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Il personaggio non ha certo bisogno di presentazioni: basta il nome Pierre Boulez, 87 anni, francese. Considerato uno dei grandi del Novecento, come compositore e direttore d’orchestra, è stato premiato con il Leone d’oro alla carriera, alla 56eima edizione della Biennale Musica di Venezia, nome “Extreme“. Tutti nella città della Serenissima per incontrarlo: il sovrintendente della Scala Stephane Lissner, Gioacchino Lanza Tomasi, Monique Vaute, Nuria Schoenberg Nono, l’architetto Vittorio Gregotti e lo scrittore Alberto Arbasino sono solo alcuni dei nomi del mondo della musica e della cultura che hanno voluto essere presenti al Teatro alla Tese. Tra gli ospiti annunciati Caterina Caselli, anche nel suo ruolo di editrice musicale della Sugar, l’etichetta discografica del direttore della Biennale Musica Ivan Fedele.

Un pubblico di prestigio per un grande maestro, “un artista di valore assoluto – sottolinea la motivazione – che ha attraversato la storia della musica contemporanea offrendo al mondo intero composizioni considerate capolavori della modernità”. Il riconoscimento va anche al suo contributo in campo teorico attraverso “libri esemplari che sono stati guida e modello per generazioni di giovani compositori”, mentre come direttore d’orchestra Pierre Boulez “ha offerto interpretazioni del repertorio classico e contemporaneo ritenute di riferimento”. Al Festival di Musica della Biennale è stato presente con continuità a partire dai primi anni Cinquanta.

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Il Leone d’argento destinato alle nuove realtà musicali sarà consegnato al Quartetto Prometeo, giovane ma già affermata formazione cameristica italiana. Dopo la cerimonia di premiazione, la serata proseguirà con il concerto inaugurale
(diretta su Radio 3 dalle 20.30) che celebra il binomio inscindibile tra Boulez e l’Ensemble Intercontemporain, da lui stesso creato e dal 2006 diretto da Susanna Maelkki. Nei prossimi giorni il concerto sarà on line sul “Quarto palcoscenico” della Biennale:  www.labiennale.org<http://www.labiennale.org
In allegato: intervista a Pierre Boulez, il quartetto Prometeo (Leone d’argento) in concerto