottenere una classe politica che vada a Bruxelles a dare lei gli ultimatum a quei criminali, invece che subirli. In questo caso, la “soluzione Correa” mi pare la migliore: analisi degli ultimi trent’anni dei contratti di debito, ricusazione di gran parte dello stesso per manifesto utilizzo per interessi diversi da quelli del popolo italiano (principio giuridico del “debito detestabile” sancito proprio dagli Usa in Iraq) , e riacquisto del residuo dei Titoli di Stato a quota non superiore al 30% del valore nominale degli stessi. Correa ha fatto questo: o così o Pomì. Ed è andata. Ma quello, oltre ad essere onesto, è anche un economista. Ora, per qualunque politico è impresa impossibile perché, alla fine, chiunque è fatto di carne ed ossa, e a quei livelli ci puoi rimettere pure la buccia. Ma se questo provenisse da una decisione popolare sarebbero cazzi amari per loro. E per noi facile come bere un bicchiere d’acqua. Per questo se parli con qualunque politico di referendum sull’euro scappa a gambe levate. Senza contare la doppia circolazione di moneta, consentita dall’Ue, e che nessuno nomina. E senza contare miniassegni, bitcoin etc. anch’essi perfettamente legali. L’uomo giusto per me è Nino Galloni, ma ci sono altri economisti in Italia senza scomodare l’estero. E’ facile trovare i suoi video su youtube. La Lega non è niente male a Bruxelles. Peccato che io non mi fidi della Lega. E noi, un Farage (dell’UKIP), non ce l’abbiamo.
Ecco perché considero importantissime le prossime elezioni europee. E poi, a parte le mie idee, sono un semplice commentatore. Un fesso come tanti, alla fine, che non conta un tubo. E altrove avevo scritto anche questo, circa i bloggaroli. Diciamoci la verità, contiamo meno di niente.. eh.. eh..
Che l’UE fosse una trappola e l’Euro pure non lo dico io ma otto tra i più noti economisti del mondo. Tutti premi Nobel. E qualcuno di loro l’aveva detto molto prima che nascesse l’Euro. Era tutto previsto e s’è lasciato che accadesse. La gente è stata tenuta all’oscuro ma è anche colpa di quelli che pensano solo a fare i tifosi pure in politica. I media: ci hanno sguazzato. Ora, fermo restando che ognuno può regolarsi come gli pare, io faccio una domanda semplicissima: “Quando basta, Gordon?”
Se poi continuiamo a dire che il denaro è COMUNQUE carta straccia, ragà, allora non saprei veramente che altro aggiungere.
E per una volta, forse (altro che cerotti di Piero), mi spegnerò da solo per consunzione dei cabbasisi.
PS: anche a me piacerebbe sapere cosa ne pensa Lottieri.
@ depaoli.fabrizio@libero.it il 20 febbraio 2014 alle 22:37 e 23:01:
Fabrizio, prima di tutto vorrei dirti che anche quando rispondo in modo “un po’ così”, non ho alcuna animosità nei tuoi confronti. Non solo perché ti stimo una persona per bene, ma anche perché mi hai dato prova di coraggio non comune in quella certa occasione, quando molti altri se ne stavano zitti per timore reverenziale di essere buttati fuori anche loro, più che altro. Solo un altro oltre te, devo dire, che hai conosciuto di recente anche personalmente. Mentre qualcuno, come si dice dalle mie parti, “ci si inzuppava pure il biscotto” come avrai letto poco fa. Non credano, quei signori, che non l’abbia capito. Io non dimentico.
Detto questo:
“Se uno non VUOLE evadere non evade, ma se invece evade vuol dire che VUOLE”
– Se mi consenti ancora un minimo di bonario sfottò: monsieur de Lapalisse ti fa una pippa!
-La curva di Laffer NON DICE “che più aumenti le tasse e più la gente evade”. Quello lo dici tu.
La curva di Laffer DICE “che esiste un livello del prelievo fiscale oltre il quale l’attività economica non è più conveniente e il gettito si azzera, quanto meno se il prelievo raggiunge il 100% del reddito, e quindi che le due grandezze siano legate da una curva continua a forma di campana che ha un massimo (per il teorema di Weierstrass), ovvero un’aliquota che massimizza il gettito fiscale.” Meno brutalmente si può dire che “la riduzione del gettito è a sua volta interpretabile come cessazione delle attività economiche a causa di una pressione fiscale eccessiva, o come aumento dell’evasione ed elusione fiscale.”
Nel caso di specie (l’Italia) sarei particolarmente indignato se a fronte delle migliaia di imprese falcidiate per strangolamento e delle centinaia di suicidi degli imprenditori, venisse usato come argomento principe la quota di evasione ed elusione che pure esiste. Spero di essermi spiegato.
Che da questo, poi, nasca un teorema secondo cui “prima falliamo e meglio è” resta cosa tutta da dimostrare, e soprattutto non rispecchia il sentire comune. Come ho già detto, mi inchino solo al volere di maggioranze popolari anche quando non rispecchiano la mia idea. Non certo al volere di quelle politiche che non mi hanno rappresentato negli anni passati, anche quando avevano avuto la mia fiducia. Né a quelle del singolo, chiunque esso sia.
– I politici NON “son tutti farabutti chi più chi meno”. Su quelli che hanno governato finora sfondi una porta aperta. Su quegli altri ti potrò credere solo se ne daranno prova. Non mi fascio la testa prima di rompermela. Le premesse che ho descritto nel precedente intervento li differenziano da chiunque altro. Non è smentibile.
– Se “lasciamo la macchina senza benzina” (e come poi? Non votando o passando qualche guaio con l’Agenzia delle Entrate? E poi io considero il lavoro nero un cancro perché si presta allo sfruttamento dell’individuo), al fallimento dello Stato corrisponderebbe una immediata povertà assoluta dei più. E’ questo quello che desideri? Perché, vedi, i dipendenti statali saranno anche parassiti in gran parte, ma sono anche padri di famiglia. E i poveri già ci sono a milionate. Lo dice l’Istat, non io. Te la sentiresti di lasciare loro e i loro figli innocenti in preda alla fame più nera dalla sera alla mattina? Io ho girato il mondo in lungo e in largo per lavoro, come sai. Ho visto cos’è la fame vera, e ogni volta che mi tornano in mente certe immagini mi viene un groppo in gola. Ti pregherei di non affrontare certi argomenti a cuor leggero senza tener conto dei più elementari bisogni quotidiani di chiunque.
– “Se siamo arrivati a questo punto è “grazie allo stato” che tramite i suoi governi (così sei contento) ha sempre appesantito il sistema produttivo di regole, regole COSTOSE tutta ricchezza sottratta alle imprese produttive, poi ci sono le tasse altra ricchezza sottratta alle imprese produttive.”
Sì, sono contento perché su questo punto hai ragione. E comprendo il tuo disagio. Purtroppo non è il solo punto, questo. Nel fare ciò che tu descrivi, i politicanti (NON lo Stato) si sono compromessi al punto tale da superare essi stessi il punto di non ritorno. Con i potentati oligarchici di cui parlo e con la malavita organizzata. Che aveva necessità di reinvestire gli enormi proventi derivati dal traffico internazionale di stupefacenti in altre attività lecite e visibili. Si è creata una enorme lavanderia di denaro a cui non solo i politici, ma anche grossi e medi imprenditori si sono dovuti piegare. I politici si sono prestati accettando i famosi “voti di scambio” e chiudendo gli occhi su altre cose, quando non consustanziali alle stesse. Gli imprenditori accettando di non essere ammazzati. A questo si sono aggiunte le infiltrazioni di ogni tipo nella realizzazione delle Grandi Opere pubbliche. Non lo dico io ma i numerosi rapporti dell’antimafia e dei Carabinieri che Imposimato cita nelle sue conferenze e sul suo libro. Al 2007:
http://www.youtube.com/watch?v=-asp6Gjqpl8
E qualche mese fa:
http://www.youtube.com/watch?v=6u9yFPWi04w
Questa spirale ha attinenza con il DP perché è stata troppo forzata la mano, a mio modesto avviso. E anche questa non è solo farina del mio sacco.
Quindi è una questione più complessa di quanto non si creda comunemente, e capillarmente diffusa sul territorio. Davanti alla quale perfino le cose di cui stiamo parlando mi sembrano bruscolini. Questo ha guastato parte del tessuto sociale; di qui il fenomeno omertoso, nato al sud, ed estesosi poi anche al nord. Non è facile uscirne, lo so benissimo. Ma altrettanto bene comprendo che solo nuove forze messe in campo hanno speranze di sovvertire la rotta: cittadini contro il malaffare, capillarmente presenti sul territorio al servizio della comunità. La vedo così. Ogni altro passaggio lo vedrei successivo a questo.
Sull’UE e sull’Euro mi pare che non ci sia più discussione.
Io ho solo un voto in mano. L’ho usato e lo userò ancora, spero.
Poi ognuno faccia come meglio crede, naturalmente.
Incrociamo le dita.
@Salvatore Franco il 20 febbraio 2014 alle 18:10:
Il problema è che i rappresentanti (qualunque cosa questo voglia dire) sono quelli che sono perchè l’intera architettura istituzionale favorisce i disonesti e i mediocri. Anche se sarebbe bellissimo vederli sparire tutti, magari perchè mandati a lavorare in miniera per 800 neuri lordi al mese, purtroppo questo non risolverebbe uno solo dei problemi veri, che sono appunto legati a doppio filo all’architettura stessa, fin dalle sue fondamenta (costituzione).
Il nodo è semplice, semplice: come si cambia l’architettura istituzionale se più della metà della popolazione campa grazie ad essa, sulle spalle degli altri? Mi pare evidente che è impossibile per via istituzionale (voto). Io e Fabri proponiamo una soluzione certamente drastica (il default e quindi il collasso dello statoladro) ma che potrebbe fornire una possibilità di ridefinire tutto su basi completamente diverse (nello specifico, almeno non socialiste). A quel punto certamente combatterei per uno stato minimo, quanto minimo è difficile saperlo in anticipo.
Ma se prima non si rimuove il tumore attuale, è perfettamente inutile parlare di un dopo che non ci può essere.
Vorrei che ci fosse un sistema meno drastico per rimuoverlo, ma ad oggi non solo non l’ho trovato io (che non sono nessuno), ma nessun altro (si sentono solo proposte volte a salvare quello che c’è). Tanto è vero che la mia domanda in proposito è rimasta sempre senza risposta. A questo proposito, sarebbe interessante conoscere l’opinione del nostro ospite.
@DamyEku il 20 febbraio 2014 alle 18:11:
Si, si, ti sei spiegato. Semplicemente non sono d’accordo per niente, servirebbe solo a salvare lo statoladro così com’è ora.
No grazie.
Salvatore Franco,
“Va dunque ripreso e legittimato il concetto di Stato, prima di tutto.”
ALT!
Troppo generico.
Quale tipo di stato?
Quali funzioni deve avere?
Quali princìpi deve garantire?
Di quanto potere può disporre? Come lo ottiene?
Deve essere collegato o scollegato dal mercato?
Un determinato tipo di stato deve essere a termine? A tempo indeterminato?
Ogni nuova generazione può scegliersi il suo stato preferito?
Prima di dire “stato sì”, “stato no”, o persino “stato minimo sì”, ci vado con i piedi di piombo e prima voglio capire a cosa vado incontro.
Un saluto .
Salvatore Franco, io dico che il gettito fiscale è diminuito ANCHE per merito degli evasori volontari, le circostanze poi aiutano: tra morire di fame e non mantenere lo stato, scelgo la seconda.
Poi certo che è diminuito anche perché le aziende chiudono o scappano, quei soldi lì lo stato non li vede mica più, come quelli di un operaio licenziato, che se però è grintoso ed intraprendente fa come le aziende: o fugge all’estero o lavora in nero, e fa benissimo.
La curva di Laffer dice che più aumenti le tasse e più la gente evade, vale in tutto il mondo, persino in Svezia.
Non è evasione volontaria? Per me sì.
Se uno non VUOLE evadere non evade, ma se invece evade vuol dire che VUOLE, scusa ma non vorrai mica considerare gli evasori incapaci di intendere e di volere…
Salvatore, tu continui a puntare il dito contro i governi e i politici, e fin qui siamo d’accordo, son tutti farabutti chi più chi meno, ma quello che invece va preso di mira ancor prima, perché è a monte, è lo stato. I politici fanno e disfano a loro piacimento perché le regole dello stato (questo stato) lo consentono.
Se tu dai in mano ad un bambino una macchina da corsa, dopo non puoi prendertela con lui se va a schiantarla contro un muro, una persona di buon senso gli dà un triciclo o tutt’al più una bici con le rotelle.
E invece si assiste regolarmente al mercato dei piloti, tutti fenomeni, bravi, onesti e capaci, ma poi quando si mettono a guidare accelerano senza ritegno e vanno pure a schiantarsi, massi’ chissenefrega… tanto la benzina e il carrozziere lo paghiamo sempre noi.
E adesso arrivi tu che vorresti provare il nuovo pilota (M5s)… eh no mio caro, prima sostituiamo la macchina con il triciclo, e POI se vuoi provare il nuovo pilota se ne può parlare.
Nel frattempo lasciamo la macchina senza benzina in modo che anche gli attuali piloti scendano.
È il motivo per cui non vedo uno schieramento che valga una cicca, non uno (dei grandi) che metta in discussione lo stato, la costituzione, che mi proponga un referendum per votare una costituzione che abbia al primo punto queste parole: “lo stato deve garantire e tutelare la proprietà privata”, e che dica “ogni individuo può scegliere se riconoscere o meno lo stato”.
Del resto chi sarebbe così scemo da voler arrestare questa macchina formidabile di repressione e dragaggio di ricchezza ai danni degli uomini di buona volontà?
Con la politica non se ne esce.
“13 milioni e passa di bocche da sfamare. Ora fammi vedere tu, Fabrizio de Paoli, seguace-di-Leonardo-Facco, da dove fai uscire ALTRETTANTI posti di lavoro. Perché, senza numeri in mano, per me resta la solita aria fritta”
Se lo stato fa un passo indietro e lascia al mercato libertà di agire ed esprimersi i posti saltano fuori.
Non puoi salvare capra e cavoli, quelli che vengono chiamati “diritti acquisiti” scordateli.
Come puoi scordarti, che anche invertendo immediatamente la rotta (ed oltretutto non mi sembra che nessuno abbia intenzione di farlo) nascano improvvisamente i posti di lavoro.
Chi VERAMENTE ha a cuore la disponibilità di posti di lavoro dovrebbe, per logica, prima di tutto deve agire sul far tornare le imprese ad operare qui.
La prima condizione perché un impresa scelga un posto dove insediarsi ed investire è la possibilità di GUADAGNARE e diventare RICCA.
La seconda è poter lavorare liberamente.
La terza è aver massima libertà d’azione nel gestirsi i rapporti con altre imprese o dipendenti.
Per creare lavoro, uno stato non deve aggiungere regole, DEVE TOGLIERLE, lasciar fare al mercato.
Se siamo arrivati a questo punto è “grazie allo stato” che tramite i suoi governi (così sei contento) ha sempre appesantito il sistema produttivo di regole, regole COSTOSE tutta ricchezza sottratta alle imprese produttive, poi ci sono le tasse altra ricchezza sottratta alle imprese produttive.
