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La stampa francese non ha dubbi, la superstar è George Benjamin: sì proprio lui, il compositore inglese classe 1960. Allievo anche di Olivier Messiaen al Conservatorio di Parigi, a partire dagli anni Ottanta ha avuto diverse commissioni, tra cui Sudden Time, Theree Inventions e Antara. Ora vive a Londra e dirige regolamente la London Sinfonietta.

E a proposito della sua produzione ha avuto grande successo Written on skin, l’opera in tre atti da lui scritta su libretto di Martin Crimp, presentata in anteprima mondiale al Festival di arte lirica di Aix-en-Provence, nel Sud della Francia, presso il Theatre de Provence. La stampa ha seguito con interesse e ha decretato il successo dell’autore britannico.

Per Le Monde è “la miglior opera scritta negli ultimi vent’anni”: un’opera “magica e irresistibile”, di “un’intigrante e sublime poesia”, la cui musica è «di allucinante bellezza». È ancora: «la quint’essenza dell’armonia tonale». Per la Croix si tratta di “bellezza senza tempo”: dalla formidabile Mahler Chamber Orchestra diretta da Benjamin.

Benjamin si è ispirato a una leggenda occitana del XIII secolo, Le Coeur Mangè, che narra la vita del trovatore Guillem de Cabestanh: nell’opera un ricco latifondista, the protector, (Christopher Purves) chiede a un giovane artista (Bejun Mehta) di realizzare un libro di miniature che ne celebri il potere. Quest’ultimo verrà sedotto da Agnes (Barnbara Hanigan), moglie del latifondista, provocandone la rabbia, la gelosia e il desiderio di vendetta. L’opera è coprodotta con la Nederlandse Opera, il Theatre du Capitole di Tolosa, il Covent Garden e il Maggio Musicale Fiorentino.
In allegato: musiche di Benjamin