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E’ un personaggio del Novecento poco frequentato, come artista in Italia, in generale come compositore. Personalmente l’ho scoperto una decina di anni or sono, sfogliando una rivista francese. I suoi quadri, su quel periodico accompagnati da brevi note biografiche, mi sembrarono lunari. Luci bianche proiettate su un mare fantastico. Mistero, esoterismo, crepuscolo. Come dire, anche musica e mistero. Rivedere i dipinti del lituano Mikalojus Konstantinas Ciurlionis ( 1875-1911)  questo il nome dell’autore di quelle opere -, a distanza di pochi centimetri (la mostra è a Milano presso palazzo Reale fino al 13 febbraio), mi ha regalato momenti di rara passione ed entusiamo. E la voglia di conoscere di più il personaggio, anche come musicista. “Il musicista che suonava i colori”, di lui è stato scritto. Già, perché l’opera figurativa di questo artista è fortemente connessa alla sua attività compositiva, anch’essa tutta da scoprire: in qualche modo trascurata, forse anche messa in ombra da quella di autori del suo periodo (da Grieg fino a Berg), probabilmente “contaminata” pure dai suoi interessi magico-esoterici…

In quale periodo collocare questo pittore-musicista? Si può pensare agli anni del post-impressionismo fine secolo. La musica l’ha rappresentata persino attraverso i quadri (c’è il ciclo delle sonate: “Sonata of the Sea“, “Sonata della Primavera“, “Sonata dell’estate“…), tanto amava intrecciare le due espressioni. Del resto la sua educazione musicale parte ancor prima di quella artistica, in senso figurativo. All’età di 7 anni, grazie al padre organista, sapeva già leggere bene le note sul pentagramma. La sua formazione prosegue al Prince Oginsky’s Orchestra School, imparando a suonare il flauto e altri strumenti. Successivamente approfondisce gli studi di pianoforte e composizione (durante la sua permanenza al Conservatorio compone un De Profundis). La quasi totalità delle opere, comprese lettere e spartiti, è conservata nel Museo nazionale d’Arte M.K Ciurlionis. Chi è interessato ad ascoltare le sue composizioni, le trova nel cd allegato al catalogo della mostra milanese, dove per altro si trovano anche scritti critici (Sulla musica del 1909) e un saggio di Paolo Bolpagni che illustra le scelte effettuate da Orazio Sciortino, il pianista che ha eseguito i brani di Ciurlionis incisi sul cd.
In allegato: musiche di Ciurlionis