Se l’impresa non ha ricchezza da reinvestire non guadagna e se non guadagna chiude o scappa, e se scappa niente posti di lavoro.
Uno stato che abbia a cuore i posti di lavoro non deve adottare NESSUNA politica economica, non dovrebbe nemmeno avere il ministero dell’economia, dovrebbe dare massima libertà di mercato.
Perché si crei lavoro la ricchezza deve essere distribuita dal mercato e non dallo stato.
Ma invece mi pare di capire che tu vorresti che io ti dicessi quali “politiche economiche” dovrei adottare, mi parli addirittura di “numeri alla mano”. Ma al momento non ci sono numeri, chi aveva i numeri ha già levato le tende.
Chi parla di risolvere questo casino con i numeri pensa solo a dove e a chi prendere ricchezza per poi darla a quelle bocche da sfamare, come se la ricchezza fin qui creata fosse tutta roba sua, come se pensare a crearne dell’altra fosse l’ultimo dei problemi, ma va bene, risolvetela coi numeri…, prendo tot di qua metto tot di là… et voila’ la gente mangia.. ok, e poi? Una volta finita la ricchezza? A chi la prendi? Cosa gli dai da mangiare?
Se vuoi creare lavoro deregolamenta, lascia le persone e le imprese libere di lavorare, competere e guadagnare, lascia perdere i numeri…
Un saluto .
@DamyEku on 20 febbraio 2014 at 18:21/ 20:01:
Vabbuò Damy,
io, quelle tabelle (con mooolta calma…), te le andrò a ripescare dal blog su cui le ho postate. Giusto perché sei tu.
Il video, invece, l’ho recuperato facilmente da youtube:
http://www.youtube.com/watch?v=vKJMmZP4p38&list=PL0CC4E7F830CD6AB0&index=5
La sostanza mi pare che Berlusconi, in quel momento Capo di un governo di maggioranza NON CADUTO, invece di denunciare al popolo italiano il ricatto di Rehn, ha preferito dimettersi anche se aveva capito che l’Italia sarebbe andata a gambe per aria. O pensi che il Berlusconi manager, prima ancora che il Berlusconi politico, non si rendesse conto di cosa significava fare entrare un rappresentante della Finanza Tecnica Internazionale come Monti al suo posto? Poi hai ben visto cos’è successo! E cosa cambia, nel mio ragionamento?
Questo: è o non è un tradimento fatto agli italiani?
E insisto sulla mia domanda: quella fauna politica, secondo te, se ne va via da sola?
“Berlusconi propose agli altri membri europei di uscire dall’euro.”
Sì Damy, ma a me piace vedere nero su bianco, più che chiacchiere di bassa lega giornalistica, sai com’è… Per questo preferisco le Agenzie di Stampa ai giornali.
Quella boutade elettorale l’ha fatta altre due volte, dopo, rintuzzato dallo stesso Rehn la prima volta, e da Enrico Letta, la seconda. E s’è ritirato in buon ordine perché non era aria.
Ti risulta che analoga proposta ci sia stata alle ultime politiche, o per le prossime europee?
A me NO.
Buona notte.
@Piero il 20 febbraio 2014 alle 19:21:
Piero, suvvia, così mi fai cascare le braccia (per non dire altro..)
Possibile che non capisci neanche un po’ d’ ironia?!?
Ma come, io ci avevo messo una pietra sopra – su quella storia – e tu riapri la ferita?
Beh..allora visto che in passato hai fatto finta di non capire: mi vorresti graziosamente spiegare, caro Piero (o devo chiamarti “Daniele multinick” come t’ha denominato qualche altro padrone di casa), da dove t’era saltato in mente quella volta e su un altro blog ancora, di dire che ero un bugiardo quando dicevo di essere stato bannato?
E mo’ invece che fai, mi chiami “crucco passato a miglio vita”? E perché crucco, poi?
Ora, non per dare ragione a Fabrizio, ma non ti sembra di essere in leggera contraddizione?
Tranquillo: nessuno, mi pare, ti stia cacciando.
Qua nessuno tappa la bocca a qualcun altro, come vedi, tantomeno i partecipanti.
Comunque, Pierino caro, io non lo penso, ma… non ti sarai messo tu di “buzo buono” per indurre gli altri a credere che sei un disturbatore? Se ti incarti da solo mica è colpa degli altri, no?
Orsù dunque: togliti pure quel cerotto da melodramma.. ih..ih.. 🙂
Salvatore Franco il 20 febbraio 2014 alle 19:34:
Che si era RESO POSSIBILE, tuttavia, perché il Berlusca in quegli anni di governo aveva fatto impennare il DP a fronte di un bel 18% di contrazione del PIL. Ci aveva indebitati fino al collo. Perfino peggio dei sinistri e della tanto vituperata Prima Repubblica, Tangentopoli compresa! Il video di Garavaglia e le relative tabelle le trovi su quell’altro blog. Non me le fare andare a cercare…
Salvatore,ti devo contraddire al riguardo il DP scaricandolo sul cav.
Infatti,l’Italia del dopo l’unificazione stà pagando ancora il DP di Sardegna e Piemonte in particolare.E Berlusconi nel 1897 non credo esistesse.Salutoni
@DamyEku il 20 febbraio 2014 alle 18:21:
E’ vero Damy, ma questo NON LO ASSOLVE! Ho scritto fino alla nausea che la sostituzione di Berlusconi (e Papandreu, nell’arco di 48 ore per entrambi) si era resa possibile perchè il Berlusca, nei suoi 8 anni di governo (2011 escluso) si era messo nelle condizioni di essere ricattato da Olli Rehn. Che aveva minacciato la Commissione Bilancio presieduta da Garavaglia (Lega) che la BCE non avrebbe acquistato Titoli di Stato per due mesi, mandando l’Italia con il culo per terra (leggi: in default). E questo se non fosse stato appoggiato il governo del bild-tril-Goldman-Monti, illustre sconosciuto all’epoca. Certo che è stato un complotto! Mai detto il contrario.
Che si era RESO POSSIBILE, tuttavia, perché il Berlusca in quegli anni di governo aveva fatto impennare il DP a fronte di un bel 18% di contrazione del PIL. Ci aveva indebitati fino al collo. Perfino peggio dei sinistri e della tanto vituperata Prima Repubblica, Tangentopoli compresa! Il video di Garavaglia e le relative tabelle le trovi su quell’altro blog. Non me le fare andare a cercare…
Dopo di chè, il Berlusca se ne era andato – tomo tomo, cacchio cacchio – dal Napo e gli aveva messo le dimissioni in mano. Quell’altro si è preso le dimissioni del Berlusca, ha spalancato la porta a Monti, e gli ha lasciato fare quello che ha fatto (buco finale compreso), nominandolo Senatore a vita per paragli le chiappe a vita (è solo una mia idea, eh) da ogni procedimento giudiziario futuro. Perché lo penso? L’hai visto quel video che ho postato sulla cresta fatta da “qualcuno” su quel volo Roma-Bruxelles a/r ?
Ecco: io, la gente, la misuro anche da queste cose, per non parlare del “passato” di quel signore. Sta di fatto che, da Monti in poi, non mi risulta che abbiano mollato l’osso. Renzino compreso. Li hai votati tu, gli ultimi tre? NO. E io nemmeno. Ergo: torniamo al ragionamento di prima: se ne devono andare TUTTI! E senza quelle “x” RESTANO (altro che carta igienica, le schede elettorali…).
Se invece, quando è il momento, ce ne laviamo le mani, poi – quantomeno – dovremmo avere tutti il buon gusto di non lamentarci. Sei d’accordo?
E quale sarebbe questo “Consiglio di Amministrazione”? Non vorrete di nuovo bannarmi neh?
1)non so cosa è il poltergeist trollico..
2)non so chi sia il soggetto in età adolescenziale, De Paoli? Salvatore Franco anni addietro in altri blog, un crucco passato a miglior vita?
3)I Trollbuster non so neanche cosa sono? Roba da mangiare??? 🙂
4)NON sono un troll.
PS comunque metto il cerotto sulla bocca, è meglio.Ci tengo alla mia salute, già piuttosto malandata.:(
Salvatore Franco,vedi che prima di Grillo,Berlusconi propose agli altri membri europei di uscire dall’euro.Per tale motivo,fù sostituito dal Governo disastro Napolitano-Merkzì-Monti,per la scusa dello spread che non centrava un azz;visto a fine agosto 2011 era a 278 punti,arrivati in meno di due mesi a più 500 punti base.Se questo non è complotto?…
Andrea Pellis,la stampa di moneta serve solo per avere uno Stato credibile e garante.
Cioè,lo Stato stampa un miliardo,100 milioni sono già suoi che potrà spenderli in settori prioritari o anche fruttiferi.Spero essermi spiegato.N’aggia.
A questo punto arrivati (bravo Damy), mi pare di capire che tutti noi (Fabrizio non l’ha ancora detto..) saremmo d’accordo su di uno Stato minimo (ci terrei alla S maiuscola). Va dunque ripreso e legittimato il concetto di Stato, prima di tutto.
L’equivoco, almeno a mio parere, pare sia nato da una erronea identificazione tra lo Stato (inteso come Stato-comunità) ed i suoi rappresentanti istituzionali (fatto da cui trae origine lo Stato PARASSITA citato da Damy). D’accordo – mi pare di poter dire – anche sul fatto che, volenti o nolenti, abbiamo subìto tutti gli effetti devastati di un tradimento di massa. Da cui, se nessuno mi contraddice, non se ne può uscire se quegli uomini non saranno sostituti con altri.
Ora è chiaro che io, pur votando un movimento fatto di semplici cittadini, non ho verità assolute in tasca. E la mela marcia può annidarsi ovunque. Ciò che mi conforta, tuttavia e a dispetto di qualunque cosa possa pensarsi di Grillo e Casaleggio, è il fatto che quei cittadini prendono decisioni assembleari anche in contraddizione a ciò che manifesta Grillo. Prova ne sia – una per tutte – la scelta della candidatura della Gabanelli a PdR, quando le indicazioni di Grillo erano altre.
Credo inoltre che prima di etichettarli come “dilettanti allo sbaraglio” bisognerebbe non perdere mai di vista i danni incalcolabili che quegli altri “professionisti” hanno fatto alla nazione portandola sull ’orlo del baratro (anzi per me ci siamo già dentro).
Credo ancora che la partita sarà tutta giocata alle prossime elezioni europee. Sarà lì che nessuno potrà fare a meno di venire allo scoperto. Nessuno dei due schieramenti di cdx e csx ha manifestato di volere uscire dalla UE e dalla moneta unica. Viceversa (oltre le dichiarazioni di Grillo in questo senso) è proprio scritto sul programma che questa sarà una delle questioni affidate a referendum popolare. Previa riqualificazione dell’istituto referendario (da abrogativo a propositivo).
Nessuno, credo infine, potrà definirsi un vero liberale se rifiuta che le grandi questioni nazionali siano demandate al volere del popolo. Anche in contrasto con l’idea del singolo. Per esempio: l’acqua pubblica, il nucleare, o le grandi opere pubbliche, oggetto finora di infiltrazioni di ogni tipo. E ciò riguarda strettamente una delle tre sovranità perdute da quando siamo entrati in UE: quella popolare. Ultima a cadere, dopo quella monetaria e legislativa.
Dunque, piaccia o meno – almeno fino a quando sarò presente – anche i “colleghi bloggaroli” saranno sfrigugliati sul tema in oggetto. Nonché il giornalista che mi ospita. In modo costruttivo, naturalmente.
Questo, come alcuni di voi sanno, mi è già costato qualcosa in passato…
Simostufo,ho già detto che riducendo”Non dimezzando” del 30% gli stipendi dell’impiego pubbligo si potranno ricavare 50 miliardi di euro,se poi aggiungiamo che nessun manager ha diritto alla liquidazione…se poi aggiungiamo la soglia massima per un manager…
Simostufo,ho solo portato qualche es.nel senso che se si ha volontà i soldi si trovano senza tassare e fare danni.Buona serata
@Simostufo il 20 febbraio 2014 alle 17:45:
OK, bello.
Come?
@DamyEku il 20 febbraio 2014 alle 17:56:
Non capisco cosa le due questioni abbiano a che fare una con l’altra. Siamo tutti d’accordo che lo stato va sottoposto ad una cura dimagrante medievale (quasi tutti in realtà…), ma questo non ha nulla a che fare con la stampa di moneta. Anzi, rimettere quel potere in mano allo statoladro PRIMA della cura sarebbe ancora peggio!
Prima dimagrisce (direi almeno del 50%, cioè di 400 miliardi l’anno), POI si potrà parlare di moneta e quant’altro.
Andrea Pellis,certo.Stamperei carta straccia che dovrebbe servire allo Stato a prendersi una certa percentuale già in partenza,che sommandola alla tassa UNICA del 25-30% in base al reddito potrà essere utile al fabbisogno prioritario dello stesso.
Lo Stato,non ha diritto allo spreco,prestiti deficit e quant’altri strumenti infruttiferi perchè danneggia chi di sudore ha creato lavoro e prosperità.
Credo questo è avvenuto in Italia.Infatti,noi non stiamo pagando le tasse per il fabbisogno dello Stato,ma il salva KIULL dei comuni,province,regioni e lo stesso Stato PARASSITA che si sono indebitati a nostre spese e risparmi di una vita.
Vorrei,uno Stato come quello che vorrebbe fabri,ma sono un umano…mi basta uno Stato libero e minimo che dia garanzie ai suoi cittadini.
Andrea Pellis,a questo schifo di Stato,preferirei la MAFIA,almeno ti garantisce la protezione.Saluti
DamyEku il 20 febbraio 2014 alle 17:06
“Non vorrei licenziare,ma tagliare si,quindi stipendi ridotti”
perdonami ma a mio modo di vedere sarebbe una scelta scellerata, dal punto di vista economico! meglio licenziare (si da un sussidio per qualche mese): se vivono con stipendio dimezzato non consumano e con la sicurezza di un posto fisso statale qualcuno di loro potrebbe non aver voglia di mettersi in gioco cambiando lavoro (buttandosi nel privato).
bisogna far crescere il settore privato, con la spesa risparmiata nei tagli al settore pubblico!
ergo, prelevare liquidità dal pubblico e iniettarla nel settore privato produttivo!
tagli alle imposte fanno il resto, piu’ imprese nuove, piu competitività, piu flessibilita’ ma meno precarietà e sfruttamento allo stesso tempo!
vedrai che quegli impiegati statali troveranno posto nel privato (nel caso di persone prossime alla pensione si troveranno dei sussidi o delle agevolazioni fiscali in piu x le imprese che li assumono)
per me oltretutto il dipendente pubblico deve essere equiparato al privato e valutato in base alla produttività.
@DamyEku il 20 febbraio 2014 alle 17:06:
Cioè tu veramente pensi che basterebbe ricominciare a stampare cartastraccia per risolvere i problemi???? Che il problema è il signoraggio (che peraltro verrebbe poi esercitato dallo statoladro, sai che cambiamento…) e NON le dimensioni elefantiache del tumore statale e le sue assurde leggi a partire dalla costituzione????
