vladimir-luxuria-la-paera-non-fa-l-eco Cool. Smart. Ma soprattutto pop. Ecco la nuova Rai targata Matteo Renzi. Ops! Campo Dall’Orto (che, con questo cognome, più che un dirigente pubblico potrebbe sembrare una scelta slow food). Ma vabbè, fa lo stesso.
Et voilà. Arriva a passo di carica una tv di Stato “obbligata” ad essere una professoressa di greco nella sostanza (si tratterebbe sempre e comunque di servizio pubblico per chi lo avesse dimenticato) ma ben nascosta tra ricchi premi e cotillon, inguattata sotto chili di trucco e migliaia di paillettes, travestita da una pazzissima Lady Gaga.
Un nuovo modo di pensare la tv, insomma. Sulla carta. E poi basta con questo mondo tv centrico: “la televisione non è più il centro del mondo”, eh! Roba da sganasciarsi dalle risate. Ed infatti, l’intervista del nuovo dg di viale Mazzini pubblicata stamattina dal quotidiano Il Foglio, ha fatto sbellicare dalle risate almeno 10mila dipendenti Rai. In tutto sono 13mila.
Se la televisione non è più il centro del mondo perché riformarla e piazzare le persone “giuste” ai vertici? E poi questa svolta pop, cosa dovrebbe produrre se non trasformare il piccolo schermo in un un’arma per neutralizzare i gufi?

Signori e signore, cari telespettatori, spettabili elettori, basta con questi talk show in cui si urla, si sbraita e ci si parla addosso. Basta con questi approfondimenti pallossissimi con share da terapia intensiva. Basta programmi d’inchiesta che vi facciano rodere il fegato così da gravare pure sul sistema sanitario nazionale. È arrivato il momento di dire basta!

Ci vogliono più fiction, più programmi leggeri, un bel contenitore domenicale poppissimo, tanti reality show pregni di significato. Del resto ormai anche il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha partecipato ad un reality. Mica vorrete rimanere indietro con questa storia, davvero poco cool, del servizio pubblico? Si stava giusto pensando di inserire Matteo Renzi tra i concorrenti di Pechino Express. Destinazione ancora da definire.

 

 

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