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Il perché certi compositori siano spariti dalla circolazione, dimenticati, eseguiti per un periodo e stop, certe volte è un mistero. Il più delle volte è girata meglio ad altri, oppure erano troppo legati al momento, o erano considerati di talento ma non abbastanza, forse non comprensibili per l’epoca e via così. Sull’argomento c’è chi ci ha fatto persino un libro: “Vita e opere dei compositori dimenticati dal 1600 al 1900”, autore Stelvio Mestrovich.

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Nel periodo di cui si occupa Fuori Tono, dunque dal secolo XX in poi, tra i dimenticati c’è per esempio l’ucraino Reinhold Glière (1875-1956); nato a Kiev, tra le varie cose che colpiscono della sua biografia è l’opera-oratorio con cui si diplomò in composizione, “Il cielo e la terra”, ispirata a un testo di Lord Byron; per questo ricevette una medaglia in composizione. Il suo gigantismo si espresse anche alla direzione della sua Sirene, poema sinfonico; e ancora su larga scala: la monumentale Il’ja Muromec.

Fu un grande didatta, basta dare un’occhiata all’elenco dei compositori che passarono nel suo studio, firma non molto eseguite – come del resto lui stesso almeno in Occidente: Aram Chaturjan, Lev Knipper, Boris Alekasandrov, Aleksandr Davidenko e Aleksandr Mosolov.
In allegato: musiche di Glière & Co.