[youtube 0N42H2cvbcY nolink]

Si potrebbe quasi dire che ci ha preso gusto, con l’opera musicale. Dopo una vita di colonne sonore, questo genere sembra essere diventato la sua nuova passione. L’esordio è stato il 4 settembre del 2007, al teatro La Fenice di Venezia, con il titolo “Il principe della gioventù“. Stiamo parlando del compositore Riz (che sta per Ritiero)  Ortolani, per gli appassionati di cinema e commenti musicali per il grande schermo un nome assai noto. Classe 1931, pesarese, nel campo del cinema è in circolazione dall’anno dal 1975, quando scrisse per il lungometraggio “Le vacanze del Sor Clemente“. Da quel momento una produzione fiume: oltre duecento colonne, dalla metà dei Settanta fino a oggi.

Adesso Ortolani, tra gli autori italiani più prolifici dedicati al cinema, torna alla ribalta anche col nuovo filone prescelto. Il musical, appunto. La nuova opera in questione si chiama “Il principe della gioventù“; verrà rappresentata il 7 dicembre prossimo, in prima mondiale, al teatro della Pergola. Ma le novità per Riz non finiscono qui, perché il maestro, parallelamente, porta sempre avanti la sua produzione di autori per il cinematografo. L’8 ottobre prossimo nei cinema debutterà con l’ultimo film di Pupi Avati, titolo: “Una sconfinata giovinezza“. Il sodalizio professionale tra Avati e Ortolani è prulidecennale. Infatti, il maestro sottolinea che “anche stavolta è stato facile accordarci sul che fare, sia per il film nel suo complesso, sia per le singole scene, quando l’orchestra doveva entrare e in qualche modo”.

“La vicenda del film colpisce in profondità perché può capitare a chiunque – spiega Ortolani, riferendosi ai temi affrontati nel nuovo film del regista bolognese, tra i quali l’Alzheimer -. Trattandosi di una storia così delicata e sofferta, di un dramma tanto esplicito, non era necessario enfatizzare. Il commento musicale si limita dunque a sottolineare con pudore i sentimenti dei protagonisti”.
In allegato: musiche di Riz Ortolani