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L’annuncio dell’orchestra Verdi di Milano di aprire la prossima stagione in concomitanza con il decimo anniversario dell’attentato alle Torri Gemelle – dunque il prossimo autunno – sul podio ci sarà Xian Zhang e il concerto sarà alla Scala – dà l’occasione per ri-pescare Alfonso Rega: chi è costui? Beh, la sua storia è assai singolare. E’ una storia di un sogno che è diventato realtà.

Ex consulente macro-economico per banche e società, cultore di Bach, Mozart, Bethoveen e Mahler, quando è andato in pensione ha ri-tirato fuori la sua preparazione classica. E con qualche periodo di aggiornatmento e studio, si è messo a comporre. Oltre a brani di breve durata anche vere e proprie sinfonie. Come appunto quella dedicata all'”11 settembre” e dedicata alle vittime dell’attentato.

“Questa sinfonia è un omaggio al popolo americano – dice il compositore nel discorso riportato anche nel suo sito (http://www.alfonsorega.it/) – e intende partecipare musicalmente al dolore profondo e allo choc che lo ha colpito nel più profondo del proprio animo”. Il compositore, con la musica, ha cercato di ri-creare musicalmente le emozioni del tragico giorno. Sette movimenti in tutto. Vediamoli.

Per esempio c’è l’apertura (“Before“): la descrizione sinfonica di un mondo più pacifico, prima dell’11 settembre. Il quarto movimento, “Pietas“: “La Pietà verso i tanti corpi inanimati che si vedono, mentre s’incomincia a quantificare la tragedia. E ancora: “Angoscia e speranza“, dove “tutti colore che hanno perso dei cari si lasciano andare ai primi ricordi di quando erano in vita…”. E via così. Notevole anche la sua sinfonia sull'”Olocausto“. E due anni fa doveva comporre un lavoro su Star Trek, chissà se poi l’ha composto…
In allegato: musiche di Rega