Mamma mia…
@Simostufo il 20 febbraio 2014 alle 17:02:
…E per l’ennesima volta la risposta alla domanda non arriva. Anzi, si risponde ad una domanda con un’altra domanda che non c’entra nulla. Chissà perchè…
Mettiamola così. Finchè non mi verrà prospettata una via alternativa CREDIBILE per raggiungere diciamo lo stato minimo (per il quale comunque firmerei subito), continuerò a perseguire il mio ideale di libertà attraverso la distruzione dello statoladro, per la qual cosa non intendo dare spiegazioni nè giustificarmi che comunque non sono dovute.
Resto in attesa di risposte…
Ah, per la cronaca, i negrieri erano soliti domandarsi “senza schiavi, chi raccoglierà il cotone?”…
Simostufo,salve.Andrea Pellis non ha tutti i torti nel dire che non è facile tagliare nel pubblico.Purtroppo,non c’è volontà quando gli intralci sono gestiti da TRADITORI…
Io avrei fatto già questi tagli:spesa pubblica è di 170miliardi di euro,tagli del 30%,risparmio;50 miliardi l’anno.”APPROSSIMATIVI”.Per ricavare tali tagli,mi sono chiesto.Perchè a rimetterci è sempre il privato e mai il pbubblico?Non vorrei licenziare,ma tagliare si,quindi stipendi ridotti.Poi mi sono ancora chiesto:perchè chi ha creato i debiti comunali non ci rimette mai? Quindi,per abbatere il debito bisogna abbattere per prima il DEBITORE sequestrando loro i beni.
Ancora,perchè le banche continuano a prestare soldi ai comuni indebitati e se va un povero cristo a chiedere un prestito di 100 euro non glielo danno?.Ciàcià.
@Andrea Pellis il 20 febbraio 2014 alle 15:12:
“per me la spesa pubblica andrebbe tagliata del 100% e saprei anche come fare”
ma fatemi un po’ capire (tu e de paoli), voi che immaginate il mondo senza stato, i poliziotti? i giudici? tutti gli enti di vigilanza esistenti nei vari Paesi?
x voi il ladro e’ solo lo stato, le persone fisiche sono tutte buone e brave.
secondo voi non si formerebbero monopoli, secondo voi non ci sarebbero rivoluzioni, le mafie esisterebbero scomparirebbero!
mi sembra di capire che voi non volete lo stato minimo…voi volete stare senza stato!
ps: se tornassimo indietro all’età della pietra potrei anche essere d’accordo con queste utopie! 🙂
Andrea Pellis,ciàcià.Non è uno scherzo.
SIMPATICONE:hai ragione,ho postato il link sbagliato.Comunque…Buona serata
http://www.disinformazione.it/signoraggio3.htm
@DamyEku il 20 febbraio 2014 alle 11:16:
Ben ritrovato “TESTA MATTA” (mica tanto, a pensarci bene…)
Mi fai diventare scemo quando apro i link che posti.
Comunque, per non consultare l’intero Archivio, quello giusto era questo:
http://www.disinformazione.it/signoraggio3.htm
I posti di lavoro devono avere un senso anche per la comunità. Vale pure per i “forestali” che ci sono dalle parti mie, giusto per fare un esempio. Purtroppo già Agnelli (parlando di Fiat) s’era beccato denaro di tutti a fondo perduto. E che ci ha fatto, oltre i licenziamenti (anche lui)? Guarda che razza di intrighi e come – per quelli della “Razza Padrona” – valga il detto “cane non mangia cane”… (dall’ Archivio di Repubblica del 1989):
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/09/29/operazione-gemina.html
per di più, due anni dopo (1991), l’Avvocato era stato nominato Senatore a vita da Cossiga. Come Monti da Napolitano, per garantirgli l’immunità a vita. Alcune delle Onorificenze concesse al Gianni nazionale:
Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, Cavaliere del lavoro,
Medaglia d’oro ai benemeriti della cultura e dell’arte, Medaglia commemorativa del periodo bellico 1940–43.
Morale della favola: più danno fai, e più sei onorato e riverito.
L’andazzo non è cambiato, anzi ora è peggio.
Per questo quei “signori” devono essere cacciati a calci nel sedere.
E senza spargimenti di sangue, a mio parere.
Un salutone.
@Simostufo il 20 febbraio 2014 alle 14:00:
OK, OK. Ci riprovo per l’ultima volta…
Belli i tagli alla spesa. Davvero!
Solo una domanda: come li facciamo? Ricordiamo sempre che in questo paese i parassiti che di quella spesa da tagliare ci campano (direttamente o indirettamente) sono non solo maggioranza numerica, ma occupano TUTTI i posti di potere VERO.
E per favore evitiamo risposte tipo “ecco, tu non vuoi fare i tagli!” e altre cazzate simili. A scanso di equivoci, per me la spesa pubblica andrebbe tagliata del 100% e saprei anche come fare…
Piero,
con sommo rammarico ti comunico che:
il “Consiglio di Amministrazione” di questo blog, in data odierna, dopo travagliata seduta protrattasi dalle ore 10:00 alle ore 13:20, ha segnalato un fenomeno paranormale che sembrerebbe riguardarti.
Saresti stato identificato come un poltergeist con vaga tendenza trollica.
Da mia accurata ricerca sul termine (Wikipedia) risulta che i racconti e le testimonianze sui poltergeist sono accomunati da tre caratteristiche costanti:
a)Gli oggetti in movimento colpiscono raramente le persone presenti o danneggiano gravemente la casa.
b)Le manifestazioni durerebbero alcune settimane o alcuni mesi al massimo.
c)Si verificherebbe quasi sempre in presenza di una particolare persona, detta persona focale, che, nella maggior parte dei casi, sarebbe in età adolescenziale.
(particolarmente inquietante, il punto c!)
Se hai qualcosa da dichiarare a tua discolpa, prima che arrivino i Trollbusters, sei invitato a “battere un colpo”…
Un amico… 🙂
è vero che l’Italia è stata dichiarata, con tanto di certificazione,da parte do organi competenti, una nazione ormai fallita, allo sbando? E nessuno dice niente per paura che più nessuno versi le tasse? I magna magna ladroni hanno paura di perdere i nostri risparmi,per questo hanno ordinato di tacere?
De Paoli e Pellis… ma quante balle far tar giù…
“Tuonando contro la presunta austerità europea – austerità che finora nessuno è stato in grado di spiegare nei dettagli”
qui sono 2 le cose: o l’articolista vede il mondo in modo ambiguo o e in malafede!
basta solo questo per dare un giudizio all’articolo!
ma poi continua:) :
“i soldi, a meno di non stamparli ex novo, non ci sono”
FALSO.
ci sono invece. basta fare una politica seria di tagli alla spesa pubblica improduttiva:
tagli alle maxi pensioni
tagliare le province
tagliare le municipalizzate
+ mille altre cose che si possono fare (puntare sulle rinnovabili x esempio diminuendo le importazioni di energia)
scommettiamo che vengono fuori almeno 80mld?
ps: Mucchetti criticabilissimo ma “idioti dannosi” e’ proprio di pessimo gusto.
Certo che tra Romiti e Lottieri c’e’ proprio una bella differenza di stile!
@depaoli.fabrizio@libero.it il 19 febbraio 2014 alle 22:33:
“Come no? Certo che ha funzionato, le entrate fiscali stanno diminuendo oltretutto a fronte di una maggior pressione.”
Fabrizio, non ci provare: tu vorresti dire che il gettito fiscale diminuisce perché esiste un numero crescente di individui che – VOLONTARIAMENTE – hanno deciso di evadere il fisco? No, mio caro: datti una ripassatina alla curva del vecchio Laffer che mette in relazione l’aliquota di imposta con le entrate fiscali. Il buon Arthur si starà già facendo grasse risate, come leggerai più sotto.
La diminuzione delle entrate è una conseguenza del fatto che: meno imprese = meno reddito = meno gettito. Non lo Stato, dunque, ma le politiche dei governi, perlomeno da Monti in poi (giusto perché oggi mi sento generoso), avevano come obiettivo quello di affossare l’economia della nazione. Step successivo: le SVENDITE. Di pubblico e privato. E ci riescono egregiamente. Quello però non è lo Stato, non fare confusione. Semmai è l’Anti-Stato. Ovvero è lo Stato massimo di cui si parla sul thread. Al momento, non potendo più contare come prima sulle PMI (gran parte delle quali sono fallite, anch’esse NON volontariamente), il governo (e NON lo Stato) sta raschiando il fondo del barile con i cittadini. Segui bene il labiale, ora:
“Il grosso della diminuzione delle entrate viene dai redditi: Il che è ovvio, meno lavoro, meno redditi da tassare. Poi c’è il crollo verticale del gettito Iva: E infatti il governo per metterci una pezza dal primo di ottobre ha aumentato l’aliquota sui beni non essenziali dal 21% al 22%…siccome l’automobile è il bene più tassato dell’universo (in Italia) cosa resta? I Conti Correnti, Il risparmio postale, I conti Titoli, I conti deposito e tutto ciò che è soggetto a imposta di bollo per le comunicazioni obbligatorie degli intermediari finanziari e le banche. E infatti la finanziaria 2014 prevede una confisca dello 0,2% (dall’1,5%) di tutti i valori mobiliari depositati in banche, sim, poste. E poi cosa altro resta: Ma il mattone che non tradisce mai ovviamente. Ormai la confisca della ricchezza degli Italiani attraverso la clamorosa tassazione degli immobili è la nuova vacca da mungere per la politica italiana. Ed anche la garanzia europea di solvibilità sul debito pubblico…le tasse su capitale, plusvalenze e immobili (cioè sul patrimonio) sono cresciute del 124% dal 2012 al 2013.” – Il virgolettato di cui sopra non me lo sono scritto da solo, e queste tabelle nemmeno:
http://www.rischiocalcolato.it/2013/11/verso-la-bancarotta-entrate-tributarie-in-calo-la-confisca-del-patrimonio-e-inevitabile-e-laffer-si-fa-grasse-risate.html
Te capì? altro che evasione… Dunque io posso parlare solo di politica e di governo (e non in politichese, come vorresti attribuirmi). Sul fatto che i vecchi politici siano stati emeriti traditori del loro mandato non ci piove. Da qui a dire che lo Stato – in quanto tale – sia responsabile di questo sfacelo, ce ne corre. E, per tua norma, non è il “mio” stato “democratico”. Questa è un’altra delle tue attribuzioni gratuite. Io parlo di uomini e delle loro relazioni con le istituzioni. Non confondo le due cose. Né ho mai detto che ci troviamo in una Democrazia compiuta. Se parlo di Golpe finanziario e di economicidio, di Troika e collaborazionisti italiani… tu che fai, vuoi dirmi che non capisci…?
Poi, guarda, io non ridicolizzo niente. Io vedo qualcuno che si presenta con un programma (2012) che parla di: abolizione di diritti acquisiti (sì, c’è scritto proprio così, alla faccia di quelle due-cose-due che ha ottenuto il sindacato da quando esiste) su pensioni di derivazione pubblica e – non meglio specificato – ricalcolo delle pensioni pubbliche con introduzione del “minimo vitale” (senza specificarne minimamente l’entità!).
Poi vedo un punto come questo (testo integrale, eh):
“ 1- Riduzione – entro due anni – del 50% del debito pubblico vendendo tutto ciò che è vendibile e di proprietà dello Stato (immobili e società). Licenziamento di 2,5 milioni di dipendenti pubblici – anche qui entro i primi due anni di governo – con un anno di preavviso per le persone toccate dal provvedimento. Tutti coloro che smetteranno di lavorare per lo Stato (ente pubblico in genere), potranno reinserirsi nel mercato del lavoro usufruendo di notevoli agevolazioni fiscali: per 5 anni non pagheranno alcuna imposta sul reddito; per i 5 anni successivi pagheranno una flat tax del 5%. Abolizione graduale di tutti i sussidi, partendo da quelli alle aziende e alle associazioni di volontariato (altrimenti non sarebbero tali). Verrà introdotto nella Costituzione il diritto all’autodeterminazione e l’uso dello strumento referendario per esercitare tale diritto.”
allora vorrei chiedere sommessamente: chi è quell’ “economista”, “filosofo”, o “sociologo”che lo ha ispirato? Ce l’avrà pure un nome, no? Così, giusto per sapere chi è (sarà mica lo stesso… Leonardo Facco?).
a) Sulla riduzione del DP a me sembra più uno come Olli Rehn, o Mario Monti (della premiata ditta). Non vedo ben specificato quel “tutto ciò che è vendibile”: chi avrebbe deciso, eventualmente, cosa era vendibile e cosa no? Già, perché c’era anche un certo Giannino (quello della laurea farlocca), che DICEVA ai quattro venti di voler vendere i rami secchi, le caserme dismesse etc. e poi.. cosa ti vado a scoprire sul suo programma? che voleva svendere Eni, Enel e Finmeccanica! Il tutto dopo aver parlato dell’Islanda come esempio da seguire! Che, tradotto dal politichese, significa: “prima faccio lo splendido facendo il rivoluzionario, e poi mi svendo le aziende strategiche. Per due ottimi motivi: a) per beccarmi un rimborso elettorale, e b) per ancorarmi le chiappe a una poltrona a prezzo pieno”. Ne vogliamo parlare? Tu dici che sono tutti uguali, i politici. Non solo quelli vecchi: tutti “maiali al trogolo”, giusto? E allora come ti spieghi che quelli che voto io hanno restituito 42 milioni di dindini che gli spettavano e si sono ridotti gli emolumenti? Hai seguito il “firma qui” che s’è beccato Bersani quando era andato all’arrembaggio? Lo ha ripetuto ieri Grillo a Renzino, sbugiardato e messo nell’angolo. Quelli di Forza Evasori avevano forse un punto programmatico simile, da rispettare immediatamente – laddove eletti – come hanno fatto i 5Stelle? No, perché quel programma l’ho letto e non ho trovato nulla di simile al riguardo. Non ti viene in mente che la miriade di partitini esistano perché beccano un rimborso? Altro che rappresentanza delle minoranze!
b) 2,5 milioni di dipendenti pubblici: licenziati, potranno reinserirsi nel mercato del lavoro etc.
anche se molti di loro sono parassiti (e non ci piove), DOVE erano previste le garanzie di altrettanti posti di lavoro per riassorbirli? Io non ho letto niente perché non c’era scritto niente. E dove qualcosa non mi viene spiegato chiaramente ci sento puzza di bruciato.
c) Abolizione graduale di tutti i sussidi (e sparisce pure il concetto del “minimo vitale”..): e per i poveri? Questo al 2012:
http://www.istat.it/it/archivio/95778
che sommati ai dipendenti pubblici fa 13 milioni e passa di bocche da sfamare. Ora fammi vedere tu, Fabrizio de Paoli, seguace-di-Leonardo-Facco, da dove fai uscire ALTRETTANTI posti di lavoro. Perché, senza numeri in mano, per me resta la solita aria fritta.
Neanche nel peggiore Soviet ho mai sentito una cosa del genere. Perfino tutta la teoria marxista ortodossa era meglio di ‘sta roba!!! Perfino quei fetenti, un minimo di welfare ce l’avevano. Me le tiri di bocca, e che cavolo!
