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C’era una volta l’Urss, anno 1989 cade il muro e tutto, o quasi, è cambiato. Di quel che è successo dietro alla Cortina di ferro per decenni si è saputo poco; per parecchio tempo – e ancora oggi a dire il vero – i compositori più nominati erano/sono (i soliti) Sostakovic e Prokofiev; al netto di Stravinsky, poi i grandi di un passato ancora più lontano, vedi Tchaikovsky & Co. Per il resto notizie e ascolti del secolo Novecento dell’Unione Sovietica, per diverse ragioni, bisogna cercarli con il lanternino; e non si sbaglia a dire che gli enti musicali difficilmente amano fare certe operazioni storiche di recupero e divulgazione; se non altro perché hanno paura di rischiare la sala semi-vuota. Ma ogni tanto un’occasione c’è, spunta a sorpresa.

Per gli amanti della buona musica – perché di ottima ne è stata prodotta a Est del mondo – per chi ama la storia e chi desidera scoprire repertori dalle nostre parti pochissimo eseguiti, Fuori Tono segnala un’iniziativa dell’Associazione “Gli Amici di Musica/Realtà di Milano. Si tratta di una serata di ascolti – dunque non un concerto dal vivo – condotta dal musicologo Luigi Pestalozza per “Riscoprire la musica sovietica 1917-1900“, così recita la presentazione. L’appuntamento è per mercoledì 19 settembre alle ore 21 presso la Camera del Lavoro del capoluogo lombardo.

“Niente si dice, niente si sa, a parte pochi autori, della musica e della vita musicale in Unione Sovietica tra il 1917 e il 1990 – fanno sapere gli organizzatori -. Il fermento culturale e musicale che ha caratterizzato non solo la vita di grandi metropoli come  Mosca e Leningrado, ma anche quella delle città più importanti delle altre 24 Repubbliche del Paese, da Minsk a Novisjbirsk in Siberia a Baku ad Alma Ata a Erivan a Kalinin, è pressoché ignorato”.

Ecco alcuni degli autori che verranno proposti: Denisov, Kanceli, Mansurian, Danbis, Karaev, Arteniev e anche Šostakovic. Pestalozza è un profondo conoscitore della realtà musicale sovietica, è stato ripetutamente in tutta l’ex Urss, scrivendone saggi e volumi. Si parlerà, dunque, di tutto ciò che ha caratterizzato la cultura musicale sovietica nell’arco di quasi un secolo di storia, sottolineandone anche le contraddizioni, ovvero negli aspetti della produzione musicale sovietica spesso criticati dalla stessa Urss.
In allegato: musiche di Giya Kancheli
(http://it.wikipedia.org/wiki/Giya_Kancheli)