[youtube oV3BsUsKS8M nolink]

Non per insistere con la cultura passatista. Ma certe cose vengono in mente o saltano all’occhio. In un giorno due segni per ricordare il compositore e direttore d’orchestra Felice Lattuada, padre del regista Alberto. Piccolo pellegrinaggio in quel di Morimondo, nella provincia di Milano, dove il musicista è nato il 5 febbraio del 1882 e dove c’è una targa che lo ricorda (documenti si trovano a questo link: http://www.abbaziamorimondo.it/abbazia/tempi_comolli.pdf ). E una rassegna per ricordarlo dal titolo “Una stagione di lezioni tra suoni e visioni“, già partita nel capoluogo lombardo a cura delle Civiche scuole – di cui è stato direttore -, presso l’Auditorium a lui titolato.

E’ raro sentire delle esecuzioni di suoi brani; l’ultimo avvenimento organizzato è stata una mini-rassegna nel comune lombardo di Abbiategrasso nel 2009. Ma chi avesse la pazienza di  cercarsela vale la pena per sapere di più di quella pattuglia di autori italiani del Novecento che seguirono la via tracciata dalla cosiddetta “giovane scuola” (tra i nomi Puccini, Giordano, Franchetti). Il suo linguaggio è quello del mondo verista, molto descrittivo. Una qualità che il compositore ha messo a disposizione della colonna sonora, sebbene lui sia più conosciuto per l’opera (la più famosa “Le preziose ridicole“, che nel 1929 venne rappresentata al teatro della Scala a Milano).

Riguardo alla rassegna milanese (partita a febbraio), si tratta di 26 lezioni a tema musicale: 5 dedicate alla classica, 8 al Jazz e 13 al cinema musicale (per informazioni: 02.58314433). Da segnalare:  “Voice in Jazz” con Laura Conti, “Time percussion” a cura di Tony Arco e “Il trio” con Enrico Intra.
In allegato: musiche di Lattuada