Le persone per bene esistono, e ci sono anche allo stato attuale tra i politici in carica, puoi scommetterci. Con ESCLUSIONE TOTALE di chi c’era prima del febbraio 2013, però! Sei tu che continui a non vederle, e te la prendi con me che ti dico sul muso quello che penso. L’unico appunto che mi puoi fare è che non sono un diplomatico. E lo sapevo già.
Un saluto.
PS: “tu invece sei un illuso circondato da un gruppo di tuoi simili sicuramente più numeroso del mio, …io non ho né fretta, né ansia da solitudine.”
– “l’ansia da solitudine”: se ce l’hai o meno riguarda te. Perché lo racconti a me?
– “illuso”: ma chi, io..? Fabrizio! arringhete con le etichette: perdi tempo così, non attacca.
(psst.. sono vaccinato..eh..eh..) 🙂
Andrea Pellis, …hai ragione, ci troviamo in presenza di una presenza…
Qui ci vogliono i Trollbusters.
Un saluto .
http://www.lindipendenza.com/mucchetti-ci-mancava-loracolo-del-rilancio-dellitalia-in-deficit/
Dovrebbe essere inutile sottolineare che “prendere a prestito” e “stampare a nastro” portano al medesimo risultato…
Purtroppo non lo è.
@DamyEku il 20 febbraio 2014 alle 11:18:
E’ uno scherzo, vero?
Facciamo due conti:
1.435 x 3.000.000 = 4.305.000.000 euro !
4,3 miliardi di euro al mese ! e poi ci sono le strade, gli Ospedali ecc…
E se lo Stato stampasse i propri soldi?
Stampare un mazzetto di banconote che valgano 1.400 euro costa 0,42 euro, ricordiamolo…
0,42 x 3.000.000 = 1.260.000 euro !
Il Pubblico Impiego allo Stato costerebbe 1,6 milioni di euro al mese !
E’ assurdo?!?! 4,3 miliardi di euro contro 1,6 milioni di euro?
Quanti contribuenti ci sono in Italia ? Facciamo pagare anche i gatti? Diciamo 30 milioni?
Trovate Voi i dati precisi. ..
4,3 miliardi di euro / 30 milioni di tassati = 143 euro!
1,6 milioni di euro / 30 milioni di tassati = 0,05 euro!
Con il signoraggio del Banchiere, il Pubblico Impiego costa al Contribuente (attualmente) 143 euro al mese, senza signoraggio invece, solo 0,05 euro al mese.
E gli impiegati non perderebbero Potere d’Acquisto perché le banconote sarebbero garantite dallo Stato, quindi dalla comunità tutta, per semplice convenzione, perché la banconota avrebbe il valore che tale convenzione ‘induce’ nella carta.
E’ il Popolo che accettando la carta-moneta (per convenzione tra i Cittadini stessi di una Società) ne crea il valore, con il principio dell’induzione, scoperto dal Prof. G. Auriti.
Non serve neanche la riserva aurea (in ogni caso e di fatto già assente dal 1971, con la fine degli accordi di Bretton Woods, per volere di Nixon e la chiusura della Gold Window).
Stesso discorso per le strade, pensionati, ospedali…
Lo Stato pagherebbe le Ditte che fanno le Grandi Opere con moneta propria, non carica di Usura Bancaria.
La realizzazione di Servizi e Lavori Pubblici saranno discussioni squisitamente politiche e non economiche.
Sarà il consenso popolare a determinare investimenti, senza dipendere da Usurai.
Se il Popolo ritiene necessario un ponte, lo Stato stampa i soldi necessari per fare quel ponte.
Così non si avrà inflazione perché, a costo zero (spese tipografiche), si crea il bene-moneta per realizzare il ponte, ossia il suo equivalente Bene Reale (concetto base del Credito Sociale. v. L’Isola dei Naufraghi, di Louis Even).
Da qui si può partire per creare il Reddito di Cittadinanza, perno concettuale e pratico per slegare il Popolo dalle angherie e ricatti dei Detentori del Potere di Emettere Moneta.
http://www.disinformazione.it Buona giornata.
Salve tutti.Ben ritrovato”SIMPATICONE”.
Io ormai credo essermi dichiarato di essere a favore dello Stato minimo,che garantisca:sicurezza,Sanità,Welfare,scuola,istruzione,ricerca e pensini.No incentivi e quant’altro aiuto alle imprese ecc.Ogni settore deve autogarantirsi con i propri fondi,che serviranno ad aiutare chi in difficoltò.Es.fosse per me la FIAT l’avrei fatta sparire,visto ha incassato dallo Stato più miliardi di quanti ne ha versati di tasse allo stesso.
Come lo Stato può guadagnare dal signoraggio
In soldoni, è il caso di dirlo, come eliminare le Tasse al Cittadino.
Lo Stato Italiano (e gran parte degli altri Stati Sovrani nel Mondo) ha abdicato alla propria Sovranità Monetaria a favore della Banca Centrale (prima Banca d’Italia, ora Banca Centrale Europea).
Questi “Fantasmi Giuridici” sono privati, appartengono a Banche Private di Banchieri Privati, e quindi rispetto al Cittadino (ignaro, ignorante, indifeso e spesso indifferente) adoperano la logica del ‘servirsi’ e non del ‘servire’, unico comportamento etico (v. Giacinto Auriti).
Come tutte le Corporation, le Banche non sono orientate all’Etica ma al Profitto (v. Domenico De Simone).
I politici sono “camerieri dei banchieri” per quei personaggi che hanno saputo ‘vedere’ al di là della cortina di fumo e menzogna che cela la vera realtà del sistema bancario e finanziario dell’Italia e di tutto il Mondo e che si chiama Usurocrazia (v. Ezra Pound).
Se lo Stato stampasse la propria moneta, come conia le proprie monetine, si estinguerebbe di colpo il mostruoso Debito Pubblico che grava su tutti Noi, i Nostri Figli e quindi il Nostro Futuro.
Si spezza così la catena della schiavitù della moneta-bancaria, catena forgiata dalla creazione dal nulla della moneta-debito (‘ex nihilo’ – v. Maurice Allais).
Il Popolo, di nuovo padrone della propria Sovranità Monetaria, tornerebbe a Vivere.
Lo Stato tipografo
Facciamo un esempio: lo Stato paga un Dipendente Pubblico 1.400 euro, che in contanti equivale ad un mazzetto di 14 banconote da 100 euro nominali (valore nominale = di facciata, quanto stampato sulla carta-moneta).
Attualmente ogni banconota costa allo Stato 100 euro, più gli interessi (mettiamo che il Tasso di Sconto, che è il costo del denaro tra Banca Centrale e Banche Locali, è al 2,5% e che si applichi anche allo Stato).
Al Banchiere la stessa Banconota costa 3 centesimi di euro (3 eurocent = 0,03 euro = valore intrinseco = costo di produzione = costo medio della carta, inchiostro, tecniche anticontraffazione ecc…).
Il Banchiere ricava 1.435 euro (100 x 2,5% x 14).
Il Banchiere spende 0,42 euro (14 x 0,03).
Il Banchiere guadagna 1.434,58 euro (1.435 – 0,42) e questo è il signoraggio sullo stipendio di un singolo dipendente.
Quanti sono i Dipendenti Pubblici? 3 milioni? Quant’è lo stipendio medio? Quello indicato? Un po’ meno, un po’ di più? Fate voi gli aggiustamenti…
Uno stipendio di 1.400 euro ‘costa’ allo Stato 1.435 euro.
Lo stesso meccanismo per una strada, un ospedale, un ponte, un carroarmato, un telefono…
E queste spese dello Stato vanno saldate, con le Tasse.
Calcoliamo, da Bar dello Sport, la Tassa che tutti i cittadini devono pagare per saldare 1.435 euro x 3 milioni di dipendenti pubblici.
Non facciamoci distrarre e lasciamo ai politici giocare sul fatto se i Dipendenti pubblici sono tanti o pochi o il giusto, e se i ponti servono o non servono, se gli Ospedali e le scuole vanno privatizzate o no.
Noi ormai abbiamo capito che anche UN SOLO dipendente costerà sempre più di quanto il poverino intasca.Continua.
@depaoli.fabrizio@libero.it il 19 febbraio 2014 alle 22:59:
Ti ricordi tutte le volte che ti ho segnalato “una cosa”, anzi, una “presenza”. Ecco…
De Paoli…
Scusi..ma lei ha deciso di farmi diventare scemo?
Guardi che non ci stò.Punto.
Piero,
“Comunque sia, tanto per essere chiari, io preferirei morire piuttosto che dire: “è giusto che i debiti (dello stato) li debbano pagare quelli che producono”.
questo non l’ha detto nei sui post precedenti.”
Ah no? E da dove l’hai copiata questa mia frase, da un mio post futuro che devo ancora scrivere?
Salvatore Franco,
“La tua teoria di non pagare le tasse ex abrupto non ha funzionato. Punto”
Come no? Certo che ha funzionato, le entrate fiscali stanno diminuendo oltretutto a fronte di una maggior pressione.
Il non dare soldi allo stato funzionerebbe anche meglio se lo facesse ancora più gente.
“E la migliore riprova è stata la fine ingloriosa del movimento che tu proponevi: “Forza Evasori”.”
Ma che dici? Forza Evasori non ha potuto partecipare alle elezioni perché non è stata ammessa. Il “tuo” caro stato “democratico” decide chi può giocare e chi no, e Forza Evasori è stata esclusa.
Ma lo stato, con quella manovra arbitraria e prepotente ha solo cancellato la forma, non ha eliminato la sostanza, i potenziali elettori di Forza Evasori ci sono ancora ed ogni giorno che passa son sempre di più, lo stato non vuole ascoltarli? non c’è problema, prima o poi dovrà, conti alla mano, prendere atto che esistono e che sono proprio quelli che vogliono la sua morte.
Non è che qualcosa per esistere debba essere certificato dallo stato, esiste comunque anche se la stampa di regime, o gente come te, fa di tutto per ignorare, silenziare o denigrare e ridicolizzare. Ad una persona con dei princìpi sai cosa glie ne fotte se la prendi per il culo dicendole che “avete fallito perché l’istituzione non vi ha neanche cagati..”, quel tipo di persona è persin contenta di non essere tirata nel letamaio, guarda lo stato dall’alto in basso con una sensazione di schifo, ma al tempo stesso non si permette di giudicare chi invece vuole e desidera il letamaio, semplicemente non accetta che gli venga imposto.
“Chiedi quanti, tra gli stessi partecipanti (di questo e degli altri blog dove sei presente), si dichiarino evasori, e per principio”
Nella sostanza l’importante è che evadano, poi se trovanoil coraggio di andare a viso aperto contro lo stato secondo me sarebbe meglio, perché diventa una vera e propria dichiarazione di guerra allo stato, ed in quel caso sicuramente più siamo a dichiararci evasori, o rivoltosi, o obiettori fiscali, o quello che vuoi, e meglio è.
Il problema non è trovare degli evasori, il problema è trovare persone coerenti che stufe di pagare ed essere vessate dallo stato siano anche disposte a rinunciare ad esso ed abbiano magari voglia di partecipare ad un nuovo stato (più piccolo e molto meno invasivo) indipendente.
Ma per soddisfare la tua curiosità lo chiedo subito: quanti tra voi lettori e partecipanti siete disposti a dichiararvi evasori per principio?
Forse mi risponderanno in due o tre, ma magari tra un mese saranno quattro o cinque, e poi ci sono tutti quelli che non leggono i blog ma direbbero immediatamente: IO!
Beh, se ti stai preoccupando per me e del fatto che possa sentirmi solo, ti dico che non devi preoccuparti. Preoccupati piuttosto del fatto che tra quelli che potrebbero dire “Io” non ne arrivino anche dal tuo M5s in un attimo di lucidità.
Ho una casa di proprietà anch’io, è MIA perché l’ho pagata. MIA e di nessun’altro, né mai lo sarà a meno che non sia io a deciderlo.
I modi per non dare soldi allo stato sono tanti: puoi comprare e vendere in nero, lavorare in nero, non giocare alle slot machine o al Superenalotto, fumare solo sigarette di contrabbando, non comprare i suoi BOT, non tenere i soldi in banca in modo che quando andrà per prenderseli da solo non li troverà, rispettare i limiti di velocità a meno che il vetro dell’autovelox non sia stato oscurato da una vernice spray, non farti battere lo scontrino, scegliere negozi che siano ben disposti, instaurare rapporti di fiducia con gente a te affine, fottersene degli studi di settore, scambi di merci e di lavoro, eludere, ecc.
““Il problema è il trogolo, i maiali sono una conseguenza.”
– Questo equivale a dire che le persone per bene NON ESISTONO, e a prescindere da qualunque altra cosa. Niente da commentare: l’importante è che non sia stato io a dirlo.”
Le persone per bene esistono, ma ora nel panorama politico NON ne esistono.
Ammesso e non concesso di voler veder funzionare questo tipo di stato, una persona per bene sarebbe quella che ti dice che il coma dello stato e irreversibile, che van licenziati 2/3 dei dipendenti pubblici, eliminata ogni forma di aiuto ad aziende e dipendenti, dimezzate tasse ed imposte, rivista la costituzione, deregolamentato il mercato energetico e del lavoro e tutelata la proprietà privata.
Oppure, ancora meglio, una persona per bene dovrebbe dirti che tutti dovrebbero avere il diritto di autodeterminarsi e sganciarsi da uno stato fallito.
Chiunque proponga cose impossibili, bacchette magiche, giochi di prestigio o comunque soluzioni che non possono essere confermate dalla logica, NON LA CONSIDERO UNA PERSONA PER BENE.
Concludendo, io sarò anche parte di una minoranza con i miei princìpi e la mia logica, tu invece sei un illuso circondato da un gruppo di tuoi simili sicuramente più numeroso del mio, …io non ho né fretta, né ansia da solitudine.
Un saluto .
Fabrizio De Paoli…
Al 2011, io dovrei pagare i debiti che ha fatto lo stato? Scherzi? Non ci penso neanche.
Ti spiego come funziona: l’azienda stato non sta più in piedi? Chiude!
Liquida il patrimonio rimanente, paga nell’ordine: le aziende creditrici, le pensioni SOLO A CHI HA VERSATO I CONTRIBUTI, i privati creditori e poi, se avanza ancora qualcosa, …le banche.”
….
Scusi neh..ma se l’azienda stato non stà più in piedi e deve chiudere, è perché è in bancarotta, fallita,kaputt.
Dove va a prendere i soldi per pagare le aziende creditrici,le pensioni a chi ha versato i contributi,(l’INPS ha quasi 100 miliardi di debito, se non lo sa),i privati creditori( e gli arretrati della pensione di mia moglie, che ha versato i contributi,20.000 euro per 4 anni di pensione non erogata,perchè cancellata con una legge,e poi se avanza qualcosa…le banche?
Ma lei ci crede davvero?
E poi sarei io che viaggio di fantasia, ma mi faccia il piacere.
è per Fabrizio De Paoli il post qui sotto.
Comunque sia, tanto per essere chiari, io preferirei morire piuttosto che dire: “è giusto che i debiti (dello stato) li debbano pagare quelli che producono”.
questo non l’ha detto nei sui post precedenti.
E sono capace di leggere benissimo senza fantasticare.
