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Sesso debole, certamente non nella composizione. Quando vai a sentire le composizioni scritte dalle donne, beh, tanto di cappello. Quelle che del gentil sesso ce la fanno – perché secondo non poche battagliere signore del pentagamma i mondi della composizione e della direzione d’orchestra sono ancora saldamente in mano ai colleghi del sesso forte – si fanno apprezzare molto, anche all’estero. In Italia ce ne sono ormai tante di compositrici – ma si sa in numero inferiore rispetto ai Paesi oltre confine – e da paracchio tempo possono contare su associazioni che si danno da fare per promuovere il loro lavoro.

Sarebbe bello un giorno imbastire una discussione sulle differenze di comporre degli uomini e delle donne. Quest’ultime – almeno la maggior parte di quelle con cui sono capitato sull’argomento – dicono che no, non ci sono differenze. Chi volesse ascoltare una serata tutta al femminile qui ora capita bene, perché venerdì 4 marzo c’è un’occasione a Roma, che è stata organizzata dall’associazione Nuova Consonanza (Sala Casella, ore 21).

Il concerto ospita quattro compositrici italiane: sono Virginia Guastella, Carla Magnan, Carla Rebora e Roberta Vacca che presentano i loro ultimi lavori, ispirati al più sublime dei Cantici il Canticum Canticorum, in prima assoluta e scritti per soprano e pianoforte. Interpreti due musiciste d’eccezione: il soprano Sonia Visentin e la pianista Alessandra Ammara entrambe molto stimate nella musica contemporanea. Testo spirituale contenuto sia nella Bibbia ebraica (Tanakh) che in quella cristiana, il Cantico dei cantici è composto da otto capitoli contenenti poemi d’amore in forma dialogica tra un uomo e una donna.
In allegato: musiche di Carla Rebora