C’è una regola universale nella storia della legislazione: le misure controverse, quei piccoli dettagli che assicurano rendite e prebende a questo o a quel gruppo di pressione, vengono approvate nottetempo, oppure d’estate. Ecco che allora, con perfetta coerenza, mentre l’Italia sbadiglia sotto l’ombrellone, tra un bagno e un ghiacciolo, poco più in là il gestore dello stabilimento ride sotto i baffi. Come riporta Public Policy, un emendamento approvato in commissione Bilancio al Senato ha appena prorogato “le utilizzazioni delle aree di demanio marittimo per finalità diverse da quelle di cantieristica navale, pesca e acquacoltura, in essere al 31 dicembre 2013”. […]