Piero, ti ripropongo un estratto di un mio post del 18 ore 22 41 in risposta ad Al 2011:
“Al 2011, io dovrei pagare i debiti che ha fatto lo stato? Scherzi? Non ci penso neanche.
Ti spiego come funziona: l’azienda stato non sta più in piedi? Chiude!
Liquida il patrimonio rimanente, paga nell’ordine: le aziende creditrici, le pensioni SOLO A CHI HA VERSATO I CONTRIBUTI, i privati creditori e poi, se avanza ancora qualcosa, …le banche.”
Quanto sopra scritto significa che io NON VOGLIO PAGARE I DEBITI CHE HA FATTO LO STATO.
E significa anche che io VOGLIO CHE LO STATO PAGHI I DEBITI CHE HA CON NOI.
Potrai obbiettare che non sei tenuto a leggere le risposte che dò ad altri partecipanti,
In quel caso ti invito a mostrarmi dove io avrei scritto che voglio pagare i debiti dello stato, o che sia giusto farlo.
E adesso se vogliamo continuare la conversazione devi ammettere che hai equivocato, che su quell’equivoco hai spaziato con la fantasia, e dirmi che ti dispiace molto, perché altrimenti io inizio a sospettare che tu stia facendo il disturbatore.
Un saluto .
Ciao Fabrizio,
non avrei alcuna intenzione di ricominciare a parlare di cosa sia il denaro, di chi usa da tempo il DP come strumento per l’acquisizione a gogò di beni reali, e del perché sia stata eliminata la sovranità monetaria e costruito un sistema artefatto ed auto-rigenerante per depredare le nazioni. A partire da quelle del sud dell’Europa. Sai come la vedo, quindi: per cortesia…
“E allora se vuoi mandarli a casa non devi votare con la x ma col denaro, traduco per i meno esperti: SMETTI DI DARGLI I SOLDI.”
– Allora, da “meno esperto”, ti dico: COMINCIA TU! Te l’ho detto meno brutalmente altre volte. La tua teoria di non pagare le tasse ex abrupto non ha funzionato. Punto. E la migliore riprova è stata la fine ingloriosa del movimento che tu proponevi: “Forza Evasori”. Chiedi quanti, tra gli stessi partecipanti (di questo e degli altri blog dove sei presente), si dichiarino evasori, e per principio. Sì, ripeto fino alla nausea, chiedi agli altri: poi ne riparliamo. Non hai mai risposto a questa domanda. Forse tu non hai beni al sole e non hai da rimetterci nulla. Ma l’80% degli italiani ha una casa di proprietà, o più d’una. Per quanto fessi, i miei connazionali non lo sono al punto da farsela pignorare. Vorresti fare il gioco di Befera? Tu parli con uno – e lo sai perché l’ho scritto in chiaro come mi firmo – che ha vinto due volte in tribunale su queste cose. E sono al risarcimento. Non ci tengo (e t’avevo detto anche questo) ad uscire da un’ aula giudiziaria col faccino triste. Se invece a te piace, accomodati pure: io resto con i piedi in terra, col tuo permesso. E mi tengo il mio 2-0.
“ ha più potere una x su di un pezzo di carta igienica chiamato “scheda elettorale”, oppure il denaro? Ovvio: il denaro.”
– Anche la retorica, ora..? se ti rispondi da solo, allora.. che domanda è?!? La scheda elettorale non è “carta igienica” fino a prova del contrario, perché finora QUELLI si trovano lì proprio per quelle x, poche o molte che siano. La tua tanto decantata “libertà dei mercati” è aria fritta perché i mercati sono schiavi anch’ essi di leggi capestro sovranazionali. Frutto di quelle x date a chi lo ha consentito. Attraverso le quali leggi: una banda di non eletti, con la complicità di coloro che invece lo erano stati, ha messo il cappio intorno al collo delle imprese e dei cittadini italiani. Aggiungo: Mes e Fiscal Compact non sono acronimi che mi sono sognato ieri notte. E c’entrano sempre quelle x, anche se a te piace non pensarlo. E se ti metti a fare troppo lo spiritoso c’è pronta anche l’Eurogendfor. Frutto anch’essa di quelle x. Anche le guerre, mascherate con improbabili nomi di fantasia, lo sono. E le spese militari del menga, F-35 compresi. Che benefici ne abbiamo avuto? Zero, anzi ci abbiamo rimesso, ma solo perché quei maiali si mettevano d’accordo sottobanco e ci hanno fregati tutti con le storielline dei destri e dei sinistri. Tu te la prendi con lo Stato come se fosse la fonte di tutti i mali. E perdi di vista la differenza che c’è tra Stato e Governo dello stesso. Quelli che hanno indegnamente governato – ti puoi sbattere quanto vuoi – li mandi a casa solo con una x diversa da quelle che ci sono state finora. Oppure te li tieni e continui a lamentarti sui blog (che a quello servono… ih..ih..). Io, intanto, gli voto CONTRO. Punto.
“Il problema è il trogolo, i maiali sono una conseguenza.”
– Questo equivale a dire che le persone per bene NON ESISTONO, e a prescindere da qualunque altra cosa. Niente da commentare: l’importante è che non sia stato io a dirlo.
Un saluto
PS: “Quando inizierai a mettere in discussione …sarai il benvenuto.”
benvenuto da chi, Fabrizio?!? Parli anche a nome di qualcun altro? perdonami, ma tu: gli ALTRI di questo blog… non li leggi? Perché mi pare che – tranne uno – non è che ti vengano molto dietro su certi ragionamenti, neh…
O mi sbaglio?
depaoli.fabrizio@libero.it il 19 febbraio 2014 alle 14:22:
Ecco bravo, allora muoia, perché io non intendo morire di fame per pagare i debiti fatti dallo stato senza il mio consenso. E sono molto lucido,nel dire quel che penso.A differenza di lei.Che preferisce pagare i debiti dello stato fatti per arricchire sempre di più i ricchi, e impoverire sempre di più i poveri, quelli che NON hanno l’ombrello politico e della magistratura che li protegge.
PS: i suoi posti li leggo con MOLTA CALMA, forse è lei che non sa esprimersi e far capire quello che intende.
Piero,
“De Paoli…che i debiti li paghino chi produce siamo d’accordo.
Ma non ci siamo, se lei mi dice che è giusto.”
Sono allibito.
Dimmi solo una cosa: quando leggi i miei post, li leggi con calma, metodo, attenzione e senza fantasticare sul significato delle parole o delle frasi, ma prendendole esattamente per quello che dicono?
Ci tengo a saperlo, perché o tu non capisci quello che scrivo, oppure io non sono più capace di esprimermi.
Comunque sia, tanto per essere chiari, io preferirei morire piuttosto che dire: “è giusto che i debiti (dello stato) li debbano pagare quelli che producono”.
Un saluto .
Per tornare all’argomento originario…
http://www.lindipendenza.com/caro-renzi-mi-candido-io-come-ministro-alleconomia/
Ciao Salvatore Franco,
“Dunque fatemi capire: volete lasciare quei “signori” lì dove sono, a fare i loro porci comodi?”
No.
“e magari non andando a votare quando è il momento? Ok, “bellissima”, quest’altra “teoria”: serve solo a farli RESTARE”
Togli pure il “magari”.
Su che tipo di voto adottare abbiamo visioni diverse da sempre.
E ti chiedo: secondo te, in questa nostra “democrazia” italiana, ha più potere una x su di un pezzo di carta igienica chiamato “scheda elettorale”, oppure il denaro?
Ovvio: il denaro.
E allora se vuoi mandarli a casa non devi votare con la x ma col denaro, traduco per i meno esperti: SMETTI DI DARGLI I SOLDI.
Se la greppia, anzi, il TROGOLO rimane vuoto, i maiali cosa restano lì a fare?
Niente. Se ne vanno da soli.
Invece se tu voti con la x, il massimo che puoi ottenere (ma non è sicuro) è di sostituire un gruppo di maiali con un altro gruppo di maiali.
Il problema è il trogolo, i maiali sono una conseguenza.
Un saluto .
P.s. Quando inizierai a mettere in discussione il trogolo e ti stuferai dei blog in politichese stretto, come da tradizione e protocollo di stato, allora potrai venire da queste parti, sarai il benvenuto.
Viviamo nel presente, ed in questo presente c’è un dato di fatto identico ad allora: i debiti, che siano per andare in guerra e perderla, o mantenere il welfare, li fa lo stato e li pagano quelli che producono.
Spero che almeno su questo punto tu sia d’accordo.
De Paoli…che i debiti li paghino chi produce siamo d’accordo.
Ma non ci siamo, se lei mi dice che è giusto.
Pagare le tasse per le baby pensioni dei disonorevoli? È welfar anche questo, NON ci stò, come diceva il povero Scalfari,(povero perchè defunto, non perchè era povero e ha lasciato in miseria i suoi eredi).
Pagare stipendi di migliaia di euro a chi ha tradito il Popolo Italiano? NON ci stò.
Pagare Befera= Vampiro, che stà distruggendo le PMI e gli artigiani, mentre perdona De Benedetti, Berlusconi, Mastrapasqua, i dirigenti dell’ospedale israelitico e non solo.. Formigoni? Sempre stato fedele allo stato pagando tutto il dovuto?
E le fatte false fatte da tanti enti locali? Non sono evasione?
E l’amante di Tabacci? Non ha mai pagato tasse sul suo immenso patrimonio.
Befera che fa? Le ha sequestrato tutto come ha fatto in passato con i poveri cristi di lavoratori autonomi? NO.
De Paoli… le missioni internazionali di guerra,(chiamate missioni umanitarie), le vogliono e le decidono i governi, senza l’approvazione del POPOLO.
Che le paghino loro, allora, e non scarichino i costi su chi le guerre NON LE VUOLE E NON LE APPROVA.
Spero di essere stato chiaro!!!
Le paghino i giornalisti che stanno dalla parte del potere guerrafondaio, e ci vadano loro in guerra, se la trovano giusta, NON influenzino le menti dei giovani facendogli credere che sono guerre per la nostra salvezza, per difenderci dai terroristi islamici o filo nazisti. O filo comunisti . O filo sionisti o neocon, che si spacciano per cristiani ,ma non lo sono,o gli hanno fatto il lavaggio del cervello. Sempre per difendere l’occidentalità barbara e genocidaria.
Ma questo ai giovani non glielo dicono, gli fanno credere che gli islamici ci vogliono impalare. Ma non scrivono chi sono i finanziatori degli impalatori musulmani. Se ne guardano bene dal dirlo. Perchè? Perchè ricevono lo stipendio dagli stessi che finanziano il terrorismo e e guerre.
Io NON ci stò, a pagare le tasse e i debiti fatti per distruggere interi popoli.
NO…NON ci stò.
È un mio diritto, OBIEZIONE DI COSCENZA, garantita dalla legge Italiana.
Il primo grande obiettore di coscienza di cui conosciamo il nome è San Massimiliano. Secondo quanto stabilito dalla legge romana nel II secolo d.C. il servizio militare era obbligatorio per tutti i figli dei graduati. Massimiliano, pur essendo figlio del veterano Fabio Vittore, si rifiutò di arruolarsi nell’esercito romano. Per tale ragione il 12 marzo dell’anno 295 d.C. venne condannato dal proconsole Dione e giustiziato. Aveva ventun anni, tre mesi e diciotto giorni.
Dagli atti del processo leggiamo a chiare lettere che si rifiutava di fare il servizio militare per ragioni di coscienza:
« Dione disse: «Fa il militare se non vuoi morire».
Massimiliano rispose: «Non faccio il soldato. Tagliami pure la testa, io non faccio il soldato per questo mondo, ma servo il mio Dio». Il proconsole Dione riprese: «Chi ti ha messo queste idee nella testa?». Massimiliano rispose: «La mia coscienza e colui che mi ha chiamato». Dione si rivolse a suo padre Vittore: «Consiglia tuo figlio». Vittore rispose: «Lui sa da sé con la propria coscienza, che cosa deve fare. »
Diritto all’Obiezione di coscienza garantito dalla legge dell’8 luglio 1998 . 230
Questa legge riguarda i militari, ma può e deve riguardare tutti i civili che si rifiutano di contribuire con i loro risparmi, al finanziamento di guerre aggressive, terrorismi vari e bombardieri, quelli che di solito vengono usati per bombardare le città piene di civili innocenti.
E soprattutto ARMAMANETI NUCLEARI.
Lo stato NON mi può obbligare a pagare debiti fatti per aggredire, può farlo in materia di ARMAMENTI DIFENSIVI, quelli che servono per garantire la sicurezza del Popolo da aggressioni esterne. Ma senza tangenti o arricchimenti illeciti da parte di chi è preposto alla sicurezza nazionale.
Anche qui spero di essere stato chiaro. Un saluto.
Buongiorno, Carlo Lottieri, piacere di conoscerla;
ciao ragazzi, noi invece ci conosciamo.
Scusate se non vi lascerò dire : “… eccone un altro” che “spunta come un fungo”. Non voglio parlare di statalismo, Keynes o monetarismo, per una volta. Vi lascio volentieri la parola, su quell’ argomento: contenti voi… No, stavolta è una cosa molto più semplice, e mi va di parlarne come magno. Come il signore di cui appresso. Dunque scuserete tutti il mio OT:
ricordate Blade Runner… ? “Io ne ho viste cose che voi umani …”
http://www.youtube.com/watch?v=mT1WV0hNuqc&feature=youtu.be
tranquilli, quest’ uomo non s’è fatto:
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-02-13/ritenuta-automatica-bonifici-estero-064329.shtml?uuid=AB1ZyFw
la mia vita lavorativa è stata all’ estero, condivido totalmente lo schifo e la vergogna di quell’ Italiano come me, e faccio girare;
orbene, ragazzi, andiamo al sodo: CHE FARETE? Voterete ancora in futuro – SE ve lo lasceranno fare – quei giuda di dx e di sx? O fate ancora i soliti distinguo, con pronostici e percentuali? Mentre voi vi sbattete tanto, quei caìni, per la TERZA VOLTA (record mondiale), continuano a GIOCARE SPORCO. Alla faccia di tutti i gonzi che ancora li ascoltano e li commentano. Come hanno fatto per i miei due fratelli sequestrati in India, facendo schiattare di rabbia quelli come me. Dunque fatemi capire: volete lasciare quei “signori” lì dove sono, a fare i loro porci comodi? in barba a voi che parlate d’altro, e magari non andando a votare quando è il momento? Ok, “bellissima”, quest’altra “teoria”: serve solo a farli RESTARE come sapete MEGLIO di me (è inutile girarci attorno…). Oppure continuerete ad inseguire le rivoluzioni.. “culturali”, “economiche”, forse a sperare in quelle.. “armate”, o a disquisire sul.. thread di turno? (le chiedo venia Lottieri, niente di personale). Voi pensate davvero che si possa uscire (e di questo passo ve lo potete scordare..) da una Disunione Europea, criminale quanto il figlio che ha partorito, tenendoci contestualmente questo MARCIUME che abbiamo in casa?!? Non ci posso credere! Rubo una frase ad Al: “Comunque, così non si va da nessuna parte, mi spiace.”
Per gli italioti, se non si danno una svegliata nemmeno con l’ ultima di cui sopra, allora veramente:
“ … è tempo di morire.”
