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“La mio lavoro? E’ l’esito di una ricerca di tipo antropologio che sto conducendo. Una mescolanza di folk, musica antica ed etnica. A questo si aggiunge un’indagine acustica di tipo sperimentale. Suoni nati dagli armonici naturali, un timbro tribale…”. Andrea Portera, 36 anni, in estrema sintesi e semplificazione racconta “Tre forme: linea-cerchio-ettagono“, il brano con cui ha vinto il concorso dell’edizione 2009 del Festival Stresa (l’esecuzione è prevista per giovedì 3 settembre – sul podio Gianandrea Noseda che dirigerà la BBC Philarmonic Orchestra). Fascino e suggestioni della geometria, che cosa mai si cela dietro a un titolo così “euclideo”… “La linea rappresenta l’Occidente – spiega – il cerchio l’Oriente e l’ottagono rappresenta il sette, un numero che mi ha sempre colpito molto. Musicalmente parlando, ad esempio, produce dei ritmi tanto interessanti quando insoliti”. Il brano di Portera, secondo la scaletta della serata (l’appuntamento è al Palazzo dei congressi), il primo che verrà eseguito. Seguiranno la sinfonia numero 45 “Gli addi” e la numero 80 di Haydn e il concerto k 622 di Mozart, con il giovanissimo e talentuoso clarinettista inglese Julian Bliss.

Oltre al gran finale del concorso, per Portera ci sono altri progetti in dirittura d’arrivo (il prossimo tra l’altro è anche una buona occasione per quanti non riusciranno a essere presenti all’esecuzione del brano vincitore”. Martedì 20 ottobre verrà eseguito a Milano un altro suo lavoro, in occasione del via della Mostra internazionale d’arte contemporanea. Un brano per pianoforte che diventerà parte di una scultura – l’ambito è quello dell’evoluzione delle tecnologie informatiche: si intitola “Petite carillon” (nota bene: le iniziali delle due parole sono Pc…). Due note curriculari su questo autore. Andrea Portera ha studiato al conservatorio Luigi Cherubini, seguendo anche i corsi di Salvatore Sciarrino, si è formato a Fiesole nella classe di Kamaran Khasheh. Tra i suoi maestri ha anche avuto Giacomo Manzoni e Luis de Pablo. Numerosi i riconoscimenti: dal concorso Internazionale Bucchi (Roma, 2002) al “Simone Ciani”. Tra i vari incarichi ha quello di docente a Fiesole.
In allegato: Julian Bliss suona Mozart