Buon proseguimento da uno che – almeno questo – ha votato CONTRO quei serpenti velenosi.
PS: uno di voi, in privato, mi scrive “Sono d’accordo sugli Italiani; e’ un popolo di schiavi… siamo stati venduti; e’ ovvio che siamo stati venduti perche’ non siamo niente, non siamo un popolo, non c’e’ piu’ un’identita’che ha votato come me… Immagina cosa si scatenera’ alle elezioni Europee di Maggio. E l’Italia va a fondo.” (mi parlava di 300 trolls al soldo del PD).
Ok, ti do per buona quella dei trolls (anche se ho controllato e non è sicurissima..), ma comunque non me ne preoccuperei più di tanto, mio caro: trecento più.. trecento meno.. cosa vuoi che siano rispetto al colossale.. globale.. indistinto: “Inganno Mediatico”?!? Quello che mi scrivi sugli italiani, purtroppo, per la maggioranza di essi E’ VERO! ed ho apprezzato, quindi, che.. “ tu quoque”.. pofferbacco.. alla fine della giostra hai votato… COME ME! Che dirti? WELL DONE, guy! eh.. eh.. io non dirò chi sei, ma in fondo… che male c’è se lo dici anche agli altri? “no issue”… right? 🙂
@depaoli.fabrizio@libero.it il 19 febbraio 2014 alle 10:23:
Ah, la SA-RC! Fulgido esempio di come lo stato belloebravoebuono usa con oculatezza i nostri soldi per investimenti così produttivi, ma così produttivi che non si capisce perchè non gli abbiano assegnato il nobel per l’economia e magari anche quello per la pace (che ormai non si nega a nessuno). Keynes sta nella sua tomba con le lacrime di contentezza agli occhi, commosso da tanta spinta data all’economia italiana. Una spinta così forte che forse è per quello che la Calabria ha uno dei più alti tassi di disoccupazione d’Europa: l’investimento pubblico è andato così bene che ormai possono fare a meno di lavorare e vivere di rendita…
Andrea Pellis, a proposito, la Salerno Reggio Calabria?…
Andrea Pellis, vedo che hai tirato in ballo il cavallo di battaglia degli statalisti ad oltranza (più che cavallo potremmo definirlo un ronzìno vecchio, zoppo e bolso).
La risposta è la più ovvia del mondo: “gli uomini, le aziende che costruiscono strade, e queste aziende verranno pagate da altri uomini che hanno necessità di una strada”
Bisogna fare uscire lo statalista da questa sua condizione di dipendenza e pigrizia mentale. È un “tossico”!
Se non si inverte la rotta tra non molto ci chiederanno: ” senza lo stato, chi ci pulirà il sedere quando andiamo in bagno…? ” …e molti di questi moriranno lì seduti attendendo invano che lo stato arrivi…
Un saluto .
@depaoli.fabrizio@libero.it il 18 febbraio 2014 alle 22:41:
“Ma senza lo stato, chi costruirà le strade?”
HAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHA 🙂
Al 2011, io dovrei pagare i debiti che ha fatto lo stato? Scherzi? Non ci penso neanche.
Ti spiego come funziona: l’azienda stato non sta più in piedi? Chiude!
Liquida il patrimonio rimanente, paga nell’ordine: le aziende creditrici, le pensioni SOLO A CHI HA VERSATO I CONTRIBUTI, i privati creditori e poi, se avanza ancora qualcosa, …le banche.
Dopodiché liberi tutti!
Liberi di organizzarsi il proprio sistema, le proprie leggi, la propria economia, scegliere la propria moneta e associarsi se lo si desidera.
Odddio chepppaura… restiamo senza stato…,
…ma guardati un’attimo intorno AL 2011, mai come ora lo stato si è rivelato per quello che è: qualcosa di INESISTENTE, inutile, etereo, inconsistente, astratto. Ne percepisci la sua presenza dannosa SOLO quando paghi le tasse, l’iva al 22%, i bolli, le multe, le licenze, le concessioni, le sanzioni, le accise e …il festival di San Remo…,
oppure quando devi produrti in tripli salti mortali per affrontare la sua burocrazia, o perderti come Pollicino nella selva di regole studiate ad arte per impedirti di LAVORARE, o quando piombi in una spirale di frustrazione e depressione solo perché ti sei illuso che potesse garantirti giustizia o che i carabinieri riuscissero ad acchiappare chi ti ha svaligiato la casa o il magazzino dell’azienda.
Non si può aver paura di perdere qualcosa che NON ESISTE. È assurdo.
Un saluto .
Piero,
“i miei nonni e i miei genitori invece mi hanno raccontato un’altra storia.
Il popolo quello che vive di fatica e sudore non chiese affatto i cannoni.”
Tanto meglio.
Sappi che io non ho nessuna voglia né mi interessa mettermi a fare processi ai miei nonni o ai tuoi.
Viviamo nel presente, ed in questo presente c’è un dato di fatto identico ad allora: i debiti, che siano per andare in guerra e perderla, o mantenere il welfare, li fa lo stato e li pagano quelli che producono.
Spero che almeno su questo punto tu sia d’accordo.
Un saluto .
depaoli.fabrizio@libero.it il 18 febbraio 2014 alle 14:59:
i miei nonni e i miei genitori invece mi hanno raccontato un’altra storia.
Il popolo quello che vive di fatica e sudore non chiese affatto i cannoni.
Saranno stati sicuramente i fanatici del regime e i giornalisti leccaculo, quelli che ancora adesso scrivono che le guerre in Afghanistan, in Irak, perfino a Gaza, sono querre fatte a fin di bene. Umanitarie.
De Paoli, non venga qui a raccontarmi storielle del genere.
Lo schifo che ho letto quando c’è stata l’operazione piombo fuso mi ha fatto vomitare. E il popolo Italiano era contro, come è contro le altre guerre ancora in corso.
All,ciàcià.Lo Stato non stà pagando solo il debito di ieri,ma anche quello di Sardegna e Piemonte del dopo l’unificazione.
Ah, e aspetto il milione di neuri. Ti mando l’IBAN? Poi te lo salderò chiedendo un altro milione di prestito, e poi un altro per coprire il secondo, e via così verso il sole che tramonta.
Al, ora basta!
“vi va bene che lo stato metta manovre da 50 miliardi di euro, e tasse ovunque, per pagare il debito di ieri”
Dimmi esattamente dove avrei sostenuto questa assurdità. Certo che non si va da nessuna parte, se continui a mettermi in bocca cose che non ho mai detto! E’ una cosa davvero fastidiosa oltre che scorretta.
Mi fai ridere quando dici che “poi ci commissariano”. Perchè, adesso non lo siamo?
E’ una guerra dove lo statoladro NON è dalla nostra parte nè lo sarà, e faresti loro un gran favore a consigliare a quelle persone di smettere di pagare TUTTI ASSIEME. Sai dove sta il problema? Che metà (ad essere buoni) di quella gente si lamenta ma prende fior di soldi MIEI dallo statoladro nelle forme più insospettabili. Ecco perchè non lo fanno. Se fossero veramente disperati altro che smettere di pagare, avrebbero cominciato a sparare!
In ogni caso concordo, la discussione non ha senso: ho perfettamente capito che sei uno di quelli che spera di cavarsela senza pagare il conto (e con questo NON mi riferisco al debito), o meglio ancora facendolo pagare a qualcun altro (in questo case le generazioni future fino all’anno 4000, quando FORSE smetteranno di essere schiavi di stato). Molto italiano. Ci vediamo poi al risveglio.
Ah, e chiaramente Jefferson era un cretino… E io più cretino di lui che ancora aspetto di sentire come si fa a trasformare il mostro statoladro in uno stato minimo e a saldare dei debiti con altri debiti.
Ah già, è impossibile…
@Andrea + Fabrizio
Non ci capiamo…
Lasciate perdere le parole (keynesiano, socialista, ecc.) e attenetevi ai fatti.
I fatti sono che il debito di oggi è stato dovuto all’eccesso di spesa di IERI (anni ’70-’90), ma anche di oggi (l’eccesso di tasse genera recessione, e minori entrate fiscali).
Anch’io voglio uno stato “snello”, nel senso che spenda poco, il necessario, con tasse basse.
Ma in più c’è il problema del debito di ieri.
Come lo rimborsi?
Non certo svenando i cittadini con manovre da 50 miliardi di euro l’anno, distruggendo l’economia.
Ma pagandolo POCO alla volta, in modo da non AMMAZZARE le imprese e le famiglie.
Siete contraddittori, da un lato vorreste fare a meno dello stato, e però vi va bene che lo stato metta manovre da 50 miliardi di euro, e tasse ovunque, per pagare il debito di ieri?
Io non difendo lo “status quo”, però se per voi la soluzione è che tutti smettano di pagare le tasse, e lo stato “fallisca”, vi illudete, perché non solo non accadrà, ma lo stato troverà mille modi (primo tra tutti: commissariamento!) per andare avanti.
Io ho a che fare con gente che ha imprese, professioni, attività, dipendenti, stipendi da pagare, credete davvero che si possa dire loro:” beh, cominciate a non pagare i contributi, a non pagare questo e quello, a falsificare i bilanci, ecc., e vedrete che andrà tutto bene!”
No, non andrà bene proprio una mazza!!
Perché o le proteste le fanno in TANTI, insieme, e allora diventano una cosa POLITICA, e riescono a cambiare le cose, oppure sono buffonate che poi pagano i soliti poveracci, con multe, esecuzioni forzate, espropri, sanzioni penali, processi, ecc.
Ripeto, o facciamo discorsi seri e realistici, oppure è solo una perdita di tempo.
Tu Andrea dici che lo stato non si deve indebitare, ti contraddici, come Fabrizio, perché secondo te noi privati dovremmo pagare con manovre STATALI da 50 miliardi i debiti di ieri!
Comunque, così non si va da nessuna parte, mi spiace.
saluti
fabri,Andrea Pellis All,ciàcià.
Di esperienza diretta e di mio carattere al riguardo il debito ho sempre agito e pensato in questo modo.
Ho fatto mutuo per la compera di un appartamento perchè ero coperto da capitale.Nel senso,che senza una base di capitale non lo avrei mai fatto.Es.se ho fatto un mutuo di 20mila euro avevo di capitale 5 volte più della cifra presa in prestito.
Io per qualsiasi prestito ho usato sempre e comunque tale sistema.Col tempo mi sono trovato più capitale e zero debito.
Con questa analisi,voglio arrivare allo Stato che si indebita senza nessuna copertura di garanzia.Anzi,l’unica sono le tasse che la PMI,commercianti,artigiani ecc.versano se li lasci lavorare.Invece lo Stato PARASSITA,che fà,fa chiudere chi gli garantirebbe l’abbattimento o la riduzione del Debito e”Cioè la PMI ecc.citati” e continua a far fare debitiladri a chi ne è già pieno e non produce un azz.”I Comuni”.
Questa situazione è sotto gli occhi di tutti.Infatti,per salvare i comuni e in particolare il KIULL dei PARASSITI amministratori,lo Stato si inventa tante parole strane e in inglese per far pagare l’immondizza che racchiude tante altre voci occulte come nella”TARES” e l’anno in corso TARI-TASI e quant’altro schifo di parole trabocchetto.non per niente,le tasse che gli italiano hanno pagato e continueranno chissà per quanti secoli,non sono altro che il salvataggio di chi prima PARASSITo e poi incompetente di banche,comuni,Paesi euro-zona ecc.Buona serata
@depaoli.fabrizio@libero.it il 18 febbraio 2014 alle 15:02:
Infatti, mi aspetto che mi prendano sul serio, visto cosa hanno scritto qui sotto.
Sennò è l’ennesimo caso di “son tutti froci col culo degli altri”, che poi è il motto di statalisti, socialisti, keynesiani e monetaristi, in questo tutti uniti appassionatamente.
Andrea Pellis, vacci piano con le “idee”, qualcuno potrebbe non capire che stai scherzando e prenderti sul serio… Ih ih ih.
Un saluto .
Piero,
“quei debiti fatti grazie alle guerre, NON andrebbero pagati. Perchè NON è stato il popolo a volerle”
Purtroppo sembra che non sia andata andata proprio così, mia nonna mi diceva che alla domanda del Duce: “burro o cannoni?” La folla in delirio rispose in massa: “cannoni”.
“nè tanto meno gli eredi del popolo”
Ecco, è questo il punto. Ognuno dovrebbe pagarsi i suoi debiti e basta.
Anche se questi eredi, cambiando la domanda in: “dittatura socialista o libertà” probabilmente per metà ti risponderebbero: “dittatura socialista”.
Infatti il debito aumenta e si tramanda, ma a me non sta affatto bene.
È ora di finirla.
Un saluto .
IDEA! Visto che i debiti non sono un problema, conta la crescita e la piena occupazione, allora lancio una bella proposta.
Prestatemi 1.000.000 di neuri che vi restituirò SVALUTATI dalla bellissima inflazione al 5% in, diciamo, 60 o 70 anni (ma anche 200, così saranno cazzi dei miei discendenti), così che io possa CREARE un lavoro inesistente per mia moglie che è disoccupata. Però il 1.000.000 lo accetto solo se, come lo stato, prima lo rubate a qualcun altro.
Amici del debito, chi ci sta? Per voi dovrebbe essere un’ottima idea, la panacea di tutti i mali.
@depaoli.fabrizio@libero.it il 18 febbraio 2014 alle 14:22:
Meno male che ci sei tu. Spuntano statalisti, keynesiani e monetaristi come i funghi…
quei debiti fatti grazie alle guerre, NON andrebbero pagati. Perchè NON è stato il popolo a volerle, nè tanto meno gli eredi del popolo. Ma le banche, legate mani e piedi a certe lobby, che hanno messo al governo i loro uomini,costringendoli a fare determinate scelte.A loro favore.Quindi cosa stiamo li a parlare di che,pagare il debito è giusto no, non è giusto.
Chi ha deciso ,Mussolini, il re, i ministri della guerra (tutti ebrei),ci hanno distrutto il paese, e anche altre nazioni, con le loro scellerate scelte.E a pagare all’infinito, dobbiamo essere noi e i nostri figli e nipoti? Ma dico, non saremo diventati tutti matti adesso? Una volta certe cose non si sapevano, adesso che si sanno, bisogna rimediare e far pagare ai veri responsabili le distruzioni causate all’Italia. Germania compresa, che con il suo esercito del c…o, nazista, ci ha invaso, uccidendo e massacrando civili a tutto spiano.Come a Marzabotto.
Simostufo, eccone un’altro…
Il mio post precedente vale anche per te.
Un saluto
@Simostufo il 18 febbraio 2014 alle 14:09:
E quale sarebbe la “terza via”?
Al 2011, Andrea Pellis ha ragione.
Per uno stato la soluzione sta nella lezione n. 1 : NON FARE DEBITI.
Ti sembra che lo stato socialista l’abbia imparata?
No, e non la vuole imparare, non ha nessun interesse ad impararla, perché siccome alla fine della fiera suoi debiti li paghi tu, sei tu lo schiavo, e lo stato socialista ha interesse a tenerti schiavo, sempre di più, non solo, anche le generazioni future nasceranno già schiave del debito che lo stato sta facendo ORA.
La maggior perte della gente, compresi “economisti” alla Bagnai, Borghi, ecc., ti dicono: è normale, è la soluzione migliore, funziona così in tutto il mondo.
Quello che sfugge è che così NON FUNZIONA, questo tipo di schiavitù ha solo un centinaio d’anni, nelle decine di migliaia di anni precedenti della storia del pianeta NON ha MAI funzionato così, c’erano altri tipi di schiavitù ma non quella economica del debito estesa a livello mondiale.
NON È AFFATTO NORMALE.
Accettare tutto ciò di buon grado senza ribellarsi significa ESSERE COMPLICI di una rapina dalle proporzioni gigantesche, significa continuare ad essere disposti a farsi inculare, e significa vendere anche il culo dei figli che ancora devono nascere.
Non vedo grande differenza tra uno che è complice e non si ribella a questo schifo ed una madre che manda a “battere” con la FORZA e la VIOLENZA la propria figlia.
Un saluto .
@Al2011 il 18 febbraio 2014 alle 13:50:
Sei riuscito a mettermi in bocca 3/4 cose che NON ho detto nello stesso post. Fantastico… Se secondo te questo è il modo per portare avanti una discussione…
Quanto ai “fatti storici”… Vabbè, ma che te lo dico a fare? OVVIAMENTE la situazione è la stessa…
Comunque ho capito, sei stato fin troppo chiaro. Tu vuoi salvare lo status quo. Io no.
Amen.
@Andrea Pellis
“tassare a morte o default”
non condivido!
Monti (grande sostenitore delle torie fuffa di Pigou)ci ha tassato a morte , ha distrutto la domanda interna e, come tutti sappiamo ha fatto solo danni (diminuzione valori immobiliari, stipendi fermi, disoccupazione di massa, fallimenti, suicidi).
Piu’ che uomo della provvidenza, lo chiamerei moltiplicatore del debito e della sofferenza.
Bisognerebbe uscire dai pre-concetti e guardare grafici (anche in diversi periodi storici) per farsi un’idea di come uscire dalla recessione in questo momento!
non sono keynesiano ma in questa fase economica non c’e’ alternativa!
la crescita(con un debito pubblico contenuto, e con piena occupazione)invece e’ una fase ottimale per smagrire davvero lo stato!
sorge spontanea la domanda: perche’ non l’abbiamo fatto prima??!
e qui ci riallacciamo alla politica!
buona giornata!
@Andrea
per favore, leggi bene gli articoli che linki
Lì si parla di “iperinflazione”, che è cosa ben diversa dall’inflazione al 5% max che dico io!
@Andrea
ma che dici tu?
Un conto è fare pagare un debito con mazzate da 50 miliardi di euro l’anno, come fanno questi dementi UE + Letta e cosi, altro è farlo pagare come fecero gli alleati a fine della guerra!
E invece di dire cose senza senso, abbi rispetto per un VERO uomo di Stato come il Generale Marshall, premio Nobel (vero) della pace, e grandissimo economista.
Cosa mi vorresti dire, che il Generale USA Marshall era un “socialista”????
Ma stai delirando???
Inoltre sei tu che non conosci i fondamenti (mentre Preatoni, che è un signor imprenditore, li conosce) perché il debito STORICO si svaluta con l’inflazione, mentre salari e stipendi vengono indicizzati.
La tua soluzione invece qual è?
Far fallire lo stato, così poi ti mandano un “commissario” e fanno come a Cipro, un super-prelievo UE da 50 mila euro per famiglia?
O fuggi fuggi generale, tutti scappano.
Tu continui a girarci attorno, ma qui io ti ho citato FATTI STORICI, non balle, o fantasie, e i fatti storici dimostrano come si esce dalle crisi anche più dure.
Sei tu che vivi di fantasie, oppure dici le stesse cose di Monti, Letta, Saccomanni, Draghi, vorresti che il debito venisse pagato al 100% da NOI!!!
COL CAZZO!!!
Benissimo che i danni di guerra siano stati diluiti x tantissimi anni, così sono stati ripagati con comodo.
Ma tu cosa preferiresti?
Uno che ti chiede di pagare un grosso debito domani, o uno che te lo fa pagare in 60 anni?
http://feedly.com/index.html#subscription%2Ffeed%2Fhttp%3A%2F%2Ffeed.mises.org%2FMisesFullTextArticles%3Fformat%3Dxml
@Al2011 il 18 febbraio 2014 alle 11:45:
Al, Al, ma che dici? Secondo te la soluzione è quindi di far pagare il debito a qualcun altro? Per di più, i debiti di guerra noi abbiamo finito di pagarli l’altro ieri e se non sbaglio la Germania ancora non ha finito (con in più l’assurdo che deve un sacco di soldi alla GRECIA!!!). Evitavo di risponderti perchè non volevo infierire.
Ma dai… Ma come si fa a pensare di ripianare dei debiti facendo altri debiti o peggio con l’inflazione? Qui siamo davvero alla fantascienza economica, nemmeno i mentecatti socialisti le sparano così grosse. Ma ti sei mai domandato perchè i nostri strozzini si riempono la bocca con la parola “crescita”?
Guarda, pensala un po’ come ti pare, sinceramente non so più che dirti se non consigliarti lo studio dei fondamenti di economia domestica. Ma stai certo che combatterò fino alla morte contro i monetaristi esattamente come combatto contro i socialisti e i neuropeisti (che poi è la stessa cosa).
Per me il debito pubblico è sempre e comunque un male, l’inflazione “pilotata” è sempre e comunque un male, i soldi che transitano per lo stato sono sempre e comunque rubati.
E con questo la chiudo qui.
http://www.lindipendenza.com/barron-inflazione-moneta-opzione-sbagliata-disastri/
@Andrea
Non è vero che il debito pubblico sia ripianabile solo in due modi come dici tu, cioè col “default” o con la tassazione spietata.
Questo semmai è proprio ciò che dicono i media servi, o la BCE, o Monti, o la Merkel, ecc., che vogliono far credere che ciò che fanno LORO, e sta distruggendo la vita e l’economia di interi stati, sia necessario, e dettato da chissà quali “dogmi” economici.
Ti ho già portato l’esempio (su cui NULLA mi hai detto) dei PIU’ GRANDI DEBITI DELLA STORIA, cioè i danni di guerra di Italia, Germania, Giappone, ecc., nel 1945, che se affrontati da “ragioniere” avrebbero richiesto 300 anni per essere pagati dalle nazioni sconfitte.
Ma il debito pubblico è il problema n°1 solo se chi ha il potere decide che lo sia!
Il Generale George Catlett Marshall,
http://it.wikipedia.org/wiki/George_Marshall
segretario di stato USA , vincitore della 2a Guerra insieme ad Eisenhower, e probabilmente uno dei massimi personaggi storici di tutto il XX secolo, per intelligenza, preparazione, cultura, energia, al cui confronto questi quaquaraquà eunuchi che stanno al vertice dell’economia europea sono solo degli sputi di catarro verde, invece decise che il debito pubblico NON era un problema, guarda un po’!
Ed ebbe ragione lui!
In soli 10-15 anni le nazioni sconfitte conobbero un boom stupefacente, e si evitò l’errore che aveva condotto alla II guerra mondiale: imporre alla Germania danni di guerra severissimi, che ridussero alla fame i tedeschi negli anni ’20, e favorirono la salita al potere di Hitler.
Quindi come si fa è semplice, e l’ho già detto.
Avere politici con le palle, e non queste mezze seghe sparate male che ci governano, politici VERI e che decidono che il debito passa in secondo piano, lo si ripiana poco alla volta (semmai si cerca di non farlo crescere) e prima viene la crescita economica.
E non è vero che l’inflazione sia una tassa, perché è FISIOLOGICA, i prezzi crescono naturalmente sempre e comunque, semmai l’importante è tenerla abbastanza bassa (ma non certo cercare di azzerarla ferocemente).
NON VI VA BENE CON LE BUONE?
BENE, METTIAMO LI’ 5-6 BEI GENERALI MARSHALL IN EUROPA CHE DICONO: O COSI’ O COSI’, SI FA COSI’ E BASTA!
Eccola la mia ricetta, come si fa!
@Al2011 il 17 febbraio 2014 alle 17:43:
Scusa se te lo faccio notare, ma ho l’impressione che svicoli un po’ le domande “scomode”, prima fra tutte quella principale che ripropongo: come? 🙂
Quanto al debito pubblico, ci sono soltanto due modi per ripianarlo: tassare a morte o default (ripudio). E tendenzialmente il primo conduce in ogni caso al secondo, solo in una situazione peggiore. Non esiste una terza via, dato che il settore pubblico non produce alcuna ricchezza netta con cui ripagarlo (ed ecco la differenza tra il debito pubblico e quello privato, giusto per tornare ad alcune delle domande a cui non hai risposto).
Per la cronaca, all’atto pratico (cioè per noi comuni mortali) l’inflazione è una tassa, per cui una inflazione al 5% equivale ad alzare le tasse del 5%. Con buona pace dei monetaristi pseudo-liberali.
Thomas Jefferson docet.
Il mio Stato minimo.
Tassa unica in base al reddito tra il 25-30%, priorità assoluta per sovvenzionare i servizi più utili:Sanità,Sicurezza,Scuola,Istruzione,Scienza,case popolari.
Il motto:lasciare LAVORARE!!!
Privatizzare tutti i settori non producenti che fuori dal privato vivono di parassitismo sull’economia privata.Tali settori,oltre ad essere infruttibili,ostacolano le risorse dell’economia deviata da loro a quelle attività volute dalla burocrazia=”TANGENTE” parassitaria e politici.
Tanto è,che ai consumatori privati va zero.
A che,possiamo misurare l’impatto fiscaledel Governo sul settore privato sottraendo la spesa pubblicadal prodottonazionale. Per i pagamenti del governo alla propria burocrazia sono integrazioni difficilmente la produzione e l’assorbimento di governo delle risorse economiche li porta fuori dalla sfera produttiva.
Questo indicatore, naturalmente, è solo fiscale, ma non comincia a misurare l’impatto anti-produttivo delle varie normative, che paralizzano la produzione e lo scambio in altri modi che assorbe risorse.
Es. Come l’idea che l’output produttivo dell’economia americana è aumentata durante la Seconda Guerra Mondiale. Sottrarre il disavanzo pubblico, invece di aggiungere, e vediamo che la produttività reale dell’economia è diminuita, come ci si aspetterebbe razionalmente durante una guerra.
In sintesi:STATO MINIMO=PRIORITA’=LASCIARE LAVORARE!!!
Conclusione:il settore privato è troppo fruttifero,”GONFIO” e il settore pubblico troppo ANEMICO,e quindi che un governo debba esercitare ulteriore coercizione per rettificare la propria malnutrizione!?.Buona serata
@Andrea
Non ho detto che il debito non sia un problema, ma non certo al punto (come fanno i CRIMINALI dell’UE/BCE) da imporre all’Italia MANOVRE assassine da 50 miliardi di euro l’anno, per risanare i conti.
Ma con le politiche UE e quelle del vergognoso Mario Monti, il debito pubblico non solo non scende, ma è aumentato di altri 70 miliardi dal 2012 al 2013, perché le sue tasse hanno ammazzato migliaia di imprese e famiglie, provocato recessione, e crollo delle entrate fiscali.
Invece, se il debito venisse ammortizzato in altro modo, senza tasse e privatizzando il patrimonio dello stato, non solo non avresti recessione, ma avresti crescita, più entrate fiscali, e nel contempo il debito si svaluterebbe nel corso degli anni. Preatoni suggeriva giustamente di permettere un’inflazione fino al 5%, per fare svalutare meglio il debito.
Lo ripeto ancora una volta: nel 1946 l’Italia, la Germania, ecc., uscite sconfitte dalla II Guerra Mondiale, avevano un debito STELLARE, ed erano distrutte.
Se al posto di uno con le palle come il generale Marshall, segretario di stato USA nel 1946, ci fossero stati Barroso, Draghi, Trichet, Olli Rehn, Merkel, Lagarde e altri nani, nel dopoguerra non ci sarebbe stata alcuna ripresa, ma solo povertà assoluta per chissà quanti anni, dovendo imporre agli stati sconfitti di pagare i debiti.
Invece il generale Marshall lanciò il programma di aiuti agli stati sconfitti, e questi si risollevarono enormemente in pochi anni, poterono riprendere la produzione e ci fu il boom economico!
Quelli di oggi sono solo dei ragionierini ignoranti, che pensando solo a debito e moneta stanno massacrando interi paesi.
Invece si può abbassare il debito, abbassando le tasse, e permettendo la ripresa economica.
@Simostufo
Grazie! Abbiamo bisogno di diffondere sempre più idee alternative a quelle del blocco politico incancrenito che abbiamo (PD, FI, ecc.)
A proposito di “stato minimo”…
“Lo slogan solitamente attribuito a Jefferson “il governo migliore è quello che governa meno” probabilmente non è mai stato da lui pronunciato, ma nel 1801, quando venne eletto Presidente degli Stati Uniti d’America, Jefferson tratteggiò nel suo primo discorso inaugurale un programma politico basato proprio sull’idea dello stato minimo. Jefferson voleva infatti «un governo saggio e frugale, che impedisca agli uomini di farsi del male a vicenda e che, a parte questo, li lasci liberi di regolare la loro attività e il loro progresso, e che non tolga al lavoratore il pane che si è guadagnato». Nel corso del mandato Jefferson si mantenne fedele al suo proposito, riducendo al minimo le imposte, le spese e il debito. Nel secondo discorso inaugurale fu quindi in grado di affermare che «la soppressione di uffici superflui e di spese e strutture inutili ci ha permesso di eliminare le nostre imposte interne» le quali, disseminando nel paese gli esattori e aprendo loro le porte di ogni casa, avevano dato inizio a un processo di vessazione. […] L’America era diventata il luogo ideale per chi voleva vivere pacificamente del proprio lavoro senza avere a che fare con un governo.
Il debito pubblico andava azzerato al più presto per non «violare i diritti delle future generazioni, facendo gravare su di esse i debiti del passato». La scelta fondamentale, scrisse in una lettera del 1816, era «tra parsimonia e libertà da una parte, e sperpero e servitù dall’altra … Se ci indebiteremo al punto da dover tassare il cibo e le bevande, i beni di prima necessità e le comodità, il lavoro e i divertimenti, le nostre vocazioni e la nostra fede, finiremo come il popolo inglese: la nostra gente, come la loro, dovrà lavorare sedici ore su ventiquattro e cedere al governo i guadagni di quindici di esse, per finanziare i debiti e le spese correnti … finché la massa della società verrà ridotta ad un insieme di automi mossi dalla miseria, insensibili a tutto tranne che al peccato e alla sofferenza … E l’anticamera di questa situazione è il debito pubblico; da quello segue la tassazione poi la miseria e l’oppressione».
Il resto dell’interessante articolo nel link qui sotto, ma queste parole andrebbero incise nella pietra ad ogni angolo di strada. Vero Al? 🙂
http://www.lindipendenza.com/l%E2%80%99indipendentismo-libertario-di-thomas-jefferson/
Esco un pochino dal seminato (ma non troppo, in fondo) e faccio notare questa cosa apparsa sul Giornale di oggi:
https://www.ilgiornale.it/news/interni/993029.html
Badate bene alle risposte e ditemi se è possibile cercare di contrastare le balle neuropeiste raccontando delle balle più grosse…
Tra le altre:
1) L’euro è la causa principale della crisi? SI
10) Non è che l’Euro non c’entra nulla e la colpa è di corruzione, casta e evasione? NO
11) Non può essere che la colpa sia della spesa pubblica improduttiva? NO
13) Noi abbiamo un enorme debito pubblico, è colpa sua se siamo in crisi. È vero? NO
eccetera, eccetera…
Poi vai a vedere chi ha scritto il fantomatico libretto che dovrebbe “salvarci dal neuro”, e scopri che è di uno dei peggiori monetaristi a piede libero in questo povero paese. Cioè uno che vuole uscire dal neuro soltanto per evitare di dover risolvere le grane nostrane, stampando moneta come se non ci fosse un domani (cioè impoverendoci tutti ancora di più). Se l’alternativa al neuro è questa, cioè il mantenimento dello status quo italiota, meglio il neuro. E detto da me…
Davvero “complimenti” al Giornale. Montanelli si starà rivoltando nella tomba.
@Al2011 il 17 febbraio 2014 alle 11:55:
Giusto per capire.
Secondo te andare in rosso NON E’ UN PROBLEMA? I debiti di Amamzon sono la stessa cosa di quelli dello stato? USA e Giappone sono esempi da citare per sostenere qualunque cosa? Le regole rigide sono la CAUSA dei problemi degli stati? La svalutazione è una cosa FISIOLOGICA e anzi UTILE?????
Oltre a queste domande, ce n’è sempre una in sospeso da diverso tempo: come ci arriviamo allo stato minimo?
@Al2011
nonostante alcuni nostri punti di vista differenti nel post relativo alla lombardia, trovo le tue posizioni molto serie e concrete!
sottoscrivo ogni punto! decisamente!
@Andrea
punto b)
Ti potrei citare MIGLIAIA di aziende, piccole e grandi, anche tra le migliori (esempio Federal Express, che per anni all’inizio lavorò avendo debiti enormi) che erano andate in rosso, e magari per molti anni, senza fallire, perché magari avevano finanziatori privati che CREDEVANO nel prodotto, o per mille loro ragioni volevano tenerle in piedi (vedi i giornali ad esempio. IL Giornale ha debiti, ma la famiglia Berlusconi ci tiene, ed è disposta a pagarli).
AMAZON è l’esempio citato da tutti di azienda privata sempre in debito, che però ha migliaia di clienti, un mercato, che piace, dà un servizio, ecc., quindi NON fallisce.
Quindi che un’azienda, o anche lo stato, possa andare in rosso, NON è un problema, purchè:
a) il debito sia sufficientemente contenuto
b) il sistema abbia le potenzialità per ripianarlo, in più anni.
c) esista una sovranità monetaria, e quindi la possibilità di gestirlo con svalutazioni, ecc., anzi, TUTTI i migliori economisti sono ormai concordi che la SVALUTAZIONE di una moneta è un fatto del tutto naturale e FISIOLOGICO, e semmai sono INNATURALI i sistemi che (come i parametri UE) vorrebbero controllare il debito e la moneta in modo ferreo.
E’ un po’ come impedire a qualcuno di fare i propri bisogni perché “sporca” la tazza del water.
Quello dopo un po’ scoppia.
Lo stesso è per la moneta: sovranità, svalutazione, debito, sono fatti naturali, purchè NON si arrivi ad accumulare debiti pazzeschi.
Ma anche qui: gli USA hanno un debito pazzesco, ma non falliscono, il Giappone idem, di cosa parliamo?
Per favore, non parlarmi di quegli imbecilli dell’UE e della BCE, con le loro regoline che si sono inventate per strangolare tutti gli stati, eccetto il + forte (Germania).
E chi ha detto che quelle regole di “rigore monetario” vadano bene?
Ma lo vediamo tutti che hanno ridotto interi stati nella cacca, no?
Beh Nozick é giá una meta “estrema”. Se pensiamo che nel 1974 in USA giganteggiava Rawls mentre da noi si andava da Aldo Moro e le sue convergenze parallele coi comunisti-comunisti ai brigatisti rossi… questo ci dá l’idea della distanza. Per l’Italia Nozick é un alieno, anche se, a ben vedere, l’Italia potrebbe quasi essere la Vera Patria di Nozick (qui non mi riferisco alla organizzazione della cosa pubblica che é parasocialista, ma a tutto il resto che caratterizza l’italianitá). È difficile da accettare in toto persino per persone che si definiscono liberali. Ciononostante grazie per averci ricordato del grande teorico statunitense.
@Al2011 il 17 febbraio 2014 alle 10:20:
Solo un appunto: l’itaglia non è MAI stata uno stato minimo, tantomeno nel dopoguerra.
Ma passiamo al merito:
a)Condivisibile. Epperò… Come si fa a levare il pane di bocca a milioni di parassiti? Perchè, la differenza tra il 35% e il 70% è quella. Ricordo che i parassiti medesimi sono maggioranza nel paese.
b)Ma anche no! Non si capisce perchè una impresa se fa debiti fallisce, e lo statoladro può fare quel cazzo che vuole. Il che è anche in aperta contraddizione con il punto e). In più, il debito pubblico è una tassa rimandata, quindi contraddice anche il punto a).
c) d) e) f)Condivisibili.
Come vedi, alla fine si va di molto d’accordo… 🙂
A me lo stato minimo andrebbe benissimo. Ma, per l’ennesima volta, il problema NON è trovare un accordo su cosa fare DOPO. Qualunque persona onesta e di buon senso sottoscriverebbe molti o tutti questi punti. Il problema è come arrivarci. NESSUNO dei punti che elenchi (tranne il punto b perchè consentirebbe di dar da mangiare a più parassiti=comprare più voti) è raggiungibile per via istituzionale e/o democratica nel quadro normativo presente. E ti sei gravemente dimenticato che andrebbe anche levato dalla costituzione il riferimento alla normativa neuropea come di rango costituzionale, che di fatto elimina la sovranità.
Sempre che non teorizzi l’eliminazione fisica dei parassiti…
Quindi?
La mia risposta è il default. La tua?
Nial Ferguson: Le 6 applicazioni vincenti della prosperità.
Negli ultimi secoli, le culture occidentali sono state molto brave nel creare prosperità generale per sé stesse. Lo storico Niall Ferguson si chiede: perché l’occidente, e meno il resto del mondo? Suggerisce una mezza dozzina di idee della cultura occidentale — le chiama le 6 applicazioni vincenti — che promuovono ricchezza, stabilità e innovazione. E in questo nuovo secolo, dice, queste app sono tutte condivisibili.
Perché si dovrebbe ascoltare lui :
Niall Ferguson insegna storia e di economia aziendale presso la Harvard ed è un ricercatore senior presso diverse altre università, tra cui Oxford . I suoi libri cronaca di una vasta gamma di eventi politici e socio -economici , ha scritto di tutto, dalla politica tedesca durante il periodo di inflazione a una storia finanziaria del mondo . Sta ora lavorando a una biografia di ex Segretario di Stato americano Henry Kissinger .
Ferguson è un commentatore prolifico e spesso controverso sulla politica contemporanea ed economia . Scrive frequentemente , recensioni e host per la stampa britannica e americana . Il suo ultimo libro e serie tv , Civilization : L’Occidente e il resto , mira ad aiutare il pubblico del 21 ° secolo a comprendere il passato e il presente . In esso , si chiede come, dal 1500 , le nazioni occidentali hanno superato le loro controparti orientali e venne a dominare il mondo ( la sua risposta : grazie a sei ” killer application “: scienza , medicina , etica protestante del lavoro, concorrenza , diritti di proprietà , di consumo la società ) . E si chiede se tale dominio è ora minacciata dalla crescita dell’Asia . Le sue teorie hanno attirato critiche e suscitato discussioni , che si dice fosse il suo intento . “E ‘ stato progettato per essere un po’ fastidioso , in modo che si parli “, ha detto a The Observer .
Egli dice : “Se una maggioranza di persone sottoscrizione di un particolare punto di vista, vale la pena di interrogarlo Vale la pena di riflettere : . . Forse questo è sbagliato”
fabri,ciàcià.Leggi tutto nel video,potrebbe interessarti.
http://www.ted.com/talks/niall_ferguson_the_6_killer_apps_of_prosperity.html
@Andrea + Fabrizio + Peter
Rispondo qui, su questo bel tema (stato “minimo”) a quanto stavo per rispondervi sull’altro (i lombardi sfruttati).
Andrea, NON esiste alcuna “ricetta” che possa impedire ad uno stato “minimo” di espandersi e diventare bulimico e oppressivo, allo stesso modo in cui non esiste alcuna “ricetta” che possa impedire ad uno stato “democratico” di diventare una dittatura.
Se l’Italia del dopoguerra era uno stato “minimo”, con poche leggi, poche norme fiscali, poca pubblica amministrazione, è stata colpa dei partiti che, da fine anni ’60, hanno cominciato a spendere, spandere, far salire il debito, per poi tassare senza pietà i cittadini, anche per colpa della fregatura euro.
Io ho già fatto l’esempio degli organi umani (novello epigono di Menenio Agrippa), dicendo che si può fare PREVENZIONE, (con una vita sana), per cercare di impedire al tuo polmone, o al tuo stomaco, di ammalarsi di cancro, ulcera, enfisema, ecc., ma nessuna ricetta può impedirlo del tutto.
E purtroppo, anche se forse è possibile farsi asportare lo stomaco a scopo preventivo (anche se non credo sarebbe poi una bella vita), sicuramente NON puoi farti asportare i polmoni.
I polmoni (o il cuore) sono come lo stato, anche “minimo”, ma ci deve essere per gestire una comunità con regole comuni, anche se le più essenziali possibili.
Quelli che hanno sognato la sparizione dello stato, da Marx a Bakunin, poi hanno solo contribuito a crearne di più OPPRESSIVI.
per quanto riguarda Nozick, il commento migliore che leggo è il seguente:
quote
” Tuttavia, secondo Kukathas, Nozick non riesce a spiegare come mai la libertà di scrivere la propria vita da parte di diverse comunità di individui avrebbe bisogno di una «cornice comune». La cornice comune ha senso se agisce da filtro, se promuove la mobilità sociale, se impone standard convergenti. Questo però imporrebbe una serie di decisioni politiche che inevitabilmente finirebbero per limitare la libertà degli individui di associarsi in diversi gruppi, sulla base della visione del mondo che condividono. Per l’autore de L’arcipelago liberale (in italiano tradotto per Liberilibri), è irrealistico pensare che il «guardiano notturno» davvero si fermi sulla soglia di un rave party; o, se è per questo, di un luogo di culto.da Il Sole 24 Ore Domenica, 3 febbraio 2013 ”
unquote
Se posso dire la mia, qui leggo teorie fumose, astratte, e Nozick mi pare rientri in questa categoria.
Non ha la concretezza del grande Hobbes, che parlava di un contratto sociale, tra i cittadini, e di uno stato che però DEVE dare servizi e prestazioni basilari (almeno la sicurezza), per stare in piedi.
Per Hobbes (che era inglese, non a caso) non avrebbe avuto senso uno stato che tassa senza pietà la gente, solo per mantenere un apparato parassita, perché i servizi pubblici DEVONO essere corrispettivo delle tasse pagate, non puoi pagare tasse per non avere servizi, o avere servizi pessimi, senza poter scegliere.
E qui vengo al punto, Fabrizio, con tutto il rispetto per l’Istituto Leoni, però poi alla fine della fiera vedi che quando si tratta di dire COME, qui i vari “pensatori” si incartano, o addirittura hai gente come Oscar Giannino, che della diminuzione delle tasse non parlava, o diceva cose fumose.
Io sono molto + concreto!
Io dico:
cominciamo a mettere in Costituzione che:
a) le imposte non possono MAI essere superiori al 35%, sia per cittadini che per le imprese, e ogni carico superiore determina un diritto IMMEDIATO del contribuente al rimborso.
b) Abolizione totale dell’obbligo di pareggio in bilancio (fiscal compact) voluto dall’UE
c) I cittadini possono scegliere tra pensione e assistenza pubblica (versando i contributi), e pensione e assistenza privata (versandoli a chi pare loro, o non versandoli)
d) Chi ha versato i contributi previdenziali allo stato, può riscattarli in qualunque momento (almeno in gran parte) se in difficoltà economiche, anche se non ha ancora raggiunto i 35 o 40 anni di contribuzione.
e) Lo stato e il cittadino sono su un piano di completa parità (abolizione degli “interessi leggittimi ” e “diritti affievoliti” nel diritto pubblico)
f)Tutti i pubblici dipendenti sono soggetti al principio di MERITOCRAZIA, e possono essere licenziati o revocati in caso di gravi errori, che abbiano recato grave danno ai cittadini.
Ecco, cominciamo a introdurre queste COSE, molto concrete, per un VERO stato minimo, a me le formulette FUMOSE e la teoria non interessano.
Chi è disposto a sottoscriverle?
“l’intero universo occidentale che sta declinando sotto il peso di uno Stato massimo che, dopo aver svuotato le libertà individuali, sta progressivamente moltiplicando sprechi e parassitismi.”
Aggiungerei con conseguente inutile inquinamento (questa è una “punzecchiatura” per il mio amico Al 2011).
Al 2011, che ne diresti di andare a sentire cosa dicono questi concreti “utopisti”?
Un saluto .
Anche io come Andrea Pellis”Che saluto” ho sentito forte questo passaggio.
In quel volume Nozick avanzava l’ipotesi di uno Stato minimo, che in fondo si limitasse a tutelare i diritti di proprietà e a far garantire il rispetto dei contratti, assicurando protezione e giustizia. Quella lezione non è stata ascoltata e ora è l’intero universo occidentale che sta declinando sotto il peso di uno Stato massimo che, dopo aver svuotato le libertà individuali, sta progressivamente moltiplicando sprechi e parassitismi.
Coinvolto da tale passaggio, forse perchè dalla nascita ho sentito dentro me quell’ANARCHIA-INDIVIDUALE animalescaumana.
Infatti,nella vita,oltre ad andare a cercarmi un lavoro senza l’aiuto di nessuno;dopo averlo trovato il pensiero era una fissa diretta verso un lavoro indivuduale e che nessuno mi intralciasse.
Ho lasciato datori di lavoro che mi davano la massima fiducia ricambiandola con l’onesta lavorativa e prolifica lavorando in primissimo piano anche se potevo farne a meno,perchè capo reparto/gruppo ecc.
Ottima analisi Sig. Carlo Lottieri.
Buona serata.
Grazie davvero per questo post! Fa piacere che si abbia il coraggio di parlare di certe cose “scandalose”.
C’è poco da dire se non mettere in evidenza l’ultima frase: “Quella lezione non è stata ascoltata e ora è l’intero universo occidentale che sta declinando sotto il peso di uno Stato massimo che, dopo aver svuotato le libertà individuali, sta progressivamente moltiplicando sprechi e parassitismi.”
Amen.
Spero che vorrà pubblicare un resoconto anche breve dell’incontro, perchè purtroppo mi sarà impossibile partecipare.